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IL NOSOCOMIO DI VIA ARPEL'ex ospedale di Santa va in soffitta De Marchi: «Firmiamo una sconfitta»

«Apponiamo la firma su una sconfitta». Il sindaco di Santa Margherita, Roberto De Marchi, non esulta nell'annunciare al consiglio comunale l'accordo con la Regione sulla spinosa vicenda dell'alienazione dell'ex ospedale di via Arpe. Un incontro, avvenuto lunedì con il governatore Claudio Burlando e il neo assessore all'urbanistica Gabriele Cascino, ha permesso di smuovere le ultime pedine di una partita a scacchi estenuante. «Il numero dei posti auto pubblici a rotazione non è stabilito - ha precisato Cascino - dipenderà dallo scomputo degli oneri di urbanizzazione». La vendita dell'immobile, da parte della Regione, garantirà al Comune 800 metri quadrati da destinare a piastra ambulatoriale e pubblici servizi; la realizzazione di 130 posti auto a rotazione; una quota, pari al 25% o al 20% in caso di ristrutturazione senza demolizione, di appartamenti in edilizia convenzionata. «Nelle condizioni in cui eravamo, questo è il miglior risultato possibile», ammette De Marchi. Opposizione e maggioranza votano all'unanimità il documento, i cui impegni saranno ratificati durante la prossima conferenza dei servizi.

Speculazione edilizia in vista? «Assolutamente no, con i paletti che abbiamo messo Arte non la potrà fare», assicura Gianni Costa, consigliere Pdl. Con la morte nel cuore, l'ospedale di Santa va in soffitta. Daniele Roncagliolo

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