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 Il governo: via alla riforma delle Authority

da Roma

Nasce una nuova Autorità per i trasporti; scompaiono Cicr, Isvap, Covip e Ufficio italiano cambi; viene istituita una commissione bicamerale per la concorrenza e la regolamentazione del mercato; cambiano (o trovano) posto di lavoro 280 persone: 260 fra dirigenti e funzionari, una ventina come nuovi commissari. Il Consiglio dei ministri dà forma al riassetto delle Authority.
Un riassetto, però, che non avrà tempi brevi. Fra leggi delega e decreti legislativi l’intero processo rischia di prolungarsi fino a metà del prossimo anno. «Ho una grande soddisfazione», commenta Pierluigi Bersani. Critica l’opposizione e i sindacati. «Una riforma invasiva», osserva Maurizio Sacconi, senatore di Forza Italia. Pier Paolo Baretta e Renata Polverini annunciano l’opposizione della Cisl e dell’Ugl allo scioglimento della Covip. Le Autorità vengono divise in due grandi settori: quelle finanziarie, Consob e Banca d’Italia; quelle che regolano servizi di pubblica utilità. Ne fanno parte, l’Authority per l’energia, quella dei trasporti, quella delle comunicazioni.
Authority finanziarie. La Banca d’Italia - spiega la relazione tecnica al disegno di legge - diventa il soggetto regolatore e vigilante unico in materia di stabilità degli operatori (bancari, assicurativi, finanziari). La Consob assume il compito di regolatore unico in materia di trasparenza e di informazione al mercato (quindi, anche sull’offerta dei prodotti assicurativi e pensionistici). Le altre autorità finanziarie, come Isvap (assicurazioni), Covip (fondi pensione) e l’Ufficio italiano cambi scompaiono; le loro funzioni verranno assorbite da Consob e Banca d’Italia.
Il governo ha anche tempo un anno per «ridefinire i criteri di partecipazione al capitale della Banca d’Italia e introdurre limiti al possesso azionario a garanzia della sua indipendenza». È stata abrogata la norma della riforma del risparmio 2005 che stabiliva di cedere entro 3 anni al settore pubblico le quote del capitale di Bankitalia detenute dalle banche. Il riassetto riguarda anche il Comitato per il credito e il risparmio. Verrà sostituito dal Comitato per la stabilità finanziaria (Csf). A differenza del Cicr, che prevedeva la presenza del presidente della Consob solo su invito del ministro dell’Economia, i componenti sono solo tre: ministro, presidente della Consob e governatore della Banca d’Italia.
Pubblica utilità. All’Autorità dell’energia passano anche le competenze in materia di acqua. A quella delle comunicazioni passano le competenze in materia di regolamentazione postale. Per queste ragioni, le due autorità vengono autorizzate ad assumere 30 dipendenti in più ognuna. Da reclutare, se possibile, dagli uffici tecnici del Cipe e del Nars. Il primo è il Comitato interministeriale per la programmazione economica, il secondo è il Nucleo tecnico di valutazione sulle tariffe pubbliche.
Nell’ambito del riordino delle autorità sulle pubbliche utilità viene istituita quella sui trasporti. Assorbe buona parte delle competenze ora attribuite al ministero di Alessandro Bianchi. Fra i compiti che vengono assegnati alla neonata Authority c’è anche quello sulla definizione degli standard dei servizi, oltre che la fissazione delle tariffe. A questa nuova entità viene assegnato un organico di 200 persone. L’art.

16 del disegno di legge, poi, prevede che vengano completamente rinnovate le commissioni: tutte dovranno essere composte da 5 membri in carica sette anni. La valutazione sui nuovi commissari verrà dalla costituenda Commissione bicamerale sulla concorrenza composta da 20 senatori e 20 deputati sul modello della bicamerale sulla Vigilanza.

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