La fognatura di San Fruttuoso era «finta»

Le fognature di San Fruttuoso di Camogli, dove sorgono la famosa abbazia medievale protetta dal Fai e il parco marino che cela il Cristo degli Abissi, non hanno mai funzionato. Per la vicenda il sostituto procuratore genovese Luigi Merlo ha già iscritto nel registro degli indagati cinque persone, tra questi figurano due tecnici della Provincia di Genova e il legale rappresentante della ditta che ha eseguito i lavori, accusati, tra l'altro, di truffa e frode in danno della pubblica amministrazione. La situazione è emersa a seguito di un'attività condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico nel corso di una serie di monitoraggi sui depuratori della zona anche a seguito della vicenda dell'alga killer e nel quadro di controlli sulle aree marine protette. Agli accertamenti hanno collaborato una motovedetta della compagnia di Santa Margherita Ligure e i carabinieri subacquei di Genova.
È stato accertato che a seguito di una falsificazione del «certificato di regolare esecuzione» che attestava la corretta esecuzione dei lavori di costruzione della rete fognaria e del depuratore era stata fatta ai danni dell'amministrazione pubblica una truffa aggravata e una frode nell'adempimento degli obblighi del contratto di fornitura. Di fatto, parte della rete fognaria non era collegata al depuratore e per questo i liquami arrivati ad un certo punto del percorso si fermavano provocando, tra l'altro, odori insopportabili. Ciò che comunque arrivava nell'impianto non passava dal blocco di depurazione, ma finiva direttamente in mare così com'era, proprio all'altezza del molo dove attraccano i numerosi battelli che nel periodo estivo accompagnano le migliaia di visitatori che si recano in visita nella baia, nota nel mondo come un piccolo gioiello da tutelare.


Che qualcosa non funzionasse nel modo dovuto era stato notato anche dal responsabile Fai per l'abbazia di San Fruttuoso che nel tempo aveva tempestato il Comune di Camogli di segnalazioni. I lavori erano stati eseguiti da una ditta siciliana, unica a presentarsi alla gara d'appalto bandita dalla Provincia di Genova.

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