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"No Meloni Day", bruciata foto di Valditara: "Fuori dal tono democratico"

Manifestazione degli studenti a Roma davanti al Ministero dell'Istruzione e del Merito: "Qualsiasi richiesta civile perde completamente di senso"

"No Meloni Day", bruciata foto di Valditara: "Fuori dal tono democratico"
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Ancora una volta gli studenti sono scesi in piazza di venerdì per protestare contro il governo e per la Palestina. Nulla di nuovo nemmeno nei modi, come si è visto a Torino e Bologna, dove i manifestanti sono entrati a contatto con le forze dell'ordine. A Torino hanno addirittura lanciato un estintore contro gli agenti, colpiti anche con un tombino strappato e usato come arma. A Roma ci sono stati diversi cortei, che hanno preso le distanze gli uni dagli altri. Quello partito da piazzale Ostiense è riuscito ad arrivare davanti al ministero dell’Istruzione e del Merito dove hanno scandito slogan ed esibito striscioni sulla scalinata.

Sono comparsi anche fantocci della premier Meloni, del senatore Maurizio Gasparri e della ministra Anna Maria Bernini, che già erano stati esibiti all'università La Sapienza di Roma qualche giorno fa. Alcuni hanno indossato la maschera con la faccia di Giorgia Meloni con in testa un fez e a un certo punto sono arrivati a bruciare una foto del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. Gli autori del "rogo" sono stati individuati come esponenti dei collettivi autonomi dei licei romani, che non sono gli stessi del corteo partito da Piramide. Questi hanno raggiunto l'Ufficio scolastico regionale, sotto la sede di via Frangipane, dove una delegazione è scesa e ha dialogato pacificamente con gli studenti.

Dopo diversi minuti i funzionari hanno abbandonato il confronto. Il corteo si è sciolto senza ulteriori problemi. "Cosa c'entra con una protesta civile bruciare la foto di Valditara davanti al ministero dell'Istruzione? Non credo di essere l'unica a chiederselo. Ammesso e non concesso che si possa concordare con le proteste di questi studenti, per di più ideologizzati, oggi per le strade di Roma, qualsiasi richiesta civile perde completamente di senso", ha dichiarato la deputata della Lega Simonetta Matone. "Siamo e saremo sempre a favore del diritto intoccabile di difendere le proprie idee, ma questo all'interno di un dibattito consono.

Qui, invece, siamo al di fuori di ogni tono democratico. Vergogna, vergogna e ancora vergogna", ha concluso. Il fatto si inserisce in una situazione di estrema tensione, che oggi ha portato al ferimento di altri 8 poliziotti.

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