"Sosteniamo Israele". Da Tajani a Salvini le reazioni politiche all'attacco

Il premier Netanyahu parla di guerra e invoca l'unità nazionale, da Tajani ferma condanna così come da gran parte dei leader europei

"Sosteniamo Israele". Da Tajani a Salvini le reazioni politiche all'attacco
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La prima reazione all'attacco di Hamas è stata ovviamente quella del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Il capo dell'esecutivo si è presentato in Tv parlando di un Paese di fatto entrato in guerra, con Hamas che ha deciso di aggredire il proprio territorio. Ma quanto sta accadendo attorno la Striscia di Gaza sta suscitando clamore e reazioni in tutto il mondo. In Italia il primo a rilanciare le preoccupazioni del governo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Da Bruxelles, ferma condanna alle operazioni del gruppo terrorista palestinese sono state espresse da Ursula Von Der Leyen.

Le reazioni in Israele

Subito dopo gli allarmi risuonati a Tel Aviv e nelle aree a ridosso della Striscia di Gaza, Netanyahu si è presentato in televisione comunicando quanto stava accadendo. In Israele erano passate da poco le 7.00, Hamas aveva già lanciato decine di missili verso il territorio israeliano e sui social erano comparsi i primi video che mostravano l'irruzione dei miliziani in alcuni villaggi di confine.

"Cittadini - ha subito affermato Netanyahu - siamo in guerra". Il premier ha invocato l'unità e ha parlato di prime reazioni militari alle provocazioni portate avanti da Hamas. "Il nemico - ha poi proseguito il primo ministro - pagherà un prezzo che non ha mai conosciuto prima. Noi questa guerra la vinceremo".

Intanto sui principali quotidiani israeliani, sono arrivate subito dopo le prime condanne all'attacco di Hamas. La mobilitazione, si legge su Hareetz, non è soltanto militare. Sono infatti state avviate raccolte di sangue in tutte le principali città israeliane, da girare e donare nelle comunità in questo momento sotto pressione e dove si sta registrando un alto numero di feriti. I quali sono quasi 300, secondo la polizia e secondo i primi report del ministero della Difesa.

Ferma condanna in Italia e in Europa

In Italia si sta registrando la ferma condanna dell'intero arco politico. Tajani, in qualità di vice premier e ministro degli Esteri, ha ribadito la propria solidarietà a Israele. "Il governo - ha dichiarato il numero uno della diplomazia italiana - condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele. Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele ad esistere e difendersi".

La Lega ha manifestato la solidarietà incondizionata a Israele. "Tutto il mio sostegno al popolo di Israele, sotto violento e vigliacco attacco da parte di estremisti islamici", ha commentato il vicepremier Matteo Salvini. "Tutta la mia solidarietà a Israele per il vile attacco subito - ha scritto invece il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio - Mi associo alla ferma condanna espressa dal nostro governo e mi auguro che si possa ripristinare al più presto la sicurezza dei cittadini che vivono in quella regione".

Nella tarda mattinata di oggi, sono giunte le dichiarazioni anche del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ho appreso con profonda costernazione la notizia dell'attacco che dall'alba di questa mattina ha coinvolto diverse regioni dello Stato di Israele - ha scritto il capo dello Stato all'omologo israeliano Isaac Herzog - In queste drammatiche circostanze giungano a Lei, Signor Presidente, e a tutti i cittadini israeliani le espressioni della solidarietà dell'Italia".

"Siamo sinceramente vicini al lutto delle famiglie delle vittime - ha proseguito Mattarella - e auguriamo ai numerosi feriti un pronto e completo ristabilimento. Desiderio altresì ribadire la più ferma e convinta condanna di questo proditorio attacco, che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la prospettiva di una pace duratura - da tutti auspicata e avvertita come necessaria - tra israeliani e palestinesi"

Condanne sono arrivate anche dal Pd, così come dal Movimento Cinque Stelle e da Azione. Dunque, maggioranza e opposizione appaiono compatte nel sostegno al governo israeliano. "Solidarietà al popolo e alle istituzioni israeliane per il pesante attacco terroristico subito - ha ad esempio affermato Carlo Calenda, leader di Azione - Ferma condanna per il criminoso gesto di Hamas: auspichiamo che si utilizzino tutti gli strumenti diplomatici a disposizione per fermare l'aggressione il prima possibile".

In Europa è da registrare la presa di posizione di Ursula Von Der Leyen. "L'Unione europea - ha scritto il presidente della commissione su X - condanna inequivocabilmente gli attacchi di Hamas. Israele ha il diritto di difendersi. Condanno inequivocabilmente l'attacco condotto dai terroristi di Hamas contro Israele. Questo è terrorismo nella sua forma più spregevole. Israele ha il diritto di difendersi da attacchi così odiosi".

Dalla Casa Bianca a farsi sentire è stata la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, Adrienne Watson. "Gli Stati Uniti - si legge in una nota - condannano gli attacchi dei terroristi di Hamas contro i civili israeliani. Non c'è mai giustificazione per il terrorismo. Siamo fermamente accanto al governo e al popolo di Israele".

Condanna è stata espressa anche dall'Ucraina, per bocca del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. "L'Ucraina condanna con forza gli attacchi terroristici in corso contro Israele - si legge in una dichiarazione - compresi gli attacchi con razzi contro la popolazione civile a Gerusalemme e Tel Aviv. Sosteniamo Israele nel suo diritto a difendersi e a difendere la sua popolazione".

Dalla Russia si chiede invece un immediato cessate il fuoco. "La Russia è in contatto con le autorità israeliane, palestinesi e dei Paesi arabi e invita le parti in conflitto a cessare il fuoco", ha dichiarato alla Tass il rappresentante speciale del presidente russo per il Medio Oriente e i paesi africani e viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov.

Da Riad invece il locale ministero degli Esteri ha chiesto alle parti di mostrare moderazione.

"Il regno sta seguendo da vicino gli sviluppi senza precedenti tra un certo numero di fazioni palestinesi e le forze di occupazione israeliane - si legge in una dichiarazione pubblicata su X - Il regno chiede la fine immediata dell'escalation tra le due parti, proteggere i civili e dare prova di moderazione". Tuttavia il governo saudita, in linea con molti altri governi della regione, ha accusato Israele di avere innescato l'attuale spirale di violenza.

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