L'esercito russo richiama nuovi soldati: cosa c'è dietro la mossa di Putin

La Russia inizierà a richiamare decine di migliaia di soldati in una campagna di coscrizione per ricostituire le sue forze armate e rafforzare le sue riserve militari

L'esercito russo richiama nuovi soldati: cosa c'è dietro la mossa di Putin
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La Russia ha lanciato la sua campagna primaverile di coscrizione militare. La decisione di Mosca, che si è concretizzata pochi giorni dopo il terribile attentato che ha colpito Mosca, riguarda decine di migliaia di giovani tra i 18 e i 30 anni. Lo Stato Maggiore russo ha fatto sapere che i coscritti non verranno inviati a combattere in Ucraina, ma la leva – che avviene due volte l'anno – arriva tra le voci persistenti di una nuova ondata di mobilitazione in vista, appunto, di una possibile offensiva sul fronte ucraino.

La decisione della Russia

"La campagna di coscrizione militare primaverile inizierà il 1 aprile", aveva dichiarato in un briefing un alto funzionario dello stato maggiore generale, il vice ammiraglio Vladimir Tsimlianski. Secondo Tsimlianski, tutti i coscritti presteranno il loro servizio, della durata di un anno, sul "territorio della Federazione Russa".

Le nuove reclute "non verranno inviate nelle postazioni di schieramento delle forze armate nelle nuove regioni russe", vale a dire le quattro regioni ucraine (quelle di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia) annesse da Mosca nel 2022, e "non parteciperanno alla Operazione militare speciale russa", ha assicurato Tsimlianski.

Vladimir Putin, non a caso, ha appena firmato il decreto sulla coscrizione primaverile dei cittadini russi per il servizio militare nel periodo dal 1 aprile al 15 luglio. Secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass, saranno 150mila le persone chiamate alle armi in una fascia di età che si estende fino ai 30 anni. Scendendo nei dettagli, in base alle nuove norme, entrate in vigore il 1 gennaio, saranno soggetti alla coscrizione obbligatoria i cittadini di età compresa tra i 18 e i 30 anni (esclusi coloro che hanno compiuto 27 anni prima della fine del 2023 e i riservisti che hanno 28 e 29 anni). Il decreto prevede inoltre una moratoria sul servizio per i cittadini che lavorano nelle aziende informatiche; e stabilisce la liberazione dei soldati, dei marinai, dei sergenti e dei caporali che hanno già terminato il loro servizio

Che cosa potrebbe succedere

Da quando è scoppiata la guerra Ucraina le autorità russe hanno decretato una mobilitazione di oltre 300.000 persone nell'autunno del 2022. Molti russi temono una seconda ondata di mobilitazione, nonostante le assicurazioni di Putin, rieletto a marzo, sul fatto che una misura del genere "non è necessaria".

Nel 2023, la campagna di coscrizione militare primaverile ha coinvolto circa 147.000 uomini, mentre la campagna autunnale ha visto 130.000 coscritti arruolarsi nell'esercito russo, secondo il ministero della Difesa. Tsimlianski non ha specificato quanti giovani russi vedrà coinvolti la campagna primaverile di quest'anno.

Ricordiamo che l'estate scorsa la Russia ha adottato una legge che estende il limite di età per la leva militare da 27 a 30 anni a partire dal 1 gennaio 2024. Negli ultimi mesi, Mosca ha rivendicato diversi progressi in Ucraina, dove l'esercito di Kiev appare privo di uomini e munizioni a causa della mancanza di aiuti occidentali. Lo scorso dicembre, Putin ha dichiarato durante la sua conferenza stampa annuale che 617.000 soldati russi sono schierati in Ucraina come parte dell'"operazione militare speciale". Non è da escludere, dunque, che il Cremlino stia seriamente pensando di sferrare una nuova (e forse decisiva) offensiva militare.

Preoccupazioni crescenti

Dal canto suo, la Russia ha fatto sapere di aver reclutato più di 400.000 per la sua campagna l'anno scorso. Per convincere le reclute il ministero della difesa ha iniziato a offrire stipendi elevati anche se le autorità russe sono finite nell'occhio del ciclone con l'accusa di concentrare il reclutamento sulle regioni più povere e sulle repubbliche etniche del Paese.

Una volta che i coscritti hanno completato il servizio militare, fanno parte delle riserve militari russe e possono essere inviati in prima linea in caso di futura mobilitazione.

"Votando per Putin, hai votato per la mobilitazione", ha scritto su Telegram la scorsa settimana Abbas Gallyamov, un ex scrittore di discorsi per il leader russo e ora un attivista anti-Cremlino. La squadra del defunto Alexei Navalny giovedì ha invece esortato le persone a cui sono state emesse convocazioni militari a ignorarle e a non riferirsi agli uffici di progetto.

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