Mosca schiera il buggy "anti-drone" come in Mad Max: cosa può fare lo ZVeraBoi

Per rispondere alla minaccia degli Uav i russi hanno sviluppato una buggy anti drone che sembra uscita dal set di un film postapocalittico. Le vecchie contromisure contro nuove tecnologie continuano a trovare un ruolo nella guerra in Ucraina

Mosca schiera il buggy "anti-drone" come in Mad Max: cosa può fare lo ZVeraBoi
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Per proteggersi dai droni nemici - la minaccia più temuta su tutto il fronte ucraino - i russi hanno modificato e armato un dune buggy che ora sembra uscito dal set di Mad Max, la pellicola ambientata in un futuro distopico postapocalittico immaginato da George Miller.

L'ultima trovata dell'Esercito russo, funestato dagli attacchi dei droni esplosivi ucraini, sembra rispolvera vecchie opzioni per la difesa antiaerea per schierare in prima linea un buggy anti-drone denominato ZVeraBoi armato con armi automatiche montate su una torretta e una rastrelliera brandeggiabili.

Stando a quando mostrato da un video diffuso dall'agenzia russa Tass, la parte anteriore del veicolo nero opaco, opera di una saldatura amatoriale, è dotata di una torretta armata con due mitragliatrici Pkt e uno strano sistema d'arma ad avancarica "improvvisato" a sei canne che ricorda molto una rudimentale Gatling. Entrambi gli armamenti sono collegati a un sistema di puntamento che proietta le immagini su un monitor istallato sul sedile del passeggero e gestito dall'operatore che lo occupa.

La sezione posteriore di questo buggy, contrassegnato dalla classica "Z" e privo di ogni protezione a differenza dei carri tartaruga, è invece dotata di una torretta armata da sei fucili d'assalto AK-12 coassiali a fuoco simultaneo che ricordano molto le prime "torrette antiaeree" basate sulle pistole Mauser C96 dell'Aeronautica austro-ungarica. Sui quattro angoli del buggy anti-drone sono stati inoltre saldati coppie di tubi armati con cariche "a pallettoni" come quelle dei fucili che se azionati sparano una singola salva di di proiettili da 7,62 mm "incollati insieme" con un sistema abbastanza rudimentale. Questa commistione di sistemi d'arma improvvisati - che non fa menzione di jamming o sofisticati sistemi laser e per l'Eletronic Warfare - si suppone essere frutto dell'esperienza maturata dopo due anni di raid lanciati con droni armati con cariche esplosive che vengono impiegati come loitering munition.

Il nuovo buggy anti-drone dell'Esercito Russo, secondo quanto riportato da Tass, è "attualmente sottoposto al ciclo finale di test" operato da un battaglione di difesa aerea del Southern Battlegroup, e secondo il comandante del battaglione verrà presto schierato in prima linea. "L'idea di creare un veicolo mobile per combattere i droni nemici è nata molto tempo fa. La sua caratteristica principale è che il veicolo integra tutti gli armamenti che sono stati utilizzati nei sistemi mobili anti-drone nei posti di sorveglianza aerea già da dodici mesi. Tutto questi armamenti sono integrati in un veicolo per distruggere i droni Fpv", ha spiegato il comandante che viene chiamato Krivich.

Le modifiche di prima linea e l'inclinazione a rispolverare vecchie tecniche o sistemi d'arma del passato sembrano essere diventate pratica all'ordine del giorno nel conflitto ucraino, ancora definito in alcune occasioni dai russi "operazione militare speciale", per fronteggiare tecnologie nuove e allo stesso

tempo "improvvisate" come i droni commerciali esplosivi che terrorizzano i soldati russi e sono stati sapientemente e spietatamente impiegati, fin dall'inizio del conflitto, dalle avanguardie dell'Esercito di Kiev.

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