Sul ring era abituato a «sparare» con il montante. Agli esordi, quando in pochi mesi conquistò titolo italiano e titolo europeo dei pesi medi, qualcuno diceva che per batterlo bisognava sparargli con una pistola. Qualcuno lo ha fatto sul serio, ieri mattina, davanti a un locale notturno della Foce. Sei, sette colpi uno dopo laltro. Sparati verso Francesco DellAquila, ex pugile, oggi quarantunenne buttafuori di professione.
Una sparatoria misteriosa, sulla quale indagano i poliziotti della squadra mobile della questura. Un agguato che ha tutta laria di una vendetta. Ma il movente, ammesso che ce ne sia uno, è ancora tutto da scoprire. Francesco DellAquila, disteso in un lettino di ospedale, non ha potuto dire molto agli uomini del capo della sezione omicidi, Alessandra Bucci, che gli chiedevano unindicazione utile per trovare gli aggressori. Niente. Non una sola parola, oltre alla ricostruzione di quanto è accaduto ieri mattina, verso le 6.30, in via Pisacane, proprio davanti al night club Mosche Bianche.
DellAquila era lì, davanti alluscita del locale quando sono passate davanti a lui alcune persone che lui dice di non conoscere. Senza dirgli una sola parola, questi «passanti» gli avrebbero puntato contro una pistola sparando in rapida successione diversi colpi. Tre pallottole hanno colpito lex pugile alle gambe, facendolo cadere a terra. Gli aggressori a quel punto si sono subito allontanati, sempre a piedi.
Il ferito si è trascinato nel locale, lasciando alcune tracce di sangue, fino all'arrivo dei soccorritori del 118 che lo hanno trasportato allospedale Galliera dove è stato ricoverato in condizioni non gravi. La polizia ha avviato accertamenti prendendo in considerazione soprattutto due piste.
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