L’Ucraina ha introdotto una nuova capacità operativa nei suoi F-16, integrando razzi da 70 mm guidati tramite il sistema laser APKWS II. Questa novità rappresenta un importante progresso nella difesa dello spazio aereo nazionale, offrendo una risposta efficace contro i droni e i missili da crociera russi. La soluzione coniuga precisione, rapidità di impiego e costi contenuti, inserendosi in una strategia più ampia volta a ridurre la dipendenza da munizioni aria-aria tradizionali, costose e limitate in numero. Le prime immagini dei caccia con la nuova configurazione suggeriscono che l’Ucraina stia già sperimentando una difesa aerea “intelligente” e scalabile.
Cosa sappiamo
Secondo le immagini diffuse dai media specializzati, alcuni F-16AM ucraini appaiono equipaggiati con due lanciatori LAU-131/A caricati con razzi APKWS II, trasformando armi inizialmente non guidate in munizioni di precisione. A supporto, è stato osservato anche un pod di designazione AN/AAQ-33 Sniper, essenziale per indirizzare i razzi verso i bersagli con guida laser semi-attiva.
Questa combinazione consente ai caccia ucraini di ingaggiare con efficacia droni di piccole dimensioni, come i modelli Shahed o Geran, o altri UAV da ricognizione e attacco. La presenza del pod Sniper, utilizzato anche da Paesi come Paesi Bassi, Belgio, Norvegia e Regno Unito, evidenzia il coinvolgimento diretto di partner europei nella fornitura di tecnologie critiche per il controllo del cielo ucraino.
Efficienza economica e vantaggi tattici
L’adozione degli APKWS II risponde alla necessità di ridurre il consumo di missili aria-aria costosi come AIM-9 e AIM-120, che hanno un prezzo unitario di diversi milioni di dollari. I razzi da 70 mm, invece, costano tra i 30.000 e i 31.000 dollari e permettono di lanciare volumi di fuoco molto più elevati, ottimizzando le risorse disponibili.
Ogni F-16 può trasportare fino a 28 razzi, creando una barriera efficace contro sciami di droni durante le fasi di massima attività. Il sistema ha già dimostrato la propria efficacia sul terreno, con la variante terrestre impiegata dal sistema Vampire, e in precedenti test aerei condotti dagli Stati Uniti su piattaforme come l’F-15E.
Sebbene non siano noti con precisione i quantitativi di pod Sniper e munizioni trasferiti a Kiev, la loro presenza indica che il rifornimento è in corso e costituisce un rafforzamento immediato della difesa aerea a corto raggio.
Modernizzazione aeronautica e integrazione di sistemi avanzati
L’introduzione degli APKWS II rientra in un quadro più ampio di integrazione di armi occidentali avanzate. Esempi recenti includono le prove a terra del missile aria-aria Meteor sull’F-35A condotte a Edwards Air Force Base, che hanno verificato compatibilità meccanica, vibrazioni e sicurezza di rilascio, mantenendo intatte le caratteristiche stealth del velivolo.
Il Meteor, sviluppato da un consorzio europeo guidato da MBDA e dotato di propulsione ramjet, data-link bidirezionale e una “No Escape Zone” tra le più ampie al mondo, rappresenta la frontiera del combattimento aereo oltre il raggio visivo. Il Regno Unito e l’Italia stanno guidando l’integrazione sulle varianti F-35B e F-35A, mirando a una capacità operativa completa e interoperabile.
Anche se l’Ucraina non partecipa direttamente a programmi come F-35 o Meteor, il rafforzamento complessivo delle capacità NATO e il trasferimento di tecnologie occidentali avanzate
contribuiscono a migliorare la resilienza del Paese. L’adozione degli APKWS II sui F-16 è una dimostrazione concreta di questo supporto, aumentando l’efficacia della difesa aerea contro minacce aeree sempre più sofisticate.