2 GIUSTIZIA/1
Gestione italiana
alla canna del gas
Carissimo Lussana, la sentenza della Corte Costituzionale, appare tanto autoreferenziale quanto folle, e non fa che aumentare il potere della magistratura.
D'ora in poi sarà un magistrato a decidere se gli impegni di un Premier (oggi Berlusconi e domani chissà) sono importanti o meno, se un Premier deve presentarsi davanti al giudice, oppure no.
Immaginiamo che il Ministro della Giustizia (oggi Alfano e domani chissà) decida di annullare una sentenza della magistratura perché non gli garba punto: che accadrebbe?
Domani i magistrati potranno decidere di imporre ai Vigili del Fuoco come spegnere un incendio, o dirci quale dieta seguire o quali medicine prendere o se possiamo fare all'amore e quante volte. A forza di compromessi, arzigogoli e intorcinamenti la nostra giustizia è veramente alla canna del gas, e, non se se lamentimo poi le Loro Signorie Illustrissime, visto che la stima e il rispetto non sono articoli in vendita ai supermercati, se quel popolo nel nome del quale dovrebbero emettere le loro sentenze, proverà sempre meno fiducia in quell'istituzione.
Meglio sarebbe stato trovare il coraggio di dire no al legittimo impedimento dal momento che ogni cittadino è ( molto teoricamente) eguale davanti alla legge. Qui non si tratta dell'indipendenza della magistratura ma della DIPENDENZA dell'Italia dalla magistratura.
No, non ci siamo davvero.
Con immutata stima e simpatia.
Cesare Simonetti
2 GIUSTIZIA/2
La sentenza della Corte
spiegata in rima
Di sicuro è il più contento/ il verdetto è stato emesso/ non cè limpedimento/ ma governare gli è concesso.
Euforia nel Piddì/ così pure per Di Pietro/ ma la Consulta ha detto nì/ non si può tornare indietro.
Loro adesso fanno finta/ che lodiato Berlusconi/ non ha più partita vita/ e avanti discussioni.
Il fatto che colpisce/ è che ognuno la sentenza/ a suo modo la capisce/ e trionfa lindecenza.
Antonio Urbano
2 PARADOSSI
Vendola con Marta?
Se la porti in Puglia
E ci mancava giusto il governatore pugliese a mettere lingua sulla nostra triste città. Ma perché non si porta la Vincenzi giù dalle sue parti... noi d'altronde stiamo scendendo a livelli mai visti di... civiltà.
A Genova bastano già quelli che abbiamo, che Vendola vada a fare il capo popolo da un'altra parte. Qui la speranza è di cambiare totalmente aria, altro che un Vincenzi Bis. Ma perché tutti danno contro a Berlusconi a prescindere e poi ci vengono propinati personaggi tipo Vendola?
Mamma mia come siamo caduti in basso.
Marco Duma
2 BOTTA E RISPOSTA
Tornare allIci,
soluzione inaccettabile
Caro direttore Lussana, ho letto sul Giornale del 12 c.m. la «proposta» avanzata dalla signora Paola Caire, che suggerisce di «ripristinare» lIci sulla prima casa per realizzare strutture da destinare ai senza tetto.
La signora Caire crede che «buona parte di noi la pagherebbe volentieri»: non è così!
Questa proposta (riporto lopinione mia e di altri conoscenti) è assolutamente da scartare (direi anzi che non sia neanche da prendere in considerazione!), perché labolizione dellIci sulla prima casa è lunica riduzione sulle tasse di cui hanno potuto usufruire i cittadini italiani negli ultimi anni (preciso che molti di questi cittadini proprietari della casa di abitazione sono pensionati).
La signora Caire dice che è «stanca di vivere in una società ricca e viziata, sprecona ed egoista». Personalmente non appartengo a questo tipo di «società» (né io né molti miei conoscenti), e ritengo che la «proposta» della signora non avrebbe nemmeno dovuto essere pubblicata sul Giornale!
Sono daccordo con la signora sul fatto che il Comune debba trovare i mezzi per aiutare i «senza casa»; il Comune potrebbe ad esempio trovare parte dei soldi necessari riducendo le spese (come scritto nella lettera della signora Caire) «per le consulenze, per i gettoni di presenza, per gli stipendi da nababbi, per le notti bianchi, per i centri sociali».
Mi auguro che con questa mia lettera non si accendano dibatti sulla questione, perché in questo caso si tratta semplicemente di una «proposta» del tutto inaccettabile.
Con fiducia.
Saluti.
Aldo Minetti
2 SANTA MARGHERITA
Vogliamo solo
un 118 efficiente
Egregio dott. Lussana, poiché non mi pare traspaia ironia dalle parole del sig. Marchionni nella sua del 12 gennaio ne desumo che dia del fesso a buona parte dei sammargheritesi.
