Cronache

Giglio, conclusa la rotazione della Costa Concordia: la nave è in piedi

Alle quattro del mattino l'annuncio del capo della Protezione civile Gabrielli: il lavoro è concluso. La nave lascerà le acque del Giglio dopo l'inverno

Giglio, conclusa la rotazione della Costa Concordia: la nave è in piedi

"Meglio di così non poteva andare". La sensazione generale, una volta concluse le operazioni sul relitto della Costa Concordia, è di successo. Franco Porcellacchia, il responsabile del progetto di parbuckling della grande nave da crociera, a lavori conclusi spiega che la rotazione ha portato allo scoperto una fiancata "molto danneggiata", ma che ha permesso anche di capire che "non ci sono spaccature enormi né penetrazione di roccia".

La Costa Concordia è di nuovo in verticale. C'è voluto un giorno intero, dalle nove di ieri fino alle quattro di stamattina, molto più delle dodici ore messe in programma, complice il comportamento dello scafo, "ma i risultati - ha detto il direttore delle operazioni Nick Sloane - sono stati migliori".

Sloane ha spiegato anche che "ci sono molti danni", ma "pochi paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme un’operazione di queste dimensioni". L'isola lo ha accolto come un eroe tra abbracci e applausi a operazione conclusa, quando ha commentato: "Provo sollievo e sono un pò stanco, mi vado a fare una birra e vado a dormire".

La difficile operazione, mai tentata prima, è stata portata a termine, segnando - lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli - un primo "punto decisivo per l'allontanamento della nave dal Giglio". Il premier Enrico Letta ha ricordato al prefetto: "Tutti coloro che stanno lavorando lì sono un grande orgoglio italiano".

I prossimi passi

La Concordia potrebbe lasciare le scole del Giglio in primavera, quando tornerà a galleggiare. Il trasferimento dovrebbe avvenire nei primi sei mesi del prossimo anno. Intanto proseguiranno alcuni lavori di restaurazione e si monteranno i cassoni laterali, che permetteranno poi alla nave di abbandonare per sempre la costa italiana. Attualmente lo scafo poggia su una piattaforma creata apposta per le operazioni di ieri.

In conferenza stampa, Gabrielli ha detto oggi che tra qualche giorno inizierà anche la ricerca delle due vittime del naufragio che ancora non sono state restituite, "ma la fase operativa ci sarà solo nel momento in cui verrà garantita la sicurezza dei soccorritori". Nei prossimi giorni previsto anche il recupero delle cassaforti delle cabine.

In conferenza stampa, nel pomeriggio Nick Sloane ha commentato: "Non mi piacerebbe essere al posto di Schettino. Quello che ha vissuto deve essere il peggior incubo per un capitano, è un problema che deve affrontare lui ma mi dispiace per tutti coloro che erano lì".

Danni ambientali

Non è possibile al momento dare una stima dei costi complessivi dell'operazione, che comunque supereranno i 600 milioni di euro, coperti dalle assicurazioni. Michael Thamm, presidente di Carnival, ha ricordato che la compagnia si occuperà anche del ripristino ambientale. Franco Gabrielli, a chi chiedeva se dal relitto si fossero sprigionati gas nocivi, ha detto che "non percepiamo nulla che si discosti da quello che avevamo programmato"

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