Guerra in Ucraina

Il nuovo audio, il campo sospetto, la latitanza: i misteri su Prigozhin

Prigozhin lancia un nuovo audio mentre non si sa dove si trovi e i mercenari Wagner sembrano accumularsi in Bielorussia. Si moltiplicano i misteri sulla sua figura

Il nuovo audio, il campo sospetto, la latitanza: i misteri su Prigozhin

Ascolta ora: "Il nuovo audio, il campo sospetto, la latitanza: i misteri su Prigozhin"

Il nuovo audio, il campo sospetto, la latitanza: i misteri su Prigozhin

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Nessuno, nemmeno il Cremlino, sa dove sia Evgenij Prigozhin dopo l'intentona del 24 giugno ma il capo della Wagner non manca di lasciare potenziali messaggi sui suoi movimenti. Oggi è tornato a far parlare di sé inviando un audio a GreyZone, portale militarista vicino ai mercenari e alla galassia militare-imprenditoriale dello "chef di Putin". Un breve messaggio di 40 secondi che, fattispecie di assoluta novità, è stato consegnato a un blog sicuramente vicino e propagandista per eccellenza della cosiddetta operazione militare speciale, ma non all'ufficio stampa personale di Prigozhin, il Press-Sluzhba Prigozhina, di proprietà della sua holding Concord.

Prigozhin sembra, nell'audio, rivendicare i risultati delle "manifestazioni del popolo", così definisce l'ammutinamento del 24 giugno: culminata nella "Marcia della giustizia", la corsa a Mosca della colonna di 25mila uomini che aveva occupato Rostov sul Don e Voronez, "aveva lo scopo di combattere i traditori e mobilitare la nostra società. E penso che abbiamo ottenuto molto", aggiunge Prigozhin, secondo cui "nel prossimo futuro vedremo nuove vittorie al fronte".

Le prossime mosse del capo della Wagner

Dopo la fine della ribellione, Prigozhin, che ha negoziato con Vladimir Putin e Alexander Lukashenko di ritirarsi in Bielorussia, a oggi ha registrato solo una dichiarazione nella giornata di lunedì 26 giugno. Parlando per poco più di dieci minuti, quel giorno ha fornito la sua versione sull'ammutinamento. Oggi è tornato, invece, a parlare della guerra in Ucraina. A cui i Wagner non sembrano avere intenzione di rinunciare come attori attivi nel conflitto. Meduza.io, testata non sospettabile di vicinanza con il Cremlino e la Wagner, ha dichiarato di ritenere l'audio reale e aggiunto dettagli che precisano le possibili mosse di Prigozhin: "il 27 giugno, l'aereo dell'uomo d'affari è atterrato all'aeroporto militare di Machulishchi vicino a Minsk. Lo stesso giorno, Alexander Lukashenko ha confermato che Prigozhin era davvero nel paese. Da allora, l'aereo di Prigozhin ha volato tra la Russia e la Bielorussia almeno due volte", senza però alcuna certezza della presenza dell'oligarca e leader mercenario al suo interno.

Prigozhin è - di fatto - da considerarsi in latitanza o perlomeno in penombra, mancando riferimenti fotografici o conferme dirette di suoi avvistamenti, dal 24 giugno. ma non è da escludere che, come ha dichiarato ai nostri microfoni l'ambasciatore Sergio Romano, non abbia fatto un passo di lato in attesa di nuove strategie future. E in quest'ottica la comunicazione che guarda al futuro e al ritorno in campo della Wagner. Di cui bisogna capire il destino: resterà quella di sempre? Sarà assoggettata al controllo del Cremlino? Troverà una forma ibrida di coinvolgimento? Quel che è certo è che i miliziani di Prigozhin non scompariranno. E - anzi - secondo alcuni osservatori starebbero lavorando a rinforzarsi militarmente.

Movimenti sospetti in Bielorussia

La Bbc ha dichiarato di aver ottenuto immagini satellitari che mostrerebbero uno spiegamento militare della Wagner in Bielorussia. Le foto sembrano "mostrare l'attività in una base militare in disuso a circa 21 km dalla città di Asipovichy - un centinaio di chilometri da Minsk, la capitale della Bielorussia. L'area è stata riportata dai media russi come un luogo che potrebbe ospitare i combattenti di Wagner. Bbc Verify ha identificato oltre 300 strutture simili a tende erette nelle ultime due settimane".

Prigozhin prepara nuove manovre militari, magari in relativa autonomia? Tutte le ipotesi sono sul campo. E del resto aver rinfocolato la propaganda bellicista assieme alla difesa dei risultati della marcia del giorno della sfida a Putin mostra la volontà di un uomo che è deciso a rimanere, a qualunque costo, in partita. E continuare a contare nella Russia di domani. Ma i misteri sulla sua figura, a partire dal dato fondamentale di dove si trovi oggi lo "chef di Putin", restano molti.

E la coltre appare difficilmente diradabile in tempi brevi.

Commenti