RomaÈ arrivata al capolinea lindagine della Procura di Bari sul giro di escort organizzato da Gianpaolo Tarantini per compiacere lex premier Silvio Berlusconi e poter così concludere affari con i vertici di importanti società, tra cui Finmeccanica e la Protezione civile.
I pm Eugenia Pontassuglia e Ciro Angelillis hanno chiesto il rinvio a giudizio di otto persone contestandogli, a seconda delle posizioni, laccusa di associazione a delinquere oltre a quella di sfruttamento della prostituzione. Nel provvedimento tirano in ballo diversi personaggi dello spettacolo, tra cui Manuela Arcuri, che rifiutò linvito di trascorrere una notte con lex premier anche se le venne prospettata la conduzione del Festival di Sanremo. In 21 occasioni, tra il settembre del 2008 e il maggio del 2009, «Giampi» avrebbe selezionato le donne, secondo specifiche caratteristiche fisiche quali letà e la corporatura esile, affinché queste allietassero le serate del Cavaliere nelle sue residenze, a palazzo Grazioli, a Villa San Martino e a Villa Certosa. Era lui a convincerle a prostituirsi, a spiegare loro come comportarsi e come vestirsi e a pagare le trasferte. Tutti gli altri «contribuivano consapevolmente al funzionamento del meccanismo criminoso». Con Gianpaolo Tarantini rischiano il processo suo fratello Claudio, lavvocato Salvatore Castellaneta, l«ape regina» Sabina Began, Francesca Lana, Letizia Filippi (queste tre da escort e reclutatrici di ragazze), Massimiliano Verdoscia e Pierluigi Faraone.
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