Marta Bravi Un palazzo di mattoni rossi e vetro, in quel di via Solari ospita da già tre anni la fondazione Arnaldo Pomodoro. I muri candidi dal sapore di archeologia industriale sono già diventati un punto di riferimento per i milanesi, ma non solo. Sono state infatti 100mila le persone che in questi primi tre anni hanno affollato le mostre e le iniziative culturali, tra ujsica, cinema, incontri e dibattiti, organizzate dalla fondazione, oltre alle iniziative didattiche dedicatae ai bambini. Molto apprezzate le mostre dedicate alla scultura italiana del XX secolo: la personale di Jannis Kounellis, uno dei principali esponenti dell'Arte povera, ha attirato 27mila presenze, mentre 28 grandi opere di Arnaldo Pomodoro, esposte in via Solari 35 fino al 22 marzo, hanno totalizzato 10mila visitatori solo nei primi due mesi di apertura. In un piccolo spazio ricavato tra una scultura e l'altra di pomodoro la rivista Gq ha organizzato una mostra fotografica, che si terrà dal 28 gennaio al 1 febbraio (da mercoledì a domenica dalle 11 alle 18, giovedì dalle 11 alle 22). «Italiani» è la raccolta di un anno e mezzo di scatti in giro per l'Italia, firmati da Gughi Fassino. Tutti i mesi sul mensile infatti, sono comparsi nella serie «Vite vissute» i volti di bariste, barbieri, guide alpine, medici e infermieri del pronto soccorso, meccanici, portieri, docenti e studenti. L'anno vero e proprio della Fondazione si aprirà il 17 aprile con la retrospettiva della scultrice polacca Magdalena Abakanowicz, medaglia d'oro alla VII Biennale Internazionale dell'arte di San Paolo del 1956 e rappresentante unica del padiglione della Polonia alla Biennale di Venezia del 1979. L'anno scorso l'artista è stata celebrata con una retrospettiva al Museum Kunst Palast di Dusseldorf. Fino al 26 giugno verranno esposte, a cura di Angela Vettese, le opere realizzate dalla Abakanowicz negli ultimi vent'anni. In contemporanea, nei camminamenti superiori dello spazio, verranno messi in mostra disegni inediti di Lucio Fontana, prevenienti dal Centro studi archivio della comunicazione di Parma. Sempre una scultrice, questa volta spagnola, Cristina Iglesias, chiuderà l'anno.
Gloria Moure Cao è sttaa incaricata di curare la mostra di una delle più riconosciute interpreti della plastica internazionale. Attesa per il 2010, l'antologica dedicata a Eliseo Matteacci, a cura di Germano Celant e una rassegna storica dedicata alla scultura delle donne nel XX secolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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