Lavrov: "Vertice con Putin dopo colloqui di Istanbul". E Tajani ribadisce il "no" a truppe italiane a Kiev

Trump e Papa Leone XIV scrivono a Zelensky nel giorno dell'indipendenza di Kiev. Von der Leyen: "Siamo con voi, finché sarà necessario"

Lavrov: "Vertice con Putin dopo colloqui di Istanbul". E Tajani ribadisce il "no" a truppe italiane a Kiev
00:00 00:00

"È venuto il momento di porre fine a una carneficina senza senso.

Gli Stati Uniti sostengono un accordo negoziale che porti a una pace duratura che fermi lo spargimento di sangue e salvaguardi la sovranità e la dignità dell'Ucraina". Così il presidente Donald Trump in un messaggio per l'indipendenza del Paese pubblicato su X da Volodymyr Zelensky.

Tajani: "No a truppe, ma potremmo aiutare Kiev con lo sminamento"

"Si stanno facendo dei passi in avanti anche nella proposta italiana di avere una garanzia modello art.5 della Nato, con la presenza americana. Noi non siamo per inviare truppe ma potremmo dare un contributo importante vista la grande esperienza che abbiamo per lo sminamento sia marittimo che terrestre. Poi si vedrà come andranno le cose. Si sono fatti dei passi in avanti anche dal punto di vista del coordinamento su questo tipo di ipotesi". Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in conferenza stampa al Meeting di Rimini al termine della riunione del G7 degli esteri dedicato all'Ucraina.

Kiev: riconquistati tre villaggi nel Donetsk

Il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrsky ha dichiarato che le truppe di Kiev hanno riconquistato tre villaggi nella regione di Donetsk, caduti sotto il controllo russo. "Le nostre truppe hanno contrattaccato con successo e liberato dal nemico i villaggi di Mykhailivka, Zeleny Hay (già rivendicato ieri dall'esercito di Kiev, ndr) e Volodymyrivka nella regione di Donetsk", ha dichiarato Syrsky sui social media.

Lavrov: "Putin vuole prima continuare i colloqui di Istanbul"

"Putin ha ricevuto una chiamata del presidente Trump dopo l'incontro" del tycoon con Zelensky alla Casa Bianca "e ha chiaramente affermato di essere pronto a proseguire i negoziati diretti russo-ucraini iniziati a Istanbul. E ha affermato che gli incontri al massimo livello, i vertici, soprattutto tra i leader di Russia e Ucraina, devono essere preparati molto bene". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Abbiamo suggerito di elevare il livello delle delegazioni che si sono incontrate e si incontreranno a Istanbul per affrontare questioni specifiche che devono essere portate all'attenzione del Presidente Putin e Zelensky".

Vance ribadisce: "Truppe americane non saranno in Ucraina"

"Il presidente è stato chiaro. Non ci saranno truppe americane in Ucraina ma continueremo ad avere un ruolo attivo nell'assicurarci che Kiev abbia le garanzie di sicurezza e la fiducia necessaria per mettere fine alla guerra e che la Russia possa fermare la guerra". Lo ribadisce il vicepresidente Usa JD Vance.

Lavrov: "Incontro Putin-Zelensky non discusso in Alaska"

Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso di un vertice tra il presidente russo e Volodymyr Zelensky in occasione del loro colloquio in Alaska. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista a Nbc News pubblicata sul sito del ministero. "Non se n'è parlato ad Anchorage. È stato sollevato in seguito, come qualcosa di improvvisato, emerso dall'incontro a Washington tra il presidente Trump e i suoi ospiti", ha detto. "Quando Zelensky afferma che la priorità immediata è un incontro con Putin, è ;;fondamentalmente un gioco. Un gioco che è molto bravo a giocare, perché vuole teatralità in tutto ciò che fa. Non gli importa della sostanza".

Vance: "Dalla Russia importanti concessioni a Trump su Kiev"

La Russia ha fatto "importanti concessioni" sull'Ucraina. Lo ha detto il vicepresidente JD Vance in un'intervista a Nbc. "Penso che abbia fatto concessioni importanti a Donald Trump per la prima volta in tre anni e mezzo", ha messo in evidenza Vance, precisando che la Russia è "molto flessibile su alcune delle sue esigenze fondamentali".

Von der Leyen: "L'Ue è con voi"

"Un'Ucraina libera, democratica e indipendente. È per questo che state lottando. A questo mirano i nostri sforzi. Siamo con voi, finché sarà necessario. Perché un'Ucraina libera è un'Europa libera". Lo scrive su X Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, nel Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina.

Zelensky: "Truppe straniere importanti per Kiev dopo la guerra"

Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la presenza di truppe straniere in Ucraina dopo la fine della guerra con la Russia è "importante", poiché Kiev cerca di lavorare su potenziali garanzie di sicurezza con i suoi alleati occidentali. La questione della "presenza sul campo, come si dice, dei 'boots on the ground', è importante per noi", ha affermato Zelensky parlando a fianco del primo ministro canadese Mark Carney, in visita a Kiev in occasione del Giorno dell'Indipendenza ucraina.

