Firenze apre il museo ed esce dall'Europa

Se non monetizza la Champions, speriamo che Firenze monetizzi almeno col museo perché il Bayern dopo averla cacciata dall'Europa si è svegliato con 40 milioni in tasca. Il conto glielo ha fatto il quotidiano tedesco handelsblatt,

Mentre Firenze cerca di rifarsi con la Hall of Fame del calcio italiano, il Bayern fa due conti e scopre che la qualificazione ai quarti di finale di Champions league vale 40 milioni di euro, anche qualcosa di più.
L'iniziativa del Museo del calcio di Coverciano è lodevole, comunque nella peggiore delle ipotesi innocua ed è stata lanciata proprio nell'anno in cui si celebrano i 100 anni di vita della Nazionale iniziati il 15 maggio 2010 con la sfida a una selezione francese. È ancora tutto da stabilire, ma intanto il presidente federale Giancarlo Abete, assente al Franchi per il delicatissimo ottavo contro i tedeschi, ha cercato di dare un senso a questa iniziativa senza convincere molto, meglio ha fatto il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, che ha sottolineato: «È sia un motivo di orgoglio, sia un'opportunità per arricchire l'offerta turistica e culturale di Firenze». Insomma se non monetizza la Champions, speriamo che Firenze monetizzi almeno col museo perché il Bayern dopo averla cacciata dall'Europa si è svegliato con 40 milioni in tasca. Il conto glielo ha fatto il quotidiano tedesco handelsblatt, il passaggio ai quarti frutterebbe da solo 3,3 milioni come premi Uefa, per un totale a tutt'oggi in premi di 16,2 milioni.

Ci sono poi altri 15 milioni dal pool di marketing (diritti tv) e il ricavato dalla vendita dei biglietti che, se si comprende già il tutto esaurito previsto per la partita casalinga dei quarti, arriva a 8 milioni. L'anno scorso il Bayern era arrivato fino ai quarti di finale di champions con introiti complessivi per 34,56 milioni.

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