Savona, il Comune spara una raffica di tasse

Il risultato della seduta del Consiglio Comunale di Savona, tenutasi ieri? Una vera e propria stangata per i cittadini. Sono state approvate, infatti, un'addizionale comunale all'Imposta sul reddito delle Persone Fisiche, l'Irpef, e l'ormai nota Imu. Ambedue le imposte al massimo delle aliquote. Infine, per completare il quadro, è stato approvato il bilancio, blindatissimo dalla maggioranza. Ma andiamo con ordine.
L'addizionale comunale all'Irpef è stata introdotta con il massimo dell'aliquota, 0,8%, creando molti mugugni fra i banchi dell'opposizione che accusano l'amministrazione di fare cassa sulla pelle dei cittadini, non prendendosi le proprie responsabilità. Particolarmente dure le parole del consigliere del Carroccio, Massimo Arecco: «Il Comune ha un debito di 107 milioni di euro - ha tuonato la camicia verde - e dal 2013 non potrà più fare mutui. E cosa fanno? Chiedono ancora più sacrifici ai cittadini, alzando al massimo l'aliquota. È come un morto che crede ancora di potersi curare». Alzata di scudi da parte dell'assessore al Bilancio Luca Martino: «Ci sarà un'esenzione per i redditi fino a 15 mila euro. Prima questo non avveniva, siamo stati attenti a non colpire le fasce più deboli. Inoltre sottolineo che fino ad oggi il Comune non ha mai alzato le tasse». C'è anche chi è riuscito nell'impresa di chiamare in causa Berlusconi, seppur velatamente, per giustificare le manovre a Savona: «Tutti sanno chi ci ha portato vicini al baratro», ha commentato Sergio Aquilino di Sel. Riposta secca di Arecco: «Ma smettiamola!».
Stesso clima infuocato per quanto riguarda l'approvazione dell'Imu (21 favorevoli, 9 contrari, ndr). Una parte dell'imposta, infatti, rimane nelle casse del Comune. L'amministrazione, anche in questo caso, ha portato al massimo le aliquote: 0,4% per la prima casa, 10,6% per le seconde.
«Una mazzata, non si possono usare altre parole - ha sottolineato Livio Bracco (Pdl) - un savonese che con la vecchia Ici pagava sui 300 euro, adesso vedrà schizzare l'imposta al doppio e, nel peggiore dei casi, al triplo. Inoltre c'è un problema: si è introdotta una tassa che potrebbe cambiare radicalmente se gli immobili della Chiesa non venissero esentati».
«Ci assumiamo le responsabilità di questa manovra, sappiamo di chiedere sacrifici ai savonesi, ma non ci sono altre vie di uscita. L'opposizione non ha proposte alternative», ha commentato Giovanni Carlevarino, capogruppo Pd in Consiglio.


Da sottolineare anche l'approvazione del bilancio 2012 da 100 milioni di euro, posto in cassaforte dalla maggioranza ormai da tempo. Molto discussi, come presumibile, i 27 milioni destinati agli investimenti. Il 26% (7 milioni) della somma è stata stanziata per la costruzione di impianti sportivi fra cui il contestato campo da hockey.

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