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"Mi dispiace, ora una tregua". Sgarbi chiude le polemiche sul Maxxi

A seguito del question time di Gennaro Sangiuliano, Vittorio Sgarbi dichiara: "Mi dispiace con chiunque si sia offesa per parole che non riguardavano nessuna persona se non me e il mio cancro alla prostata"

"Mi dispiace, ora una tregua". Sgarbi chiude le polemiche sul Maxxi

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Vittorio Sgarbi spegne definitivamente le polemiche nate dalla sua partecipazione all'evento del Maxxi di Roma, intervistato da Morgan. A seguito della lettera indignata inviata dai collaboratori e dipendenti del museo al direttore Alessandro Giuli, si era aperto un dibattito con accuse pesanti di misoginia e volgarità contro il sottosegretario alla Cultura, tali da chiedere un intervento diretto del ministro. Le opposizioni chiedevano le dimissioni di Sgarbi, che si è fermamente rifiutato di presentarle. Nei giorni scorsi, sia Gennaro Sangiuliano che il direttore del Maxxi hanno preso le distanze dalle dichiarazioni del critico d'arte, che commentando il "question time" alla Camera ha concordato con il ministro, dicendosi dispiaciuto per chi si possa essere sentito offeso.

"Condivido pienamente la posizione del ministro Sangiuliano e mi dispiace con chiunque si sia offesa per parole che non riguardavano nessuna persona se non me e il mio cancro alla prostata", ha dichiarato il sottosegretario. Sgarbi, quindi, con il suo ben noto punto sagace, prosegue: "Ringrazio tutte le donne e gli uomini che non si sono offesi per un uso del linguaggio che non ha alcun riferimento con i comportamenti descritti, ma si esaurisce nel circuito delle parole, secondo una consuetudine verbale che oggi ha caratterizzato in Senato anche l'intervento dell'onorevole Misiani, che ha parlato di 'persone che si fanno un m… così'...".

Quindi, concludendo il suo commento, il sottosegretario si auspica che "le mie scuse con chi si è sentito turbato stabiliscano adesso una tregua. Ricordo che oggi su un quotidiano nazionale sono stato definito 'handicappato' (insultando me e i portatori di handicap); non mi pare di aver letto parole di condanna". Quest'oggi, il ministro Sangiuliano rispondendo alla Camera, dopo aver già preso una posizione netta di distanza dalle parole del suo sottosegretario, ha affermato: "Non capisco cosa potrei fare di più energico, essendo un non violento, orgogliosamente non violento, non posso ricorrere ad atti violenti nei confronti del sottosegretario Sgarbi. Io posso solo dire quello che ho detto nelle ore immediatamente successive con grande tempestività: sono da sempre categoricamente lontano dalle manifestazioni sessiste e dal turpiloquio".

Ricordando che la parità di genere è "fra le priorità del ministero della Cultura e in questo senso l'Osservatorio è un organo fondamentale per raccogliere i dati sull'impiego delle donne nel mondo della cultura", Sangiuliano ha sottolineato, rivolgendosi all'opposizione, che "sul tema della parità di genere e del rispetto delle donne sono chilometri e chilometri più avanti di voi: quindi lezioni su questo tema non ne accetto".

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