Guerra

"Riunificazione fatto storico", "Libereremo i territori occupati": la guerra di parole tra Putin e Zelensky

In occasione della "Giornata della Riunificazione" celebrata dalla Russia Vladimir Putin si è congratulato con tutti i residenti del Paese per questo "evento storico". La replica a distanza di Zelensky: "Libereremo i territori occupati"

"Riunificazione fatto storico", "Libereremo i territori occupati": la guerra di parole tra Putin e Zelensky

Ascolta ora: ""Riunificazione fatto storico", "Libereremo i territori occupati": la guerra di parole tra Putin e Zelensky"

"Riunificazione fatto storico", "Libereremo i territori occupati": la guerra di parole tra Putin e Zelensky

00:00 / 00:00
100 %

Mentre Vladimir Putin celebra il primo anniversario di quella che Mosca definisce la "riunificazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Zaporozhzhia e Kherson" con la Russia, sul fronte opposto Volodymyr Zelensky promette di riconquistare i territori occupati dal Cremlino. È in questo botta e risposta, indiretto e a distanza, che prendono forma le ultime tensioni tra ucraini e russi, con i primi ancora impegnati nella controffensiva volta a cacciare i nemici dal sud e dall'est del Paese, e i secondi pronti a respingere ogni minaccia.

L'annuncio di Putin

Putin si è congratulato con tutti i residenti del Paese per questo "evento determinante, veramente storico e fatidico". Il presidente russo, ricordando quanto avvenuto un anno fa, ha dichiarato che è stata fatta "una scelta consapevole, attesa da tempo, combattuta e veramente popolare". Dal canto loro, gli abitanti del Donbass avrebbero mostrato "coraggio e carattere inflessibile", con il resto della Russia a sostenere "la scelta dei propri fratelli e sorelle". "Difendendo i loro compatrioti nel Donbass e nella Novorossiya, i russi stanno combattendo per la loro Patria, per la sua sovranità, per i valori spirituali e l'unità, per la vittoria", ha quindi affermato il capo del Cremlino, sottolineando che c'è ancora molto lavoro da fare, oltre a risolvere problemi difficili.

Riguardo alle elezioni amministrative di tre settimane fa in Russia, Putin ha fatto presente che le persone hanno espresso e confermato ancora una volta "la loro volontà di stare con la Russia", hanno sostenuto i loro connazionali, coloro che, "attraverso il duro lavoro e le azioni concrete, hanno guadagnato la fiducia della gente". Ricordiamo che il 30 settembre di un anno fa, dopo i referendum svoltesi nel Donbass, il presidente russo e i capi delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporozhzhia e Kherson hanno firmato gli accordi sull'annessione di questi territori alla Russia. Il 4 ottobre lo stesso Putin ha approvato le leggi sulla ratifica dei trattati.

L'obiettivo di Zelensky

Zelensky continua invece a tenere alto il morale dell'Ucraina, lasciando intendere di voler recuperare il territorio perduto. Il presidente ucraino ha dichiarato su Telegram che i soldati della Brigata Tavria sono impegnati nel settore sud-orientale del Paese. "Ogni passo che compiono è volto a liberare i territori delle regioni di Zaporizhzhia e Donetsk e a preparare la liberazione della Crimea", ha affermato, rispondendo indirettamente al vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, che aveva parlato di annettere nuove regioni ucraine.

"Ogni successo in prima linea è dovuto principalmente alla forza e al coraggio dei nostri difensori. Con la loro lotta quotidiana, la loro forza e la loro volontà, dimostrano che la bandiera ucraina sarà ovunque sia giusto che sia", ha poi concluso Zelensky nella giornata della Giornata della Riunificazione celebrata da Mosca.

L'esercito ucraino "sta avanzando in direzione di Donetsk", aveva intanto scritto in precedenza lo stesso Zelensky su Telegram, riferendosi a rapporti di intelligence sulla situazione al fronte, sulla fornitura di attrezzature e munizioni. "C'è la nostra avanzata in direzione di Donetsk. Ci sono altre idee che vengono implementate", aveva rilanciato il capo di Kiev.

Pronto ad andare fino in fondo.

Commenti