Venti romeni controllati (la maggior parte nellarea del campo rom di via Barzaghi) di cui due espulsi immediatamente «con trattenimento in mancanza del vettore».
Dopo i primi quattro romeni allontanati venerdì (e altri quattro, sempre lo stesso giorno, destinatari dellintimazione a lasciare il nostro territorio, ndr) ieri è stata unaltra dura giornata per i poliziotti dellufficio immigrazione di Milano. Tra la ventina di rom passati al setaccio fino a metà pomeriggio, alla fine sono stati solo due, di 32 e 22 anni, ad essere accompagnati al centro di prima accoglienza di via Corelli. Staranno lì in attesa di reperire il volo per Bucarest, ma soprattutto della vincolante convalida del fermo (la sola a far scattare automaticamente lallontanamento) che ci sarà solo martedì, alla presenza di due giudici di pace, dellinterprete e di due avvocati.
«Non si tratta di pericolosissimi criminali, ma di personaggi che, con la loro condotta (come specifica il decreto legge varato dal governo) creano allarme sociale: hanno entrambi precedenti e condanne per furti e rapine, sono tutti senza fissa dimora» spiegano in questura.
Il 22enne, infatti, oltre ad essere autore di più furti con destrezza e rapine, reagì a un arrestò, senza però ferire alcun poliziotto; il più vecchio, invece, nel suo curriculum ha anche la rapina del portafoglio da uno zaino di un uomo che poi lo ha rincorso, acchiappandolo e recuperando il bottino.
«Milano ha fatto da apripista e questo ha creato un rapporto necessario di continuo confronto telefonico con le altre questure per decidere come indirizzare e svolgere questo tipo di lavoro - spiegano sempre in via Fatebenefratelli -. Tuttavia, nonostante questo confronto con i colleghi sia positivo e, sotto molti aspetti, anche piacevole, non si può negare un fatto che è sotto gli occhi di tutti noi operatori: dal ministero non cè stata alcuna direttiva precisa su come procedere. E, come al solito, siamo stati lasciati a noi stessi».
Del resto anche una volta arrivati in Romania non è certo che per questi romeni le pratiche per il rientro nel loro Paese dorigine si semplifichino. Nel loro Paese - prese le impronte, verificata la corrispondenza dei dati anagrafici forniti alle autorità italiane e accertato che non abbiano procedimenti in sospeso - lufficio di collegamento del ministero dellInterno per la Romania e la Moldova invia i romeni allontanati dallItalia alle questure dei loro luoghi di residenza.
Il che significa che il momento dellarrivo nel loro Paese rappresenta per i balordi allontanati dallItalia un vero e proprio punto di domanda.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.