Mentre i marrazziani accusano il governo di ritardare il trasferimento dei fondi per la Sanità, e lo stesso Piero Marrazzo dice di non aver dubbi che gli impegni invece verranno onorati, a tenere banco sul tema del deficit sanitario sono i dubbi che «Lady Asl» ancora incassi soldi dalla Regione attraverso società e cliniche convenzionate. E intanto la commissione speciale sul controllo del deficit nella sanità, ieri, si è conclusa con limpegno del presidente Luigi Celori a inviare a Marrazzo tutta la documentazione relativa a presunte irregolarità nellaffidamento di incarichi presso la Asl Rm E.
Le polemiche verso lesecutivo portano la firma di esponenti del centrosinistra - tra questi il capogruppo del Pd Giuseppe Parroncini e Massimo Pineschi, capogruppo della Lista Marrazzo - che rivendicano la mancata erogazione di 5 miliardi, essenziali per il piano di rientro. Ma proprio Piero Marrazzo, come si diceva, ha indossato i panni del pompiere. «Sono convinto che quando ci sono accordi tra istituzioni, questi accordi vengono onorati. Il presidente del Consiglio e il ministro dellEconomia mi hanno confermato nelle settimane scorse il rapporto contestuale fra il commissariamento e i trasferimenti». Insomma, «non cè polemica», taglia corto il governatore, «ma sempre e solo collaborazione». E all«atteggiamento scomposto da parte della maggioranza di centrosinistra» replica anche il consigliere regionale di An e vicepresidente della commissione Bilancio, Pietro Di Paolo. «Da una parte si chiede collaborazione al governo nazionale, dallaltra si apre una nuova, possibile, conflittualità inserendo nellassestamento di bilancio larticolo 13 sui policlinici universitari. Ricordo al presidente Marrazzo che ha promesso di portare in aula la rimodulazione del piano di rientro e che ancora non è avvenuto».
Ma come si diceva, è il paventato ritorno sulla scena di Lady Asl, al secolo Anna Iannuzzi, a tener banco. «Ho presentato una interrogazione urgente a risposta immediata a Marrazzo - spiega il capogruppo Sr alla Pisana, Donato Robilotta - per sapere se la società Fkt srl, che risulta da recenti delibere di giunta regionale essere beneficiaria di ingenti somme, lultima del 28.12.2007 gli assegna quasi un milione di euro, in quanto struttura privata accreditata e convenzionata con il sistema sanitario regionale, sia la stessa società o meno che il collega DAmato cita nella sua interrogazione come società di riferimento di Lady Asl». Perché, spiega Robilotta, nella sua richiesta, condivisa dal capogruppo regionale di Fi Alfredo Pallone e dal consigliere del Pdl Massimiliano Maselli, «sarebbe veramente grave scoprire che le strutture di Lady Asl risultino ancora convenzionate con la sanità regionale e che ricevano finanziamenti pubblici, quando per coprire i disavanzi sempre più crescenti la Regione è stata obbligata ad aumentare le tasse e a chiedere finanziamenti aggiuntivi alla collettività nazionale».
Tornando alla vicenda dellaffidamento di incarichi alla Asl RmE, lo stesso Celori e il vicepresidente della Pisana, Bruno Prestagiovanni di An, ricordano che «la gestione delle Asl non può passate sottotono, e occorre fare verifiche su tutti i direttori generali, e segnalare a Marrazzo quelli che si macchiano di comportamenti che esulano dalle loro funzioni».
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