Netanyahu: "Distrutte 50 torri del terrore. Residenti, via da lì". Attentato su un bus a Gerusalemme, 6 morti

I terroristi: "Benediciamo l'azione eroica, una risposta naturale ai crimini dell'occupazione". Bufera sulle parole del premier spagnolo Sanchez: "Genocidio a Gaza"

Diretta Netanyahu: "Distrutte 50 torri del terrore. Residenti, via da lì". Attentato su un bus a Gerusalemme, 6 morti
00:00 00:00

Nuovo sangue in Medio Oriente. Un attentato a Gerusalemme ha provocato almeno sei vittime e numerosi feriti, scatenando dure reazioni del governo israeliano. Netanyahu parla di “grande guerra contro il terrorismo” e conferma l’obiettivo di annientare Hamas, mentre l’Idf colpisce un altro grattacielo a Gaza.

L’Anp condanna gli attacchi contro i civili, ma Hamas esalta l’azione definendola “eroica”. Sul piano internazionale, cresce la tensione: l’Onu accusa Israele di retorica genocida, l’Ue chiede un cessate il fuoco e gli Usa spingono per un accordo.

Netanyahu: "Distrutte 50 torri del terrore. Residenti, andate via da lì"

"In due giorni abbiamo abbattuto 50 torri del terrore, e questo è solo l'inizio della manovra di terra nella città di Gaza. Dico ai residenti: siete stati avvertiti, andate via da lì". Lo dichiara il premier israeliano Benyamin Netanyahu. "Oggi è un giorno difficile nella nostra guerra contro il terrorismo. Il fatto che abbiamo neutralizzato quei due terroristi a Gerusalemme non basta. E nemmeno inseguire i loro sostenitori è sufficiente. Le mie direttive sono di colpire con forza i nidi del terrore"

Autorità Israele confermano identità attentatori Gerusalemme

Le autorità israeliane hanno confermato l'identità degli autori dell'attacco terroristico di oggi a Gerusalemme. Si tratta du Mohammad Taha, 21 anni, e Muthanna Amro, 20 anni. "Entrambi sono residenti nella zona di Ramallah e non hanno precedenti arresti", hanno affermato la polizia israeliana e il servizio di sicurezza Shin Bet in una dichiarazione congiunta. Nell'attentato sono state uccise sei persone oltre ai due terroristi.

Madrid richiama ambasciatrice in Israele per consultazioni

La Spagna fa un altro passo nell'escalation di misure nei confronti di Israele e richiama per consultazioni la sua ambasciatrice a Tel Aviv di fronte alle "calunniose accuse" di antisemitismo mosse dal governo di Netanyahu e le "inaccettabili misure contro due membri del governo" iberico. Lo segnalano fonti ufficiali riportate da media iberici, fra i quali Tve.

Idf: "Colpito grattacielo del terrore a Gaza city"

L'Aeronautica militare israeliana ha colpito la torre al Ràiya nella città di Gaza, dove "Hamas ha installato apparecchiature di raccolta di informazioni, ordigni esplosivi e posti di osservazione". Lo riferisce l'Idf affermando che le apparecchiature e le bombe si trovano nell'area vicina all'edificio e da lì i terroristi hanno operato per tutta la durata della guerra contro le truppe. Si tratta del quarto grattacielo di Gaza City colpito dall'Idf in pochi giorni. I civili sono stati avvisati prima del raid.

Ministro Sa'ar: "Accettata la proposta di Trump, Hamas deponga le armi"

Parlando da Budapest insieme con l'omologo Peter Szijjarto, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar afferma che Israele "ha detto sì all'ultima proposta di accordo con Hamas". "Siamo pronti ad accettare un accordo completo che porrebbe fine alla guerra, sulla base della decisione del governo. Le condizioni sono "il ritorno dei nostri ostaggi e che Hamas deponga le armi". "Ma ci sono leader europei che ci chiedono di porre fine alla guerra ora, praticamente incondizionatamente", afferma.

