Al consueto discorso di fine anno del capo dello Stato è seguita una telefonata con Giorgia Meloni. Da Palazzo Chigi fanno sapere che ieri sera il presidente del Consiglio ha avuto un colloquio telefonico con Sergio Mattarella: è stata l'occasione per esprimere "gratitudine per l'incoraggiamento a governare con la responsabilità che la difficoltà del momento esige, dopo le elezioni politiche che per la prima volta vedono una donna alla guida del governo".
La telefonata Meloni-Mattarella
Nel corso della telefonata è stata confermata ancora una volta la comune "forte preoccupazione" per la guerra in corso tra Ucraina e Russia. Non solo: Meloni ha voluto sottolineare di essere in linea con le parole del presidente della Repubblica anche in merito alle "gravi violazioni della libertà che si consumano in varie aree del mondo".
Il primo ministro si è detto d'accordo pure sulla necessità di "concordia istituzionale" affinché si possa davvero tutelare l'interesse "dei giovani, delle donne, di chi lavora e guarda al futuro con fiducia". Infine il presidente Meloni ha manifestato a Sergio Mattarella "l'augurio più sincero per la prosecuzione del suo alto mandato".
I punti chiave del discorso
Sono diversi i passaggi importanti emersi nel discorso del presidente della Repubblica. Dall'omaggio al primo presidente del Consiglio donna del nostro Paese all'urgenza di un accordo di pace per porre fine al conflitto militare contro Kiev, il capo dello Stato ha trattato una per una tutte le tematiche che hanno contrassegnato il 2022 ormai alle spalle.
Ad esempio ha ricordato che il chiaro risultato delle elezioni di domenica 25 settembre ha permesso di far nascere il governo in tempi molto rapidi. E, dato di assoluto rilievo, per la prima volta al timone del Paese c'è una donna: "È questa una novità di grande significato sociale e culturale, che era da tempo matura nel nostro Paese, oggi divenuta realtà".
Nella telefonata si è parlato, tra le altre cose, della guerra ai danni dell'Ucraina. L'auspicio del capo dello Stato è che il 2023 sia l'anno in cui si ponga la parola fine alle ostilità che stanno dilaniando il popolo ucraino: "La pace è parte fondativa dell'identità europea e, fin dall'inizio del conflitto, l'Europa cerca spiragli per raggiungerla nella giustizia e nella libertà".
Inoltre il presidente Mattarella ha rimarcato l'importanza della forza della libertà e della volontà di difendere a spada tratta la civiltà dei diritti:
"Lo testimoniano le giovani dell'Iran, con il loro coraggio. Le donne afghane che lottano per la loro libertà. Quei ragazzi russi, che sfidano la repressione per dire il loro no alla guerra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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