Potrebbe esserci finalmente una svolta nel giallo di Maria Rosa Albertani, la 39enne trovata carbonizzata e coperta da un telo, lo scorso 14 luglio, nel cortile della casa di famiglia in via Toti a Cirimido, in provincia di Como. Da oggi nel registro degli indagati risulta iscritta la sorella minore della vittima, Stefania, la stessa che il 9 luglio era andata dai carabinieri di Lomazzo per denunciare Maria. Secondo lei si era appropriata di circa 100mila euro che la famiglia le avrebbe consegnato per poter riacquistare all'asta fallimentare proprio quella casa. Un rapporto difficile da sempre quello tra le due sorelle, condito da litigi e ripicche.
L'avviso di garanzia a Stefania, tuttavia, potrebbe anche rappresentare un passo squisitamente tecnico per consentire di nominare un perito di fiducia nell'espletamento dell'autopsia che, prevista per lunedì scorso, è invece slittata alla prossima settimana. In proposito gli investigatori mantengono il più stretto riserbo e dunque non è da escludere nel corso di oltre un mese di indagini abbiano invece raccolto elementi tali da ritenere Stefania in qualche modo coinvolta con il delitto.
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