Fuga di gas, scatta l’esercitazione

Fuga di gas, scatta l’esercitazione

Il convoglio con cinque-sei cisterne si fermerà nei pressi dei padiglioni della Fiera di Rho. Pochi istanti e dalla ditta Rhodengas ci sarà la fuga di gpl, l’esplosione e, poi, lo scenario apocalittico con tutta l’area in fiamme. Intervento immediato con blocco della viabilità stradale, della circolazione ferroviaria, della metropolitana e, ancora, evacuazione dei padiglioni superaffollati della Fiera oltreché dei centri abitanti circostanti l’azienda rhodense.
Accadrà tra qualche mese, in autunno. Ma niente paura, non si tratta della cronaca di una catastrofe annunciata. È semplicemente l’esercitazione di fine anno della Protezione civile della Lombardia. Appuntamento deciso dalla direzione generale di via Taramelli e che vede la «pianificazione» di un nutrito gruppo di lavoro. In questo modo, si cercherà anche di prevenire qualsiasi tipo di rischio in prospettiva dell’Expo 2015. Non c’è sos che tenga: la zona verrà monitorata centimetro quadrato per centimetro quadrato e si immagineranno tutti i possibili scenari di pericolo. Per prevenirli, per affrontarli nel migliore dei modi. Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato assieme.
Nel protocollo di intesa si prevede già fin d’ora l’installazione di telecamere disseminate nell’area della fiera di Rho e intorno ai padiglioni per monitorare in tempo reale quello che accade dai computer della centrale operativa. Si studieranno percorsi privilegiati sulle ferrovie riservati esclusivamente ai mezzi di emergenza e di soccorso.E saranno anche coinvolte, nei lavori di preparazione del piano di messa in sicurezza, anche altre strutture operative ed enti indispensabili in quanto responsabili di aspetti di gestione dell’emergenza: dalle Asl alla società autostrade e alla polizia provinciale.
Per ora si comincia con un’esercitazione sul campo.

Un canovaccio utile per coordinare il lavoro delle squadre di soccorso ma che non provocherà danni né disagi reali. I blocchi della circolazione dei treni infatti saranno solo virtuali e non si fermerà nemmeno l’accesso alle strutture commerciali della zona.

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