"Uccidete i problematici". Il nuovo manuale di Hamas sul trattamento degli ostaggi

Il documento, rinvenuto nelle tasche dei terroristi uccisi, elenca tutta una serie di direttive su come prendere prigionieri e come trattarli. In particolare, si concentra sulle strategie di rapimento e le tattiche intimidatorie

"Uccidete i problematici". Il nuovo manuale di Hamas sul trattamento degli ostaggi
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Sono emerse nuove prove della capillare pianificazione dell’attacco terroristico di sabato 7 ottobre. Nelle tasche degli uomini di Hamas sono state trovate una serie di istruzioni su come trattare gli ostaggi. “Uccidete i problematici o chi pone una minaccia” e usarli come “carne da cannone, assicurandovi che siano chiaramente visibili” sono solo alcune delle direttive elencate nei nuovi “manuali dell’orrore”, che si aggiungono ai “pizzini” e ai piani operativi scoperti nei giorni scorsi.

Stando a quanto si legge nel documento, la strategia dei terroristi per quanto riguarda i civili consiste nel creare confusione con granate stordenti e armi da fuoco, minacciando torture e uccisione e incendiando quanti più luoghi possibile per scatenare il panico. Donne e bambini, inoltre, vanno separati dagli uomini e a tutti devono bendati, con mani e piedi legati. Forti e senza paura è il mantra specificato nel manuale, da tenere sempre presente quando ci si avventa su persone inermi e disarmate a cui non va fornita nessuna informazione.

Altro punto fondamentale per Hamas è riprendere immagini “il più possibile”, ma evitando di “sprecare batteria”. Un segnale, questo, che i terroristi avevano già in mente un’operazione di una certa durata e non un semplice blitz mordi-e-fuggi. Questa indicazione in particolare è stata seguita diligentemente dagli uomini dell’organizzazione palestinese, che hanno inondato la rete con video dei loro atti brutali in territorio israeliano, tra cui i massacri casa per casa e il sequestro di civili dai kibbutz o dei giovani partecipanti al rave “Nova party”.

Assieme al manuale sugli ostaggi, è stato rinvenuto anche un libretto contenente i dettagli per un attacco al kibbutz Sa’ad, distante circa 3.5 chilometri dalla Striscia. Il piano era incentrato sull’”infliggere il maggior numero di perdite possibili, usare esplosivi e catturare ostaggi”. L’ennesima prova, questa, del fatto che tra gli obiettivi del blitz del 7 ottobre vi era il massacro indiscriminato degli ebrei.

Proprio per dirimere qualsiasi dubbio sul movente delle azioni di Hamas, il governo israeliano ha mostrato alla stampa internazionale un video di circa 43 minuti, in cui sono state raccolte tutte le immagini ricavate dalle telecamere delle automobili o dalle bodycam dei terroristi uccisi nel

contrattacco delle forze di sicurezza israeliane. In alcune sequenze si vede un vero e proprio posto di blocco degli uomini di Hamas, che sparano contro un’auto in avvicinamento e uccidono gli occupanti.

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