Gaza, Trump: "Il piano è un ottimo accordo per Israele". E apre a modifiche

Domani iniziano i colloqui in Egitto, Hamas chiederà cessate il fuoco e ritiro Idf da Gaza. Marco Rubio avverte: “Siamo vicini come mai prima, ma basta poco per far saltare tutto”

Gaza, Trump: "Il piano è un ottimo accordo per Israele". E apre a modifiche
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Hamas sta presentando una serie di richieste in vista dei colloqui che inizieranno domani in Egitto: un cessate-il-fuoco completo, il ritiro delle Idf al di fuori delle aree popolate della Striscia di Gaza – nonché la sospensione delle attività dei caccia e dei droni per dieci ore al giorno e per 12 ore nei giorni in cui vengono rilasciati gli ostaggi.

Una fonte di Hamas ha riferito alla rete Al-Arabiya di aver iniziato a recuperare i corpi degli ostaggi deceduti. "Abbiamo chiesto la cessazione dei bombardamenti per completare l'operazione", ha affermato. Il capo di stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, ha riferito ai comandanti dell'esercito israeliano a Gaza che devono essere pronti a riprendere i combattimenti in qualsiasi momento. "Non c'è un cessate il fuoco, ma c'è un cambiamento nella situazione operativa, il livello politico sta raccogliendo gli strumenti e i risultati che avete ottenuto attraverso l'azione militare li sta traducendo in un risultato politico", ha detto Zamir durante una visita nel punto più occidentale del corridoio di Netzarim.

In un’intervista alla CNN, intanto, il conduttore Jake Tapper ha incalzato Donald Trump sulla risposta di Hamas alla sua proposta di cessate il fuoco in 20 punti, citando l’interpretazione del senatore repubblicano Lindsey Graham, secondo cui il gruppo palestinese avrebbe in realtà respinto il piano, insistendo sul “mantenimento del controllo di Gaza” e rifiutando ogni “smantellamento militare”.
Ha torto?”, ha chiesto Tapper. “Lo scopriremo. Solo il tempo lo dirà!”, ha risposto Trump, aggiungendo di aspettarsi chiarezza a breve su quanto Hamas sia realmente disposto a perseguire la pace. Quando verranno liberati gli ostaggi? "Molto presto, stiamo negoziando adesso. Abbiamo iniziato i negoziati negli ultimi due giorni, vedremo come andranno avanti ma stanno andando molto bene", ha poi aggiunto il presidente degli Stati Uniti parlando con i giornalisti a Washington.

Intanto, Israele e Hamas si preparano a un nuovo round di negoziati indiretti al Cairo, mediati da Egitto e Stati Uniti, per definire uno scambio di ostaggi e prigionieri e la graduale attuazione del piano di Washington. Secondo fonti egiziane, all’incontro parteciperà anche l’inviato speciale americano Steve Witkoff, mentre il segretario di Stato Marco Rubio ha definito la situazione “il momento più vicino a un accordo completo dalla tregua di gennaio”. Tuttavia, ha avvertito, “ci sono ancora molte variabili che potrebbero far deragliare tutto”. Rubio ha dichiarato che gli Stati Uniti sperano in un accordo rapido e che la prossima fase delle negoziazioni sarà più difficile, affrontando questioni delicate come lo smantellamento di Hamas e l'istituzione di un nuovo governo per Gaza.

Parlando con i reporter, Trump non ha escluso modifiche nei negoziati. Alla domanda sulla flessibilità con il piano di Hamas, ha risposto che "non abbiamo bisogno di flessibilità, perché praticamente tutti sono d'accordo. Ma ci saranno sempre alcuni cambiamenti". "Ma il piano di Hamas - ha aggiunto - è incredibile.

Avrete la pace, se ci pensate, pace in Medio Oriente per la prima volta. E dicono, davvero, dopo 3000 anni. Quindi sono molto onorato di esserne una parte importante. Guardate, hanno combattuto per avere un piano per anni. Noi riotteniamo gli ostaggi quasi immediatamente".

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