Guerra in Ucraina

La scalata spregiudicata al potere: così Prigozhin è diventato il capo della Wagner

Nel suo curriculum 11 anni di carcere prima della nascita di un impero con la sua società di catering. Interferì nelle elezioni americane. Oggi sfida Putin con la sua milizia privata

La scalata spregiudicata al potere: così Prigozhin è diventato il capo della Wagner
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La Russia è nel caos totale. L'uomo responsabile di questo marasma si chiama Evgenij Prigozhin, fondatore e comandante della compagnia militare privata russa Wagner Group. Ma prima della Wagner, prima della guerra in Ucraina e prima di questa rivolta armata contro i vertici della Difesa russa, chi era e cosa faceva Prigozhin?

I primi anni

Nato a San Pietroburgo l'1 giugno 1961 (la stessa città che 9 anni prima aveva dato i natali a Vladimir Putin), Evgenij Prigozhin è cresciuto come tutti i suoi compatrioti nel mito dell'Unione sovietica. Negli anni Settanta il mondo era diviso tra capitalismo e socialismo per via della Guerra fredda. Nel 1979, appena diciottenne, venne arrestato per furto. Due anni dopo arrivò la condanna a 13 anni di carcere (commutata in 9 dietro le sbarre) per rapina a mano armata. Del periodo in cella esistono numerose testimonianze e leggende mai confermate sulla condotta di Prigozhin in galera che corroberebbero il carattere spregiudicato di quest'ultimo

Scontata la pena in carcere, Prigozhin diventa un uomo libero proprio quando l'Urss ha i suoi giorni contati. La Russia all'inizio degli anni Novanta è in uno stato di anomia. Nel contesto di una gravissima crisi economica e finanziaria affrontata dal Paese, l'amministrazione di Boris Eltsin si dimostra incapace di fermare le crescenti disparità sociali e le diseguaglianze e nel frattempo scatta la corsa per appropriarsi delle miniere: nascono così gli oligarchi.

Prigozhin oggi è uno di questi, ma la sua fortuna non deriva dall'estrazione mineraria, bensì dall'apertura di bancarelle di hot dog per le strade di San Pietroburgo. In breve tempo questo business si espande e le bancarelle diventano una catena: nel 1995 viene fondata Concord Management and Consulting, la società di catering con sede a San Pietroburgo.

Dal catering alle elezioni americane

Quello di Prigozhin non è ancora un impero, ma con l'avvicendamento di Putin al Cremlino si apre una possibilità per la sua Concord di ampliare gli affari all'alta società moscovita. Il presidente russo diventa un cliente dei ristoranti Concord, che riesce ad aggiudicarsi contratti milionari: nel 2008 servono il pranzo per l'inaugurazione di Dmitri Medvedev, mentre nel 2012 arrivano a rappresentare il 90% dei pasti e delle razioni dell'esercito russo, siglando accordi per oltre un miliardo di dollari. È durante i primi anni Dieci che viene coniato il soprannome che non abbandonerà mai Prigozhin: "lo Chef di Putin".

Nel 2013 Prigozhin sposta i suoi interessi dalla ristorazione e lancia l'Internet Research Agency, un famigerato progetto ritenuto responsabile di aver destabilizzato le democrazie occidentali grazie all'uso massiccio di "troll" online pagati da Prigozhin per scrivere e influenzare l'opinione pubblica sui social network. Una pericolosissima rete internazionale, un'arma cibernetica nel cilindro del Cremlino. Nel 2018 il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America ha incriminato 13 persone legate a quest'agenzia per aver interferito nelle elezioni presidenziali del 2016. E nel 2022 l'Fbi pubblica un manifesto da ricercato per Evgenij Prigozhin, che entra nella Most Wanted List del Bureau. La taglia è di 250mila dollari.

Prigozhin e la Wagner, un connubio indivisibile

In questo elenco manca però la creazione di cui probabilmente Prigozhin va più orgoglioso: la Wagner. L'ormai ex cuoco di Vladimir Putin ha sempre negato qualsiasi suo coinvolgimento con i paramilitari visti per la prima volta in Ucraina nel 2014 nelle prime fasi del conflitto in Donbass, salvo poi riconoscerne la paternità dopo l'invasione di Kiev.

Il Gruppo ha operato e continua ad operare anche in teatri lontani dall'Europa, intervenendo in Mali, Siria, Libia e in altri Paesi, non sempre combattendo, ma agendo da interlocutore tra gli attori statali e non statali in zone di crisi. Nella Repubblica Centrafricana ad esempio la Wagner si muove nell'ambito della guerra civile con l'obiettivo dichiarato di impadronirsi del mercato dei diamanti. Queste missioni, ufficialmente iniziative individuali ma nei fatti dipendenti dalla volontà del Cremlino, sono state caratterizzate da eventi gravissimi. Secondo l'Onu i mercenari Wagner hanno commesso molteplici crimini di guerra negli Stati africani dove sono stati avvistati.

Sede Wagner San Pietroburgo
Il quartier generale della Wagner a San Pietroburgo

La guerra in Ucraina

La presenza in Ucraina è aumentata a partire dalla primavera del 2022. L'esercito russo è stato infatti sostituito dalle milizie private di Prigozhin a Bakhmut, dove nel mese di agosto di un anno fa è cominciata la sanguinosa battaglia che ha visto prevalere i russi pagando un prezzo salatissimo: decine di migliaia di morti. Per incrementare il numero del personale militare in trincea, Prigozhin ha ottenuto dal governo russo l'autorizzazione per reclutare nuovi soldati direttamente nelle galere, riuscendo in questo modo a portare la sua forza a oltre 50mila uomini, di cui almeno 40mila, secondo il Pentagono, provenienti dalle carceri russe. Galeotti come un tempo lo fu Prigozhin, sacrificati al fronte per non perdere i soldati migliori.

Alla fine comunque la Wagner ha completato il suo compito conquistando la città di Bakhmut a maggio scorso. Prigozhin nel frattempo è diventato un personaggio sempre più influente: aggiorna i suoi seguaci direttamente dai canali del suo ufficio stampa con filmati montati ad hoc, messaggi vocali pieni di volgarità, arrivando persino a insultare il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. Con un filo conduttore: se la guerra in Ucraina non è andata secondo i piani di chi l'ha ordinata, la colpa non è di Putin ma dei suoi sottoposti che siedono al ministero della Difesa.

Lo scontro con il ministro Sergej Shoigu e il capo di Stato maggiore Valerij Gerasimov per l'approvvigionamento militare dei miliziani (che dipende dal governo russo) si intensifica e raggiunge un punto di non ritorno. Il 23 giugno 2023 Evgenij Prigozhin ha fatto partire una rivolta armata contro i vertici della Difesa russa.

Lo chef che non è mai stato chef è pronto a prendersi le redini dello Stato russo, come un signore della guerra qualsiasi.

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