Identificate le ultime due vittime dell'attentato a Gerusalemme

Sono stati resi noti dai media israeliani i nomi delle ultime due vittime dell'attentato avvenuto questa mattina a Gerusalemme e costato la vita a sei persone. Si tratta del rabbino Mordechai Steintzag, 79 anni, e di Sarah Mendelson, 60 anni. Steintzag, emigrato in Israele decenni fa dagli Stati Uniti, era proprietario di un noto panificio a Beit Shemesh chiamato "Dr. Mark's Bakery". Mendelson invece faceva parte della leadership di Bnei Akiva, un movimento giovanile sionista religioso. Stando a quanto riportato la donna stava andando al lavoro presso l'ufficio di Bnei Akiva a Gerusalemme quando è stata uccisa. Oltre a Steintzag e Mendelson le altre vittime sono il cittadino spagnolo residente in Israele Yaakov Pinto di 25 anni, il rabbino Yosef David, 43 anni, il rabbino Levi Yitzhak Fash e Israel Matzner, 28 anni.

Katz: "Attentato atroce, conseguenze di vasta portata"

In un post su X, il ministro della Difesa Israel Katz afferma che l'attacco terroristico "atroce" di oggi a Gerusalemme avrà "conseguenze gravi e di vasta portata". "Così come abbiamo sconfitto il terrorismo palestinese nella Samaria settentrionale (nord Cisgiordania), presto faremo lo stesso in altri campi terroristici", dichiara, facendo riferimento alle intense operazioni antiterrorismo in Cisgiordania.

Anp: condanniamo gli attacchi contro i civili

L'Autorità nazionale palestinese, pure senza menzionare esplicitamente l'attentato avvenuto a Gerusalemme, in una nota ribadisce "la sua ferma posizione nel respingere e condannare qualsiasi attacco contro civili palestinesi e israeliani" denunciando "tutte le forme di violenza e terrorismo, indipendentemente dalla loro fonte". La presidenza dell'Anp inoltre sottolinea che "la sicurezza e la stabilità nella regione non possono essere raggiunte senza porre fine all'occupazione, fermare gli atti di genocidio nella Striscia di Gaza e fermare il terrorismo coloniale in tutta la Cisgiordania, compresa Gerusalemme occupata".

Arrestato a Gerusalemme Est un uomo legato all'attentato

Un residente di Gerusalemme Est è stato fermato dallo Shin Bet con l'accusa di aver portato i terroristi dell'attentato all'incrocio Ramot a Gerusalemme. Lo riferiscono i media israeliani. L'indagine è in corso per chiarire il suo coinvolgimento e verificare l'esistenza di altri complici.

Attentatori entrati da breccia in recinzione

I terroristi residenti in Cisgiordania e responsabili dell'attacco avvenuto questa mattina a Gerusalemme costato la vita a sei persone sono entrati attraverso una breccia nella recinzione. Lo scrive Ynet facendo riferimento a quelle che sarebbero le prime risultanze delle indagini preliminari.

Ue: "Non incoraggiamo azioni della Flotilla, aggravano la situazione"

"Devo dire che non incoraggiamo flottiglie come questa, perché fondamentalmente possono aggravare la situazione e mettere a rischio i loro partecipanti. Ma d'altra parte, questo non significa che siano giustificabili gli attacchi contro queste Flotilla come gli attacchi con i droni, ecc. Quindi pensiamo che il modo migliore per fornire aiuti umanitari sia attraverso i nostri partner. Questo è ciò che cerchiamo di ottenere, fornire aiuti umanitari su larga scala e manteniamo aperti i canali con Israele, e parliamo con le autorità israeliane". Lo afferma la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, nel briefing quotidiano con la stampa. "Visto il recente caso della Flotilla a giugno, quando i partecipanti sono stati sostanzialmente arrestati e il carico sequestrato. Quindi non è servito a nulla, quello che abbiamo cercato di fare è convincere le autorità israeliane a non imporre ostacoli e a non imporre problemi logistici o di registrazione ai nostri partner finanziari. Cerchiamo di aumentare il numero di camion che entrano a Gaza e, soprattutto, cerchiamo di porre fine alle sofferenze della popolazione di Gaza", prosegue."Posso solo sottolineare che le autorità responsabili di garantire la protezione di Gaza sono gli Stati a cui appartengono i cittadini - aggiunge il portavoce Anouar El Anouni -. L'UE esorta le parti e la comunità internazionale a compiere ogni sforzo per porre fine a questi terribili conflitti attraverso un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta di fornire un'assistenza umanitaria massiccia, immediata e senza ostacoli".

