Trapelano indiscrezioni sull'incontro che il presidente del Consiglio ha avuto ieri sera, a palazzo Grazioli, con alcuni esponenti del Pdl. Secondo quanto riferito da alcuni esponenti che erano presenti, quella del premier sarebbe stata una vera e propria chiamata alle armi volta a portare a termine la riforma della giustizia, di cui da tempo si sta parlando nel Paese. "La verità è che sono in guerra perenne con i magistrati dal ’94 e non tutti ancora lo hanno capito", avrebbe detto il presidente del Consiglio, chiedendo l’appoggio di tutti gli alleati in questa battaglia: o facciamo la riforma o sarà un fallimento, si sarebbe spinto a dire il Cavaliere ai suoi interlocutori.
Tasse e giustizia Il Capo dell’esecutivo non si sarebbe limitato a indicare solo la riforma della giustizia ma anche quella del fisco, evidenziando la necessità di alleggerire il peso fiscale agli imprenditori, ma nei suoi ragionamenti nel mirino ci sono sempre i pm che lo perseguitano, dal momento in cui è sceso in politica a finire con il "caso Ruby". È contro i continui e mirati attacchi della magistratura che il premier ha deciso di concentrare la sua attenzione e i suoi sforzi. L'impressione quasi unanime in seno al Pdl, infatti, è che senza un adeguato intervento sulla giustizia non è più possibile governare e non si riesce neanche a pensare al partito.
Le elezioni amministrative In questo momento, invece, è la convinzione del Cavaliere, occorrebbe proprio dedicare il massimo impegno al prossimo appuntamento
elettorale perché a Milano ci si gioca anche il destino della legislatura. L’obiettivo prioritario in ogni caso è andare avanti con il programma e soprattutto con la battaglia contro quei giudici considerati politicizzati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.