La nuova artiglieria di Putin: perché il Krasnopol-M2 è centrale nella dottrina russa

Le forze russe introducono versioni aggiornate delle munizioni d’artiglieria guidate, segnando un ulteriore passo verso la piena integrazione delle armi di precisione nella dottrina operativa

La nuova artiglieria di Putin: perché il Krasnopol-M2 è centrale nella dottrina russa
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Mosca compie un nuovo passo verso la piena integrazione delle armi di precisione nella propria strategia militare, con la consegna di ulteriori lotti di proiettili guidati Krasnopol-M2 alle forze impegnate in Ucraina. L’annuncio, diffuso dalla Rostec State Corporation tramite la controllata High Precision Systems Holding Company, segna una tappa rilevante nel processo di modernizzazione dell’artiglieria russa, sempre più orientata alla superiorità tecnologica e alla riduzione dei tempi di reazione operativa.

Secondo quanto riportato dall’agenzia TASS, la distribuzione di queste munizioni di precisione risponde a un’esigenza tattica ormai imprescindibile nei fronti orientali e meridionali. La guerra d’artiglieria, tradizionalmente basata sulla potenza di saturazione, sta evolvendo verso un modello fondato sulla rapidità di identificazione e neutralizzazione dei bersagli. Come ha dichiarato Bekkhan Ozdoyev, direttore del cluster armamenti di Rostec, “la capacità di produrre e impiegare sistemi di fuoco selettivo ad alta precisione è oggi una delle chiavi per garantire la superiorità tattica e strategica sul campo di battaglia”.

Cosa sappiamo

Il Krasnopol-M2 rappresenta l’evoluzione più avanzata del noto sistema d’artiglieria guidato russo. Si tratta di un proiettile da 152 mm (e in alcune versioni da 155 mm) a guida laser semi-attiva, impiegabile su obici come il 2S19 Msta-S, il 2A65 Msta-B e il più recente 2S43 Malva. Il sistema consente la correzione dinamica della traiettoria in volo grazie alla riflessione di un raggio laser sul bersaglio, garantendo un margine d’errore inferiore ai due metri.

Stando ai dati ufficiali del Ministero della Difesa russo, la versione M2 può colpire obiettivi fino a 26 chilometri di distanza, estendibili a 30 chilometri se impiegata da artiglierie a canna lunga. Il proiettile, dal peso di circa 50 chilogrammi, monta una testata ad alto esplosivo-frammentazione capace di distruggere mezzi corazzati, fortificazioni e postazioni di comando. L’impiego di una guida ottica indipendente da sistemi satellitari come GPS o GLONASS rende il Krasnopol-M2 meno vulnerabile alle contromisure elettroniche, un vantaggio rilevante in un conflitto segnato dall’intenso uso della guerra elettronica.

Fonti militari russe, sostengono che il sistema sia stato impiegato con successo contro mezzi occidentali di ultima generazione, dimostrando la capacità dell’armamento di colpire con precisione bersagli mobili e pesantemente corazzati. L’integrazione con droni da ricognizione dotati di designatori laser consente inoltre un coordinamento in tempo reale tra ricognizione e artiglieria, riducendo sensibilmente la catena di comando “scoperta-fuoco-impatto”.

Un nuovo paradigma per la dottrina russa

L’adozione estensiva del Krasnopol-M2 segna un’evoluzione sostanziale nella dottrina d’impiego dell’artiglieria russa, che si sta spostando da una logica di volume di fuoco a una di selettività e precisione operativa. In un conflitto prolungato, dove la capacità di colpire rapidamente con efficacia risulta determinante quanto la potenza, Mosca punta a costruire un vantaggio strutturale basato sull’integrazione tra artiglieria, droni, guerra elettronica e comunicazioni tattiche in tempo reale.

Questo orientamento riflette un cambiamento strategico più ampio: il complesso militare-industriale russo, nonostante le sanzioni occidentali, ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, incrementando la produzione di munizioni di precisione e consolidando una crescente autonomia tecnologica. La progressiva standardizzazione di quest’arma nelle forze terrestri conferma la volontà di Mosca di mantenere un vantaggio tecnologico e operativo nella guerra d’artiglieria, rendendo le proprie capacità di fuoco più flessibili, mirate e difficilmente contrastabili.

In prospettiva, il Krasnopol-M2 potrebbe non rappresentare soltanto un’armamento, ma uno degli strumenti con cui la Russia cerca di adattare la

propria potenza di fuoco alle esigenze della guerra contemporanea, in uno scenario in cui velocità decisionale, integrazione dei sensori e coordinamento tra intelligence e capacità di tiro assumono un ruolo sempre più centrale.

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