Elezioni Regionali 2023

Caso Cospito, la Meloni zittisce la sinistra: "Lo Stato non tratta con chi lo minaccia"

Il premier in campo a Roma per Rocca conferma gli impegni per il 2023. E avverte: "Con noi al governo non è più possibile isolare l'Italia"

"Non è più possibile isolare l'Italia". Meloni rivendica i successi del governo

"Non è possibile isolare l'Italia perché è fondatrice dell'Ue, della Nato, è una delle nazioni più ricche del mondo, membro del G7 e non è possibile isolarla". In campo per Francesco Rocca nella corsa alle regionali del Lazio, il premier Giorgia Meloni rivendica i successi del governo dopo poco più di cento giorni dal suo insediamento, soprattutto quelli ottenuti in ambito internazionale."Con questo governo l'Italia è finalmente consapevole del ruolo e della centralità che può avere".

Lo scenario che ha accolto il suo discorso è quello dell'Auditorium della Conciliazione di Roma: lo stesso luogo in cui nacque Fratelli d'Italia il 16 dicembre 2012. A una settimana esatta dal voto il centrodestra si presenta al completo per sostenere l'ex presidente della Croce rossa come prossimo governatore. Alla convention il capo del governo torna a parlare delle minacce degli anarchici allo Stato finalizzate a ottenere l'abolizione del 41 bis cui è sottoposto il terrorista Alfredo Cospito. Su questo la Meloni non ha alcun dubbio: "Lo Stato non deve trattare con la mafia e credo anche che lo Stato non debba trattare con chi lo minaccia".

L'anno delle riforme

Nel suo discorso il capo del governo, accolta da un lungo applauso della platea, ricorda gli obiettivi che è intenzionata a portare avanti da Palazzo Chigi in questo anno solare. "Il 2023 deve essere l'anno delle grandi riforme andremo dove finora non si è andati. Daremo al Paese una riforma delle istituzioni che consenta di avere governi scelti dai cittadini e duraturi, nonché una "riforma della giustizia consenta di dare certezza della pena". Sull'Autonomia differenziata, altro grande dibattito della settimana che sta per terminare, "il ddl non toglie ad alcuni per dare ad altri. Se gestisci bene le tue risorse e le tue competenze, prendo in considerazione l'ipotesi di farti gestire altre competenze".

Meloni e il tema dei migranti

Reduce dal viaggio a Berlino in cui ha incontrato il cancelliere Olaf Scholz, la leader di Fratelli d'Italia punta l’attenzione sul tema immigrazione. "Finalmente l'Unione europea comincia a trattare come prioritaria la rotta del Mediterraneo, stiamo lavorando molto a livello internazionale anche su questo". Del resto sull'agenda del Consiglio europeo straordinario dei prossimi 9 e 10 febbraio ci sarà anche la discussione sui migranti. "Abbiamo cercato di stabilire delle regole anche per quanto riguarda le Ong e penso che sia normale dire che se la tua è un'opera di salvataggio – spiega Meloni –. Prendi il migrante e lo metti in salvo perché se lo lasci in mare per settimane fino a che la nave non è piena, quello non è salvataggio ma è un traghetto".

Il reddito di cittadinanza

Non poteva poi mancare una conferma sulla cancellazione del reddito di cittadinanza che si concretizzerà nella seconda metà del 2023. "Dalla fine di quest'anno chi può lavorare lo fa e faremo tutto il possibile per mettere quelle persone in condizione di lavorare. Altra cosa è sentirsi dire: la Meloni mi toglie il reddito e mi vuole mandare a rubare. Tra il reddito di cittadinanza e rubare c'è prima l'opzione di andare a lavorare". "Continueremo a prenderci cura di chi ha bisogno di sostegno", assicura comunque la leader di Fdi.

"Non siamo scomparsi"

L'Auditorium della Conciliazione di Roma fornisce a Giorgia Meloni l'occasione di ricordare come nacque il partito che lei fondò poco più di dieci anni fa. "In questa sala, oltre al coraggioso gesto di Guido Crosetto che mi prese in braccio – se lo facesse oggi gli verrebbe l’ernia del disco – nasceva un’esperienza che fu raccontata come spacciata. Per tutti, nella migliore delle ipotesi, saremmo dovuti restare ai margini ed eravamo destinati a scomparire. È stato un percorso lungo e difficile, ma non è accaduto. Quello che fa la differenza è quello che tu sai dimostrare ed essere, e questo non vale solo in politica. Nella vita serve coraggio, la parola d’ordine che utilizzavamo quel giorno senza paura di sfidare qualcosa di molto più grande di noi: la stessa cosa che dobbiamo fare anche oggi. Se gli italiani hanno deciso di affidarci la guida della nazione è perché siamo riusciti a fare qualcosa che nessuno riteneva possibile". Dal pubblico qualcuno grida alla presidente del Consiglio: "Non abbassare la testa".

La replica del premier è immediata: "Non te preoccupa'…".

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