Herzog: "Stiamo combattendo contro il male assoluto"

"Questo scioccante attacco ci ricorda ancora una volta che stiamo combattendo contro il male assoluto. Il mondo deve capire cosa stiamo affrontando". Lo ha dichiarato in un messaggio sui social il presidente israeliano Isaac Herzog, dopo l'attentato di questa mattina a Gerusalemme. "Cittadini innocenti, bambini e adulti, sono stati assassinati e feriti a sangue freddo su un autobus nelle strade di una città per mano di terroristi malvagi", ha scritto. "Il mondo deve capire cosa stiamo affrontando", ha aggiunto. "Bisogna anche interiorizzare che il terrorismo non ci sottometterà mai e non raggiungerà i suoi obiettivi. Il popolo di Israele è forte. Il popolo di Israele è vivo".

Netanyahu: "Israele impegnato in grande guerra contro il terrorismo"

Israele è impegnato in una "grande guerra contro il terrorismo". Lo ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu parlando sul luogo dell'attentato di questa mattina all'incrocio di Ramot a Gerusalemme. Lo riporta Times of Israel. "Una potente guerra contro il terrorismo è in corso su tutti i fronti", ha affermato il premier in un discorso ai media israeliani. "Stiamo inseguendo e circondando i villaggi da cui provengono i terroristi", ha aggiunto. "I combattimenti continuano nella Striscia di Gaza", ha continuato Netanyahu, affermando che Israele "distruggerà Hamas come promesso e libererà i nostri ostaggi, tutti i nostri ostaggi".

Smotrich dopo l'attentato: "L'Anp deve sparire"

Il ministro israeliano di ultradestra Bezalel Smotrich chiede lo smantellamento dell'Autorità nazionale palestinese dopo l'attentato di questa mattina a Gerusalemme. "Lo Stato di Israele non può accettare un'Autorità nazionale palestinese che cresce ed educa i propri figli per uccidere gli ebrei", scrive su X, "l'Autorità nazionale palestinese deve scomparire dalla mappa e i villaggi da cui provengono i terroristi dovrebbero assomigliare a Rafah e Beit Hanoun".

Hamas elogia l'attentato a Gerusalemme: è un'operazione eroica

Hamas ha elogiato l'attentato di questa mattina a Gerusalemme, definendolo un'"operazione eroica". "E' una risposta naturale ai crimini dell'occupazione e alla guerra di sterminio che sta conducendo contro il nostro popolo", ha commentato il gruppo in una dichiarazione ripresa dai media israeliani. Hamas non ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, ma ha invitato i palestinesi della Cisgiordania a "intensificare il confronto con l'occupazione e i suoi coloni".

Netanyahu sul luogo dell'attentato a Gerusalemme

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyhu è arrivato sul luogo dell'attentato all'incrocio per Ramot a Gerusalemme nord dove due terroristi palestinesi provenienti da villaggi della zona di Ramallah, in Cisgiordania.

Israele sanziona la vicpremier spagnola e un ministro

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sàar, ha annunciato sanzioni contro la vicepremier seconda e ministra del Lavoro spagnola Yolanda Diaz e contro la ministra dell'Infanzia e della Gioventù Sira Rego, il cui padre è palestinese. Sia Diaz che Rego sono esponenti della piattaforma progressista Sumar, al governo con il Psoe di Pedro Sanchez. "Non è più possibile evitare di adottare sanzioni personali contro i membri del governo spagnolo che hanno superato ogni limite. Ho quindi deciso, insieme al viceministro dell'Interno Yariv Levin e con il consenso del primo ministro, di adottare sanzioni personali" contro Diaz e Rego, ha affermato Sàar. "Díaz non potrà entrare in Israele e Israele non intratterrà con lei alcun tipo di rapporto" e "sanzioni simili saranno applicate anche contro Sira Rago", "le sarà vietato l'ingresso in Israele e Israele non intratterrà alcun rapporto con lei", ha scritto il ministro israeliano su X. Sàar ha accusato Diaz, "leader del partito estremista 'Sumar', di sfruttare la debolezza politica del primo ministro Sanchez e di trascinarlo, passo dopo passo, verso l'attuazione della sua visione anti-israeliana e antisemita".