Zelensky: "Non consulteremo gli Usa su attacchi a lungo raggio contro la Russia"

L'Ucraina ha utilizzato le proprie armi per colpire obiettivi in profondità in Russia e non si consulta con Washington al riguardo. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Sky News, in risposta a un articolo del Wall Street Journal secondo cui il Pentagono avrebbe silenziosamente impedito a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio di fabbricazione statunitense per colpire obiettivi all'interno della Russia.

Scambio di prigionieri Mosca-Kiev

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che "146 militari russi sono stati rimpatriati dal territorio controllato da Kiev e, in cambio, sono stati restituiti 146 prigionieri di guerra ucraini". Lo riporta Ria Novosti. Secondo il ministero, "gli Emirati Arabi Uniti hanno fornito mediazione umanitaria durante il ritorno dei militari russi dalla prigionia". Inoltre, "otto residenti della regione di Kursk detenuti illegalmente dal regime di Kiev sono stati rimpatriati e saranno riportati a casa", sottolinea il ministero. 

Zelensky: "Di certo non perderemo"

"Oggi, sia gli Stati Uniti che l'Europa concordano: l'Ucraina non ha ancora vinto, ma di certo non perderà. L'Ucraina ha conquistato la sua indipendenza", ha detto Zelensky da piazza Maidan. L'Ucraina "non sarà mai più costretta nella storia alla vergogna che i russi chiamano compromesso. Abbiamo bisogno di una pace giusta. Quale sarà il nostro futuro dipende solo da noi. E il mondo lo sa. E il mondo lo rispetta, rispetta l'Ucraina e accetta l'Ucraina come un pari". 

Lavrov: "I Paesi occidentali cercano un pretesto per impedire i negoziati"

I Paesi occidentali "stanno semplicemente cercando un pretesto per impedire i negoziati, e vogliono che ciò accada senza alcuna colpa da parte loro, senza alcuna colpa di Zelensky, che è testardo, ponendo condizioni, chiedendo un incontro immediato con Putin a prescindere da tutto. Un tentativo di interrompere il processo stabilito da Putin e Trump, che ha prodotto ottimi risultati. Speriamo che questi tentativi vengano sventati". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un'intervista al giornalista televisivo Pavel Zarubin citata dalle agenzie russe.

Zelensky: "Avremo garanzie di sicurezza solide"

"Questo è lo scopo della coalizione dei volenterosi. Questo è ciò che Washington voleva: come garantire una pace sostenibile, affidabile e duratura. L'Ucraina la raggiungerà perché riceverà garanzie di sicurezza così solide che nessuno al mondo penserà mai più di attaccarla. Questo non è solo il nostro obiettivo, è esattamente ciò che vogliamo trasmettere ai nostri figli e nipoti: un'Ucraina forte, un'Ucraina paritaria, un'Ucraina europea, un'Ucraina indipendente". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da piazza Maidan a Kiev in un discorso in occasione del 34esimo Giorno dell'Indipendenza.

Zelensky: "Abbiamo bisogno di una pace giusta"

"Un'Ucraina unita non sarà mai più costretta nella storia a quella vergogna che i russi chiamano compromesso. Abbiamo bisogno di una pace giusta". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel giorno dell'indipendenza del Paese. "Quale sarà il nostro futuro, solo noi possiamo deciderlo. E il mondo lo sa. E il mondo lo rispetta. Rispetta l'Ucraina. Percepisce l'Ucraina come un suo pari", ha detto il presidente in un video messaggio registrato nel centro di Kiev.

Papa Leone XIV scrive a Zelensky

Il pontefice ha scritto una lettera al presidente ucraino. "Con un cuore ferito dalla violenza che devasta la vostra terra, mi rivolgo a voi in questo giorno della vostra festa nazionale". A darne notizia è lo stesso Zelensky. "Desidero assicurarvi la mia preghiera per il popolo dell'Ucraina che soffre a causa della guerra - in particolare per tutti coloro che sono feriti nel corpo, per coloro che sono afflitti dalla perdita di una persona cara e per coloro che sono stati privati della loro casa. Possa Dio stesso consolarli; possa Egli rafforzare i feriti e concedere il riposo eterno ai defunti. Supplico il Signore di muovere il cuore delle persone di buona volontà affinché taccia il clamore delle armi e si lasci il posto al dialogo, aprendo la strada della pace per il bene di tutti".

Re Carlo III: "Insieme per pace giusta e duratura"

"Caro signor presidente", scrive re Carlo III d'Inghilterra in una lettera inviata a Zelensky - mia moglie ed io ci congratuliamo sinceramente con lei e con il popolo ucraino in occasione del Giorno dell'Indipendenza. Continuo a provare la più grande e profonda ammirazione per l'incrollabile coraggio e lo spirito del popolo ucraino. Continuo a sperare che i nostri Paesi possano continuare a collaborare strettamente per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina". 

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica