Guerra in Israele

Il jolly, l'asso e la regina di cuori: perché Israele usa i mazzi di carte con i leader di Hamas

Israele ha diffuso tra i soldati delle immagini dei principali combattenti di Hamas raffigurati all'interno di carte da gioco: un'idea non dissimile da quella avuta dai militari Usa in Iraq durante la ricerca dei principali gerarchi di Saddam Hussein

Il jolly, l'asso e la regina di cuori: perché Israele usa i mazzi di carte con i leader di Hamas

Ascolta ora: "Il jolly, l'asso e la regina di cuori: perché Israele usa i mazzi di carte con i leader di Hamas"

Il jolly, l'asso e la regina di cuori: perché Israele usa i mazzi di carte con i leader di Hamas

00:00 / 00:00
100 %

Il jolly è Mohammed Deif, l'asso di cuori è invece Khaled Meshaal, mentre Yahya Sinwar rappresenta la regina di cuori. Sono queste alcune delle rappresentazioni apparse all'interno di speciali mazzi di carte distribuiti ai soldati israeliani. Al posto delle tradizionali figure, ad emergere ci sono i volti dei principali leader di Hamas. Sui media israeliani sono state diffuse le immagini che ritraggono tutti i capi dell'organizzazione terroristica nelle carte da gioco in mano adesso ai militari.

Un modo per dare l'idea, tanto ai soldati quanto alla popolazione, di una caccia ai vertici di Hamas che andrà avanti fino a quando non saranno catturati tutti coloro che appaiono nelle carte. Non è la prima volta di una simile strategia: anche gli statunitensi nel 2003 avevano diffuso in Iraq carte da gioco raffigurati i vertici del dissolto partito Baath.

I leader di Hamas comparsi nelle carte da gioco

Alle figure più importanti del gruppo palestinese, sono state assegnate le carte con i punti più alti. Il leader di Hamas all'interno della Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, è la regina di cuori. Questo presuppone che su di lui si concentri un'attenzione molto forte e che i soldati penetrati a Gaza sanno l'importanza che ha per la buona riuscita dell'operazione avere quante più informazioni possibili sulla sua sorte.

mazzo Hamas

L'asso invece è Khaled Meshaal, uno dei leader di Hamas di più lungo corso. Attualmente si troverebbe in Qatar e l'inserimento del suo volto nello speciale mazzo di carte indica l'intenzione di Israele di colpire anche i vertici dell'organizzazione all'estero. Nessuno cioè, seguendo l'indicazione data dal premier Benjamin Netanyahu nei giorni scorsi, deve sentirsi al sicuro. A prescindere se si trova tra i tunnel di Gaza oppure in qualche lussuosa stanza di albergo a Doha.

E infatti un'altra figura importante che emerge nel mazzo è quella di Ismail Haniyeh, a cui è stata assegnata la carta dell'asso. Premier palestinese designato dopo la vittoria elettorale di Hamas nel gennaio 2006, Haniyeh rappresenta uno dei leader politici dell'organizzazione. Il 7 ottobre è stato inquadrato nella sua stanza di Doha mentre pregava e si inginocchiava davanti alle immagini dell'attacco portato avanti dai terroristi nei kibbutz israeliani. Sarebbe sempre lui, tra le altre cose, ad aver avuto nei giorni scorsi un ruolo importante nella mediazione che ha portato al rilascio dei primi gruppi di ostaggi.

Così come raccontato da Guido Olimpio sul Corriere della Sera, il Qatar avrebbe chiesto a Israele certezze sulla non volontà di colpire Haniyeh. Certezze evidentemente non date o su cui Israele ha voluto glissare, visto l'inserimento del suo volto all'interno dei mazzi di carte distribuiti ai soldati. Il jolly invece è quel Mohammed Deif considerato capo militare di Hamas e tra i principali organizzatori dell'assalto del 7 ottobre.

Il precedente

Come detto, l'idea avuta dall'esercito israeliano ricalca fedelmente quella portata avanti dalle truppe Usa stanziate in Iraq vent'anni fa. All'indomani della presa di Baghdad e dell'emersione del terrorismo contro i soldati statunitensi, il Pentagono decise di portare avanti la campagna contro i gerarchi del partito Baath, il partito di Saddam Hussein, mostrando i loro volti in speciali mazzi di carte.

L'ex rais iracheno rappresentava l'asso di picche, il cugino Ali Hassan al Majid era invece il re. Via via poi c'erano tutte le altre figure del regime iracheno appena abbattuto. L'otto di picche ad esempio era stato assegnato all'ex vice premier Tarek Aziz, uno dei volti mediatici più noti del governo di Saddam.

Prendendo spunto dal Pentagono, la difesa israeliana vuole dare l'idea di una ricerca a oltranza dei leader di Hamas, capace di richiedere anche anni.

Commenti