
A un mese dalla scomparsa di Pippo Baudo, il ricordo del celebre conduttore continua a far discutere. Nella trasmissione La volta buona, condotta da Caterina Balivo, si è tornati a parlare non solo della sua lunga carriera ma anche dei suoi ultimi anni, segnati, secondo alcuni, da un presunto isolamento. Al centro delle polemiche c’è l’ex moglie di Baudo, Katia Ricciarelli, che recentemente, ospite di Verissimo, ha puntato il dito contro la storica assistente del conduttore, Dina Minna, accusandola di averlo “tenuto lontano da tutti”.
Ma Giancarlo Magalli, grande amico di Baudo, non ci sta e risponde con parole molto chiare. "Io avevo il numero privato di Pippo. Se Katia doveva passare dalla segretaria, forse un motivo c’era", ha dichiarato in diretta, lanciando una vera e propria frecciatina alla soprano.
La replica di Magalli alle parole della Ricciarelli
Durante la puntata, Caterina Balivo ha chiesto a Magalli come avrebbe reagito Pippo di fronte a queste dichiarazioni. La risposta non si è fatta attendere: "Pippo era una persona che amava la verità, e quella che abbiamo sentito da una certa persona non lo era. Io avevo sia il numero di Dina che il numero privato di Pippo, un numero che dava solo a chi voleva. E a Katia non voleva darlo. Aveva detto chiaramente a Dina: “Non me la passare quando chiama”".
Un’affermazione che lascia poco spazio all’interpretazione e che ribalta il racconto dell’ex moglie. Magalli ha anche aggiunto che Baudo non era affatto isolato: "Non è vero che era solo. Gli amici li ha sempre avuti. Era lui che, quando stava male, si ritirava un po’. Aveva problemi di salute, stava progressivamente perdendo la vista".
La battuta (amara) su Sanremo
Durante la trasmissione, in un momento di apparente leggerezza, Magalli ha fatto un commento destinato a far discutere. Mentre si parlava dei 13 Festival di Sanremo condotti da Baudo e di quell’unica edizione saltata per sposare Katia Ricciarelli, Magalli, pensando forse di non essere sentito, ha detto: "Era meglio se faceva Sanremo invece che sposare Katia Ricciarelli, per fare il record di Festival condotti".
Imbarazzo in studio, con la Balivo che ha cercato subito di riportare l’attenzione sulla lunga durata del matrimonio. Ma Magalli ha replicato con ironia: "Io parlavo solo del record di Sanremo, non siate maliziosi".
Il ruolo di Dina Minna
Un passaggio importante dell’intervento di Magalli è dedicato proprio alla figura di Dina Minna, storica assistente e collaboratrice di Baudo, oggi al centro di un inatteso fuoco incrociato. "Dina era tutto per lui, tranne quello che è stato insinuato. Non c’era alcun rapporto “diverso” tra loro. Lei aveva casa sua e andava a dormire a casa sua. Ma per Pippo, Dina era casa", ha detto con fermezza Magalli.
Anche Vincenzo Mollica, presente con il suo ricordo, ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale di Dina nella vita del conduttore: "Anche io avevo il numero privato di Pippo, ma chiamavo comunque Dina, perché era lei a sapere come stava, cosa stava facendo, con chi era". E in una vecchia intervista, Baudo stesso lo aveva confermato: "Dina Minna per me è indispensabile. Mi sento protetto da lei, sono un bambino rispetto a lei".
Le accuse di Katia Ricciarelli a Verissimo
Il tutto nasce dalle dichiarazioni di Katia Ricciarelli, ospite a Verissimo, che si è sfogata per il modo in cui ha appreso della morte dell’ex marito. "Non parlavo con Pippo da anni perché tutto era filtrato dalla segretaria. Avrebbe dovuto avvisarmi che era morto. L’ho saputo dai media. Quando sono andata alla camera mortuaria, Dina continuava a ripetere "39 anni", riferendosi forse alla durata del loro rapporto lavorativo. L’ho trovato inappropriato", ha raccontato la soprano, visibilmente provata.
Secondo la Ricciarelli, Baudo è stato “isolato dal mondo” negli ultimi anni della sua vita. "Non credo che volesse stare da solo. Quando era in tv, tutti lo cercavano. Poi è stato dimenticato. La televisione era la sua più grande passione, è stata la mia vera rivale", ha detto.
Una frattura che continua anche dopo la morte
Le divergenze tra i racconti di Katia Ricciarelli e quelli di amici storici come Magalli e Mollica evidenziano una frattura profonda. Una differenza di percezione, di vissuto, forse anche di rancori mai sopiti.
Quel che è certo è che Pippo
Baudo, anche dopo la morte, continua a far parlare di sé. Non solo per ciò che ha rappresentato per la televisione italiana, ma anche per i legami personali, forti, complessi, a volte controversi, che ha lasciato dietro di sé.