Evidentemente egli tiene molto alla sua salute, come tutti noi del resto solo che noi teniamo molto anche al lavoro ed al futuro di una cittadina che vive dentro un parco naturale tra i più preziosi al mondo. Teniamo così tanto alla nostra salute che chiediamo un ambiente sano, un traffico regolamentato, un grande parcheggio al casello di Rapallo e trasporti ecocompatibili efficienti
a cominciare dai treni
Chiediamo che sia potenziato ulteriormente il 118 (vero e prezioso pronto soccorso). Per quanto concerne gli ospedali ne abbiamo diversi e tutti di valore mondiale a meno di mezzora di auto e 5 minuti di elicottero. Caso mai, se le finanze lo consentissero, sarebbe bene adeguare quello di Lavagna, nostro vero riferimento, allo standard di «secondo livello» come quelli genovesi. Genova con 600.000 abitanti ne ha tre in 20 Km, il Tigullio con 250.000 (in estate) e su 30 Km, neanche uno!!!
Cordiali saluti ed auguri di buon lavoro.
Luigi Devoto
2 SICUREZZA
Albenga-Savona
Modelli a confronto
Per comprendere come la sensibilità di unamministrazione comunale in carica giochi un ruolo determinante sulla sicurezza della città e produca differenti risultati in numeri e statistiche, basta già solo raffrontare i bilanci di fine anno, sullattività della polizia municipale, in due cittadine differenti, Albenga e Savona. La prima, 24.249 abitanti, da nove mesi amministrata da PDL-Lega Nord con un totale di 42 agenti di polizia municipale, mentre la seconda, feudo della sinistra con 62.494 abitanti e un totale di 84 vigili urbani. Ebbene, nellanno 2010, in ambito della sicurezza urbana e antidegrado, sono state rilevate, a Savona, soltanto 131 violazioni di ordinanze comunali, con 5 sequestri di merce bivacchi e 18 discariche, contro i 471 verbali effettuati ad Albenga, tra omesse cessioni di fabbricato, abusivismo commerciale, ordinanze antiprostituzione e contestazioni di ubriachezza manifesta. Tutta roba che nulla ha a che fare con il Codice della Strada.
Ma non finisce qui. Sempre nellambito del contrasto allimmigrazione clandestina e per la sicurezza, nel 2010, a Savona sono stati effettuati dalla Polizia municipale solo 4 arresti per la violazione alla Legge Bossi-Fini, contro i 26 arresti effettuati ad Albenga dagli agenti del comando dei vigili urbani. Vorrebbero farci credere che sotto la «campanassa» non transitano extracomunitari irregolari? Il «metodo Guarinieri», dunque, sulla sicurezza, funziona eccome.
Eraldo Ciangherotti
2 MOSCHEA
Il sondaggio
farebbe chiarezza
Carissimo Massimiliano, con la presente colgo l'occasione per esprimere parere concorde con quanto espresso dal sig. Vincenzo Falcone e dalla Sig.ra Roberta Bartolini: indire un sondaggio interno de il Giornale sulla questione moschea a Genova, favorevoli o contrari?
Visto peraltro il persistere di azioni criminose in terra d'Egitto contro i cristiani e le dichiarazioni di certo non rassicuranti sul fronte diplomatico, ritengo che i genovesi abbiano il diritto ed il dovere di far sentire la propria voce sull'argomento.
Libertà di culto non significa anarchia né volontà repressiva verso altri: purtroppo, nella sfera islamica è risaputo che questo è uno dei punti forti.
Per questo, se Lei, con la sempre Sua stimata professionalità, intenderà offrire ai genovesi l'opportunità di esprimere il proprio assenso o la contrarietà alla costruzione di una moschea a Genova, non solo si potrà conoscere il pensiero di una buona fetta di genovesi, ma di certo potrà, qualsiasi sia il risultato, essere un aiuto per l'Amministrazione che di certo, davanti a questa decisione, non può compiere un passo delicatamente falso. Con la cordialità di sempre.
Lory 60
2 VIA BALESTRAZZI
I guai di Oregina
e gli scarsi controlli
Nella saga delle buche delle strade annoveriamo anche via Balestrazzi, nel quartiere di Oregina. Allaltezza del civico 23 si è aperto un profondo avvallamento. Ho chiamato la polizia municipale di via Spinola. Chi mi ha risposto ha disposto prontamente leffettuazione di un sopralluogo.
Da questo piccolo fatto, possono nascere alcune domande che credo dovrebbero trovare delle esaurienti risposte: Come mai nessuno ha rilevato il pericolo?; e se il fatto è conseguente: 1) a scavi mal eseguiti, perché non sono stati fatti riparare a carico di chi li ha fatti? 2) al passaggio di pesanti mezzi; chi ne ha permesso il transito? 3) allinfiltrazione di acque meteoriche dovute a interventi che hanno causato delle variazioni della morfologia del territorio; chi non ha sorvegliato; chi ne ha autorizzati.
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