Berlino: scioccati dal vile attacco terroristico a Gerusalemme

Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul si è detto "profondamente scioccato" dalla sparatoria avvenuta questa mattina in cui sono morte quattro persone e ne sono rimaste ferite diverse altre a Gerusalemme Est, definendola un "vile attacco terroristico". "I miei pensieri sono con le famiglie delle vittime. Auguro a coloro che sono rimasti feriti una pronta guarigione", ha scritto Wadephul su X.

Israele: da governo Sanchez attacchi antisemiti per coprire la corruzione

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sàar, si è scagliato contro il governo di Pedro Sanchez dopo che il premier spagnolo ha annunciato l'adozione di nove misure per "fermare il genocidio a Gaza". "Il governo spagnolo sta portando avanti una linea anti-israeliana ostile, con una retorica selvaggia e piena di odio. Il tentativo del corrotto governo Sanchez di distogliere l'attenzione da gravi casi di corruzione attraverso continui attacchi anti-israeliani e antisemiti è evidente", ha affermato Sàar, accusando l'esecutivo spagnolo di "ossessiva attività contro Israele" e di "legami con regimi autoritari e oscuri, dal regime degli ayatollah in Iran al governo di Maduro in Venezuela". Il ministro israeliano ha affermato che c'è una "evidente mancanza di consapevolezza storica dei crimini commessi dalla Spagna contro il popolo ebraico" e ha detto che Madrid sta "deliberatamente e grossolanamente danneggiando le relazioni" bilaterali.

L'Onu accusa Israele: retorica genocida su Gaza

Nuova denuncia dell'Onu contro Israele, i cui leader sono stati accusati oggi da Volker Turk, alto commissario per i diritti umani, di alimentare "una retorica genocida" sulla Striscia di Gaza, come riportano fra gli altri i media britannici. Un territorio già ridotto a "un cimitero", ha rincarato Turk, aprendo a Ginevra la 60/a sessione del Consiglio Onu per i Diritti Umani e invocando una riposta più decisa della comunità internazionale per "mettere fine al massacro": "Sono inorridito dell'utilizzo aperto di una retorica genocida e della vergognosa disumanizzazione dei palestinesi da parte di alti funzionari israeliani".

I terroristi sono arrivati a Gerusalemme da due villaggi palestinesi

I due terroristi uccisi dopo aver aperto il fuoco su due autobus all'incrocio Ramot a Gerusalemme nord erano residenti in due villaggi palestinesi a nord ovest della città Santa, Kubiba e Katna, dove adesso l'Idf ha creato un cordone di sicurezza. I due non avevano il permesso per entrare in Israele. Lo riferisce la polizia.

Unrwa: a Gaza tacità complicità della comunità internazionale

Il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini, denuncia la "tacita complicità" della comunità internazionale su quanto sta accadendo a Gaza. Intervistato da Le Monde, Lazzarini ritiene che gli Stati dispongono di un "insieme estremamente ampiò di strumenti per "fermare tutte le atrocità" perpetrate nell'enclave palestinese. "E assolutamente osceno che ci possa essere un'operazione militare di questa portata cercando nel contempo di spostare la totalità della popolazione di Gaza", deplora il direttore dell'agenzia Onu, allertando sul "rischio che si finisca per abituarci a questo orrore, che ci si abitui al fatto che ci sia, a mio avviso, una carestia deliberata e fabbricata. Questa indifferenza, questa inazione, questa passività - avverte Lazzarini - assomigliano sempre di più ad una tacita complicità rispetto a ciò che accade nella Striscia di Gaza".

Netanyahu convoca i vertici della sicurezza dopo l'attentato

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta attualmente tenendo una "valutazione della situazione" con i responsabili della sicurezza in seguito all'attacco di questa mattina all'incrocio di Ramot a Gerusalemme. Lo ha affermato l'ufficio del premier.

