La leadership di Hamas nel mirino: chi erano i bersagli di Israele a Doha

Il raid, battezzato “Atzeret HaDin”, ha preso di mira i vertici del movimento islamista. Hamas nega la morte del dirigente considerato erede di Sinwar

La leadership di Hamas nel mirino: chi erano i bersagli di Israele a Doha
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Le Forze di Difesa israeliane e lo Shin Bet hanno dichiarato di aver partecipato a un attacco aereo mirato contro la leadership di Hamas in Qatar, definendo i soggetti colpiti “direttamente responsabili del massacro del 7 ottobre e della guerra contro lo Stato di Israele”. L’operazione è stata condotta con munizioni di precisione e basata su intelligence che avrebbe permesso di limitare gli effetti sui civili.

Sebbene la dichiarazione non menzioni esplicitamente il Qatar, essa è giunta dopo segnalazioni di esplosioni a Doha, dove risiede parte della dirigenza politica del movimento islamista palestinese. Secondo l’emittente israeliana Channel 12, il raid è stato battezzato ufficialmente “Atzeret HaDin”, espressione che può essere tradotta come Giorno del Giudizio. Il riferimento è alla festività ebraica di Shemini Atzeret, lo stesso giorno in cui Hamas lanciò l’attacco del 7 ottobre 2023 contro il sud di Israele. Il nome assume quindi anche un forte valore simbolico, in coincidenza con l’avvicinarsi della celebrazione.

Una fonte di Hamas ha confermato ad Al Arabiya che la delegazione negoziale in Qatar è stata attaccata durante una riunione, mentre un funzionario israeliano ha dichiarato che Tel Aviv ha preso di mira Khalil al-Hayya, capo dell'ufficio politico di Hamas, oltre a Zahir Jabarin, uno dei membri del movimento. Tuttavia, non vi sono conferme indipendenti sulle loro morti. Hamas ha respinto categoricamente queste notizie, definendole “propaganda” e “guerra psicologica” condotta da Israele. Secondo quanto riportato dai media arabi, tutti i principali leader dell'organizzazione erano presenti quando l'edificio in cui si trovavano è stato colpito da un attacco aereo. Si ritiene che vi fossero nel quartier generale anche importanti personalità di Hamas come Muhammad Darwish, capo del Consiglio della Shura, e Khaled Mashaal, leader del gruppo terroristico all'estero. Non c'è stata alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità. Al Jazeera, tuttavia, riferisce, citando un alto funzionario di Hamas, che la leadership guidata da Khalil al-Hayya è sopravvissuta all'attacco.

Khalil al-Hayya, nato a Gaza nel 1960, è considerato uno dei leader più influenti di Hamas e tra i possibili successori di Yahya Sinwar. Accademico con un dottorato in studi islamici, ha un profilo che univa formazione religiosa, esperienza politica e capacità negoziale. Eletto nel 2006 al Consiglio Legislativo Palestinese, era entrato nei ranghi del movimento già ai tempi della Prima Intifada e negli anni aveva scalato la gerarchia fino a diventare vicecapo del Politburo a Gaza. Figura di collegamento tra l’ala militare e quella politica, era noto anche come principale negoziatore del movimento nelle trattative su ostaggi e cessate-il-fuoco, mantenendo rapporti diretti con i mediatori di Qatar ed Egitto.

Sopravvissuto a diversi tentativi di assassinio e alla perdita di familiari in raid israeliani, al-Hayya era percepito come uno degli uomini più fidati di Sinwar e una voce centrale nella dirigenza di Hamas dopo l’uccisione di Saleh al-Arouri e lo stesso Sinwar.

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