Russia e Ucraina chiudono la «contesa» sul gas. Ieri la firma del contratto di fornitura decennale, dopo giorni di braccio di ferro che hanno paralizzato lafflusso del metano russo verso i mercati europei. La firma segue laccordo raggiunto lo scorso fine settimana tra i due premier, Vladimir Putin e Yulia Timoshenko, ringraziata per «essersi fatta carico della responsabilità» di mettere fine al contenzioso. Putin ha ordinato al gruppo Gazprom di riprendere «a pieno volume e in tutte le direzioni concordate con i partner ucraini» i rifornimenti allEuropa, e Yulia Timoshenko ha garantito che appena il metano entrerà nei gasdotti di Kiev, altrettanto ne uscirà verso il Vecchio continente.
Sui dettagli dellaccordo, che prevede contratti separati per il gas di transito e per quello destinato al consumo ucraino, molti punti restano però avvolti nel riserbo. Questanno lUcraina acquisterà il gas russo con uno sconto del 20% rispetto al prezzo di mercato europeo, ha tuttavia confermato il premier russo Vladimir Putin. Il patto è stato firmato anche dal numero uno di Gazprom Alexei Miller e da quello di Naftogaz, Oleh Dubyna. Kiev pagherà poco meno di 250 dollari ogni mille metri cubi di gas, ha aggiunto Yulia Timoshenko (250 dollari era la soglia su cui si erano arenate le trattative in dicembre). Secondo alcuni analisti europei e russi Mosca potrebbe tuttavia aver chiuso a un prezzo inferiore a quanto annunciato, visto che lUcraina è alle prese con la peggior recessione degli ultimi decenni e aveva già detto di non poter soddisfare le richieste del Cremlino: questanno leconomia del Paese potrebbe subire una contrazione del 5%.
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