Prima è apparso in un video diffuso da Hamas identificandosi come uno degli ostaggi ancora trattenuti dal gruppo filo palestinese nella Striscia di Gaza. Poi, poche ore più tardi, il suo nome è apparso in un comunicato diramato dalle Brigate Qassam, dove il braccio armato di Hamas ne ha annunciato la morte. Il protagonista della vicenda è Nadav Popplewell, a quanto pare ucciso in un attacco aereo israeliano oltre un mese fa. Poplewell, 51 anni, era stato rapito dal Kibbutz Nirim ed era stato portato a Gaza con sua madre Channa Peri, poi rilasciata a novembre. Suo fratello Roy è stato ucciso negli attacchi del 7 ottobre.
L’annuncio di Hamas
Tutto è partito dalla decisione di Hamas di pubblicare un video di propaganda per mostrare un ostaggio israeliano nella Striscia di Gaza. Nella clip di 10 secondi appare Popplewell in persona, con un occhio nero ma non altre ferite visibili. Lo si vede parlare, mentre sotto scorre un testo in arabo ed ebraico che recita: "Il tempo sta per scadere. Il tuo governo sta mentendo". Il filmato, pubblicato sul canale Telegram del gruppo, è il terzo di questo genere messo in rete in meno di un mese di tempo dal gruppo filo palestinese, il quale ha fatto sapere anche che presto pubblicherà nuove informazioni o filmati.
Popplewell, che ha anche la nazionalità britannica, come detto era stato sequestrato il 7 ottobre nell'attacco di Hamas in cui invece è rimasto ucciso suo fratello. Popplewell è diabetico e sua sorella, in un'intervista a Daily Mail a novembre, aveva detto di essere preoccupata per le sue condizioni di salute durante la prigionia. La madre del 52enne era stata rilasciata lo scorso 24 novembre in seguito all'accordo temporaneo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi. Per Popplewell non ci sarebbe tuttavia più niente da fare.
Una corsa contro il tempo
Secondo quanto riportato da al-Jazeera, le Brigate Qassam hanno fatto sapere in un comunicato che Popplewell è morto per le ferite riportate in un raid aereo israeliano che risalirebbe a più di un mese fa. Il video che era stato diffuso poche ore fa era di appena una decina di secondi: Popplewell dichiarava le sue generalità e poi l'immagine del suo volto, con un occhio nero, lasciava il posto a un grande punto interrogativo.
Hamas ha già pubblicato video simili di ostaggi, in quella che Israele definisce una deplorevole guerra psicologica. Lo scorso 27 aprile il gruppo aveva pubblicato una clip che mostrava due ostaggi vivi: Keith Siegel e Omri Miran. Tre giorni prima era stato trasmesso un altro video che mostrava Hersh Goldberg-Polin. Secondo funzionari israeliani sarebbero 128 gli ostaggi tenuti prigionieri nel territorio palestinese, compresi 36 morti.
I negoziati, intanto, proseguono a rilento.
Alcuni funzionari israeliani hanno però riferito che i colloqui sulla tregua tra Israele e Hamas e sul rilascio degli ostaggi non sono falliti e che gli sforzi per siglare un accordo continuano insieme alle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Fonti di Tel Aviv hanno aggiunto che i colloqui indiretti riprenderanno "se ci saranno risposte da Hamas su cui possiamo lavorare". Il tempo, intanto, continua a scorrere. E la vita degli ostaggi è sempre più appesa a un filo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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