Sale a cinque morti il bilancio dell'attentato a Gerusalemme

È salito a 5 il numero dei morti nell'attentato terroristico a Gerusalemme nord. Le vittime erano un uomo di 60 anni, tre di 30 e una donna di 50 anni. I feriti sono 11 di cui sette in gravi condizioni.

Sanchez: "Da grandi potenze indifferenza e complicità con Netanyahu

"La comunità internazionale non sta sapendo fermare la tragedia" a Gaza, "forse perché le grandi potenze del mondo sono rimaste incagliate tra l'indifferenza di un conflitto che non finisce e la complicità con il governo del premier Netanyahu". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa in cui ha annunciato nove misure contro Israele per cercare di "fermare il genocidio". "La Spagna non ha bombe atomiche o portaerei e grandi riserve di petrolio, noi da soli non possiamo fermare l'offensiva israeliana ma ciò non significa che non ci proveremo perchè ci sono cause per cui vale la pena lottare, anche se non è unicamente nelle nostre mani farcela", ha rimarcato il premier socialista. 

Attentato a Gerusalemme, quattro i morti

Secondo le prime informazioni fornite dal servizio di soccorso del Magen David Adom e dalla polizia, quattro persone sono rimaste uccise nell'attentato a Gerusalemme nord, al Ramot Junction. I terroristi sono saliti su un autobus della linea 62 e hanno aperto il fuoco. Sono stati uccisi da un soldato che si trovava sul posto, secondo le prime informazioni.

Cinque feriti sono in gravi condizioni. Il notiziario di Channel 12 ha intervistato il paramedico del servizio ambulanze arrivato sul luogo dell'attacco: "Siamo arrivati in massa non appena abbiamo sentito la segnalazione. Una volta sul posto abbiamo visto persone che giacevano prive di sensi ai lati della strada e sul marciapiede vicino alla fermata dell'autobus. C'è molta distruzione sulla scena, vetri rotti a terra e molta confusione. Abbiamo iniziato a fornire cure mediche ai feriti e continuiamo a curarli e a trasportarli in ospedale".

Katz ad Hamas: "Rilasciate gli ostaggi o sarete annientati"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha esortato Hamas a rilasciare gli ostaggi e deporre le armi o di prepararsi ad affrontare la distruzione di Gaza e il suo stesso annientamento. "Questo è un ultimo avvertimento agli assassini e agli stupratori di Hamas a Gaza e negli hotel di lusso all'estero - ha dichiarato Katz su X -: rilasciate gli ostaggi e deponete le armi, altrimenti Gaza sarà distrutta e voi sarete annientati".

Media israeliani: nella proposta Usa per accordo "garanzie significative per Hamas"

La nuova proposta Usa per un accordo di cessate il fuoco con ostaggi a Hamas include "garanzie molto significative" che Israele non riprenderà i combattimenti finché saranno in corso i colloqui per porre fine alla guerra. Lo riporta Ynet, citando fonti a conoscenza dei dettagli dei negoziati. Secondo le fonti, se la proposta entrerà in vigore, le Forze di difesa israeliane non manterranno le loro attuali posizioni, ed è probabile che si verifichi un "riassetto" durante il cessate il fuoco. La proposta, che secondo una fonte vicina al primo ministro Benjamin Netanyahu Israele sta "seriamente prendendo in considerazione", prevede che Hamas rilasci tutti i 48 ostaggi, vivi e morti, il primo giorno, mentre Israele rilascerebbe centinaia di palestinesi. Inoltre, secondo le fonti, l'Idf annullerebbe il piano di occupazione di Gaza City. Le due parti, hanno aggiunto, avvieranno colloqui sulla fine della guerra sotto la supervisione personale di Trump e il cessate il fuoco continuerà finché dureranno i negoziati.

Attentato a Gerusalemme: 15 feriti, uccisi due terroristi

Quindici persone sono rimaste ferite in un presunto attacco terroristico a Gerusalemme Est. Lo afferma il servizio di soccorso Magen David Adom, citato da Times of Israel. Cinque si trovano in gravi condizioni. Secondo le prime informazioni, la sparatoria sarebbe stata commessa da due uomini armati. "Due terroristi che hanno sparato sono stati uccisi", riporta Channel 12.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica