Galliera, interviene Bagnasco

Galliera, interviene Bagnasco

Dopo la firma di Marta Vincenzi, arriva la precisazione dell’arcivescovo. È di ieri la notizia che il nuovo sindaco ha sottoscritto un appello dell’Aied (l’Associazione per l’educazione demografica) contro l’ospedale Galliera per «aver sospeso da alcuni mesi il servizio di interruzione di gravidanza nonostante sia un ospedale pubblico». Per statuto, a presiedere il cda dell’ospedale è l’arcivescovo. E Bagnasco ieri è intervenuto sulla questione: «È in corso un progetto di riorganizzazione sanitaria della Regione che prevede anche un piano chirurgico interaziendale tra l’Ospedale Galliera e l’Ospedale Evangelico - ha spiegato all’inaugurazione di una mostra proprio al Galliera - Quindi tutti gli interventi di day surgery di qualunque natura, vengono attuati all’Evangelico per una migliore pianificazione dei servizi. Se vedrò Marta Vincenzi? Col sindaco ci si incontra sempre volentieri. Penso che tutto sia già chiarito».
Poiché tutti i medici del Galliera sono obiettori di coscienza, prima del 31 dicembre tutti gli aborti richiesti all’ospedale venivano praticati da medici del vicino ospedale Evangelico negli ambulatori dello stesso Galliera. Dal primo gennaio, con l’entrata in vigore dell’accordo chirurgico interaziendale, tutti gli interventi di day surgery, tra cui gli aborti, vengono fatti all’Evangelico.
Dopo il documento dell’Aied (firmato dalla Cgil e altre associazioni femminili) si è mossa anche la Regione. L’assessore alla Sanità, Claudio Montaldo, ha convocato per la prossima settimana i direttori generali degli ospedali Galliera ed Evangelico: «Nell’accordo che sigleremo intendo codificare e istituzionalizzare il percorso che ogni azienda ospedaliera dovrà seguire nei confronti delle donne che intendono interrompere la gravidanza che non possono essere lasciate a loro stesse». Ma il direttore generale del Galliera, Adriano Lagostena, aggiunge: «Il servizio è garantito e non è mai stato interrotto. Si è fatto tanto rumore per nulla. Dal punto di vista giuridico non è cambiato nulla, è solo cambiata l’ organizzazione. Il servizio viene fornito con le stesse modalità di prima, le donne che si rivolgono al Galliera vengono indirizzate presso i nostri ambulatori ginecologici e poi dirottate all’ Evangelico per l’intervento. Forniamo persino le indicazioni di viabilità». E quanto alla denuncia dei tempi lunghi che sarebbero derivati dal cambiamento di organizzazione, aggiunge: «Non esistono liste di attesa. Ho parlato con il direttore generale dell’ Evangelico e mi ha garantito che non vi sono problemi».
La firma del sindaco ha scatenato proteste anche in consiglio comunale. «Le dichiarazioni di Marta Vincenzi a sostegno dell’aborto e della pillola del giorno dopo non sono il modo migliore per iniziare il corso amministrativo - spiega Raffaella Della Bianca di Forza Italia-. Siamo in disaccordo, manifesteremo in tutti i modi la nostra posizione a difesa della vita umana a partire dall’embrione».

Contro il sindaco si scaglia anche il teologo Peppino Orlando: «Dal punto di vista teologico, non penale, il sindaco difendendo l’aborto si rende complice morale di omicidi. Lo dico assumendomi tutte le responsabilità».

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