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Tu-160 in volo per 11 ore: cosa rivela la mossa russa nell'Artico

Con un volo di oltre undici ore del Tu-160 sull’Artico, la Russia ribadisce la propria presenza militare nelle rotte polari, riaccendendo l’attenzione internazionale sullo scacchiere artico

Un caccia SU-30SM e il bombardiere Tupolev Tu-160
Un caccia SU-30SM e il bombardiere Tupolev Tu-160
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La Federazione Russa ha portato a termine una missione aerea di oltre undici ore con un bombardiere strategico Tu-160 sulle acque internazionali dell’Oceano Artico. L’operazione evidenzia la capacità di Mosca di mantenere una presenza costante nei principali corridoi aerei globali e conferma la centralità dei velivoli a lungo raggio nelle sue strategie di sicurezza e deterrenza.

Cosa sappiamo

Il Ministero della Difesa russo ha precisato che il volo si è svolto esclusivamente sopra acque neutrali nel pieno rispetto delle norme internazionali. Il Tu-160, con un raggio operativo superiore ai 12.000 km e un significativo carico utile, permette di consolidare procedure di navigazione avanzata e cooperazione con sistemi di difesa aerospaziale. Le missioni nell’Artico si inseriscono in un programma di pattugliamenti che interessa anche il Nord Atlantico e altre aree di rilevanza strategica per il controllo degli spazi aerei e dei flussi marittimi.


Il Tu-160 e la triade nucleare russa

Il Tu-160 “Blackjack” costituisce l’elemento più performante dell’aviazione strategica russa. Con capacità supersoniche e sistemi di protezione modernizzati, rappresenta un vettore fondamentale della deterrenza nucleare, insieme alle piattaforme terrestri e navali. Il volo sull’Artico conferma la possibilità per la Russia di impiegare assetti ad alta autonomia in scenari remoti, rafforzando il profilo strategico delle sue operazioni aeree.

Presenza militare per consolidare l’influenza russa

La missione si colloca in uno scenario in cui l’Artico assume valore crescente per rotte commerciali, risorse energetiche e sicurezza delle infrastrutture critiche. Le attività russe vengono osservate con attenzione dalle potenze occidentali, che le interpretano come segnali di una competizione estesa al dominio aereo. L’impiego dei Tu-160 contribuisce a definire una postura militare orientata a consolidare l’influenza russa in un’area in rapida trasformazione geopolitica.

Per alcuni analisti il volo del bombardiere sopra l’Artico appare come un messaggio mirato che Mosca indirizza ai principali attori internazionali. In un quadrante caratterizzato da nuove ambizioni e rivalità, la Russia mostra di voler presidiare lo spazio aereo con cadenza regolare e mezzi tecnologicamente avanzati.

Per i Paesi occidentali è un richiamo alla crescente rilevanza strategica della regione; per il Cremlino, una dimostrazione di continuità operativa e determinazione nel mantenere un ruolo centrale nei futuri equilibri artici

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