«Gianfri, fai cadere il governo», «Traditore». Sul web è già divorzio

RomaSpaccati a metà, più sul web che nella realtà. I simpatizzanti di Gianfranco Fini e quelli di Silvio Berlusconi se le sono date, virtualmente, di santa ragione sui siti internet di riferimento. Il tono generale di quelli comparsi sul sito del Pdl è del tipo: «Fini se ne vuole andare? Meglio». Sfida raccolta dai sostenitori del presidente della Camera: «Fate questo nuovo partito e fate cadere ’sto governo del Berlusca». Tesi contrapposte radicalmente, come spesso succede nei forum e nei blog in rete. Ma dagli interventi di tutti emerge quasi sollievo e liberazione. Daniela, ad esempio, sul magazine web di FareFuturo - diretto da Filippo Rossi - scrive: «Mi attendevo il solito scarno comunicato stampa che avrebbe sancito - ancora una volta - la perfetta intesa tra il premier Berlusconi e il presidente Fini, grondante di quell’ipocrisia che ultimamente ha sempre commentato questi incontri». E invece no. Durissimi i post sul sito del Pdl. Quasi tutti contro il cofondatore del Pdl. «Signor Fini, ma non sarebbe l'ora dopo tanti anni di ritirarsi dalla politica? Legga le opinioni quasi unanimi degli elettori del Pdl e si chieda dove ha sbagliato», lo esorta massyazzurro73. Rosalba, invece, lo assegna allo schieramento opposto: «Fini uomo dell’anno insignito dal riformista, eccolo il nuovo e futuro della sinistra moderna».
Poi ci sono quelli che difendono i presidenti di riferimento. Quelli di Fini a volte usano toni grillini: «Presidente Fini siamo tutti con lei, mandi il nano a casa». Quelli di Berlusconi si preoccupano che il premier continui il suo lavoro: «Che tristezza presidente! Possibile - chiede Eleonora - che al mondo ci siano solo persone che nei Suoi confronti provano così tanta invidia e cattiveria? Non si curi di loro e prosegua». Conclusioni nette per tutti: «Ma come si fa - si chiede un internauta - a stare con Fini, un Giuda che prima ti sfrutta e poi ti pugnala alle spalle. Ho pronto uno spumante, non aspetto altro che festeggiare la sua cacciata...».
Tra i bersagli dei finiani c’è - oltre al premier - soprattutto la Lega Nord. Ma tra i filo-Berlusconi c’è chi - come Lopez - spiega che «il successo della Lega è dovuto a lui». Cioè a Fini. Meglio quindi, il Carroccio: «La Lega, popolare, democratica e leale, porta i numeri per vincere. Conserviamo questa alleanza che ci permette di governare. Fini non lo capisco più. Ma che seguito ha?». Paradossalmente, tesi di questo genere compaiono anche nei siti finiani. «Se invece di stare sul seggio più alto della Camera fosse rimasto nel partito a girare per le piazze forse avrebbe capito che c’erano altri modi per arginare la Lega senza condannare alla marginalità chi fa politica per la Destra al nord».
Diversa la tesi dei sostenitori del fondatore di An: «Fini - è l’analisi di Liberalaico - ha ragione. Il governo Berlusconi è schiavo della Lega Nord e serva prediletta della Chiesa cattolica». Militanti con l’elmetto, come nel sito di Generazione Italia. Ieri - a dispetto di un articolo di apertura intitolato, «L’accordo Fini-Berlusconi è nell’interesse dell’Italia», il magazine internet dell’organizzazione che fa capo a Italo Bocchino, era pieno di interventi contro Berlusconi e in sostegno di Fini.

Con tesi del tipo quella di Stefano: «Finalmente un politico con le pa... Non se ne poteva più di conflitti di interesse, veline, attacchi alle Istituzioni». Ottimista solo Elisa: «I toni si stanno smorzando... meno male!». Ma tra gli internauti ci crede solo lei.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica