
Di recente, Dmitry Medvedev, Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Russia, ha visitato il sito di test militari di Kapustin Yar, situato nella regione di Astrakhan. Durante questa significativa occasione, è stato presentato un nuovo missile da crociera, finora sconosciuto agli osservatori internazionali e agli esperti di difesa. Medvedev ha confermato tramite i social media che sono stati rivelati nuovi sviluppi in materia di munizioni, comprese quelle destinate al lancio aereo. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che non sono state rese note specifiche tecniche relative a questo armamento, che ha ricevuto il soprannome informale di 'Banderol'. Le immagini e i video disponibili suggeriscono che il missile abbia dimensioni imponenti, ma un'analisi accurata delle sue caratteristiche è attualmente ostacolata dai limitati angoli di ripresa del materiale disponibile.
Cosa sappiamo
L'armamento sembra distinguersi per un design a bassa osservabilità, concepito per ridurre al minimo la possibilità di rilevamento radar. La sua forma ricorda quella del missile Kh-101, ma presenta una sezione frontale a forma di matita, simile a quella del missile americano AGM-158 Joint Air-to-Surface Standoff Missile (JASSM). Sebbene i media russi abbiano diffuso immagini dell’arma, alcune fonti ucraine, come il canale Telegram Polkovnik GS, suggeriscono che potrebbe trattarsi, invece, dell'ordigno impiegato in recenti attacchi su Odessa e Mykolaiv, iniziati a febbraio 2025.
Prime indiscrezioni sembrano ipotizzare che l’armamento sia progettato per essere trasportato da droni a lungo raggio, come l'Orion, e che possa raggiungere una velocità compresa tra i 450 e i 500 chilometri orari, con una testata del peso variabile tra i 120 e i 140 chilogrammi. Tuttavia, l'assenza di evidenze dirette che colleghino il missile osservato a Kapustin Yar con le munizioni utilizzate nel sud dell'Ucraina rimane una questione aperta. Alcune fonti ucraine avanzano l'idea che il missile possa operare sia come missile-drone sia come munizione a volo prolungato; tuttavia, il governo russo non ha fornito conferme ufficiali riguardo a tali affermazioni.
Differenze rispetto ad altri missili russi
Dall’analisi emerge che il Banderol si distacca nettamente dai missili da crociera russi tradizionali, come il Kalibr e l'Onyx. Esso potrebbe incorporare caratteristiche tipiche dei droni a jet, come un fusolaggio compatto e un piccolo motore turbojet. Sebbene il design superficiale ricordi il Kh-101, i dettagli operativi suggeriscono una configurazione più affine a sistemi senza pilota o semi-autonomi.
Missile, drone o sistema ibrido?
La questione sull’interpretazione dell’armamento, al momento, risulta complicata proprio a causa dell'esistenza di un drone russo con lo stesso nome in codice, Banderol, generando una certa confusione su cosa venga effettivamente descritto: un missile, un drone o un sistema ibrido. Le specifiche esatte, l'integrazione della piattaforma e il potenziale per una produzione in serie del progetto rimangono anch’esse sconosciute. Sebbene il missile sia stato mostrato in video, purtroppo manca un'analisi dettagliata della sua costruzione, ad eccezione del fatto che è dotato di ali e progettato per essere poco visibile.
In conclusione, in questa fase, si può solo convenire che le forze armate russe stanno sviluppando e implementando una varietà di droni d'attacco unidirezionali, dotati di specifiche diverse, per colpire obiettivi in Ucraina. Alcuni di questi Uav non trasportano testate e fungono da esche per distrarre i sistemi di difesa aerea nemici, rappresentando una nuova fase nella guerra moderna.
In tale contesto, il missile o jet-drone in questione potrebbe emergere come un ulteriore elemento di complessità e interesse nella già intricata dinamica geopolitica della regione, suggerendo una "probabile" evoluzione delle capacità militari russe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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