Il manager che fa cultura senza soldi pubblici

di Massimiliano Lussana

Martedì sera, contemporaneamente, alle 21, ai due lati della città, nel centro del centro del Carlo Felice e a Sampierdarena al 105 Stadium della Fiumara, sono andati in scena due concerti. E, fin qui, lo ammetto, non sarebbe una gran notizia: è pur sempre una concomitanza fra la data genovese dei Pooh, nel loro spettacolo teatrale, e la tappa del tour di Cesare Cremonini, in una serata capace di mescolare rock e piano classico, versioni acustiche e letture quasi techno dei classici del repertorio dei Lunapop e di Cesare.
Entrambi i concerti sono stati molto belli: su quello di Cremonini posso testimoniare personalmente, perchè c'ero, ed è stato musicalmente uno degli spettacoli più belli dell'anno, una grande prova d'artista. Ed è stato divertente veder assistere al concerto, partecipando in prima persona e addirittura cantando, due giocatori della Sampdoria come Pedro Obiang e Nenad Kristcic, infortunati e quindi non convocati per Milano. Vedere due ventenni talentuosi, che hanno il viso e i comportamenti di ragazzi perbene, divertirsi a un concerto di un altro talento, è stato un valore aggiunto.
Invece, sul palco del Carlo Felice erano un scena i Pooh.

Ovviamente, non c'ero, visto che non sono ubiquo, ma c'erano alcuni nostri lettori, fra cui Piergiorgio Razeti che, oltre ad inviarci la foto che vedete in queste pagine, ha scritto qualche considerazione molto interessante: «Il pienone della sala rende difficile credere che il Carlo Felice sia in profonda crisi. Il (...)