Fondazione Arcimboldi: la giunta approva la delibera «salva-Colli»

Lo avevano ribattezzato il salva-Colli. Ed è arrivato alla vigilia di Natale: l’ultima giunta del 2009 ha votato la delibera - ritirata e corretta - per la costituzione della Fondazione Arcimboldi. A metà novembre si aprì un caso politico: in consiglio comunale, complici le assenze più o meno casuali del Pdl al momento del voto, passò l’emendamento del Pd che introduceva nello statuto l’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di presidente dell’ente. Sbarrando di fatto la strada alla senatrice Ombretta Colli, che si era dimessa a marzo dalla giunta Moratti dietro garanzia del sindaco che alla guida degli Arcimboldi non avrebbe avuto rivali. Per questa ragione si è evitato il voto: la delibera è stata ritirata pochi giorni dopo e il 24 dicembre è tornata in giunta in una versione che esclude sorprese. In più: già recependo gli emendamenti votati in consiglio, è stato previsto l’ingresso tra i soci fondatori, accanto quindi a Comune e Regione, anche della Provincia e dei Comuni di Sesto San Giovanni e di Cinisello. Con 2,2 milioni di euro viene infine rinnovata la concessione alla fondazione I pomeriggi musicali per la gestione della stagione 2010-2011 al teatro di via dell’Innovazione.
L’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory sottolinea che la nuova delibera «coinvolge da subito gli enti territoriali locali, come la Provincia e i Comuni limitrofi, e fa degli Arcimboldi un teatro a forte vocazione metropolitana».

Andrà in Commissione cultura già a metà gennaio e «auspichiamo possa tornare in consiglio a fine gennaio. Dividersi su un presidente sarebbe ipocrita e infantile, non si tratta di uno statuto né salva, né contro la Colli, ma agisce a favore del teatro».

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