Casa Bianca: “Preparativi per vertice Zelensky-Putin”. E Meloni valuta il rinvio del viaggio in Asia

Trump chiude all'ipotesi di truppe Usa in Ucraina, ma rimane l'opzione del supporto aereo Usa. E la coalizione dei volenterosi lavora alle garanzie di sicurezza per Kiev

Casa Bianca: “Preparativi per vertice Zelensky-Putin”. E Meloni valuta il rinvio del viaggio in Asia
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Il giorno dopo il vertice di Washington, che potrebbe cambiare la storia portando la pace in Ucraina, le diplomazie si interrogano sui dettagli della trattativa, quelli

che, alla fine, faranno davvero la differenza, al di là delle buone intenzioni. Intanto, nella notte, mentre a Washington ancora erano in corso i colloqui, la Russia ha scagliato un nuovo attacco con 10 missili e 270 droni.

Ieri colloquio telefonico tra Orban e Trump

Il presidente americano Donald Trump avrebbe avuto ieri un colloquio con il primo ministro ungherese Viktor Orban. Lo riporta Bloomberg spiegando che il colloquio sarebbe avvenuto dopo l'incontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. Trump - viene spiegato - avrebbe chiesto il motivo per cui Budapest sta bloccando i negoziati di adesione dell'Ucraina all'Unione Europea.

Papa: "C'è speranza per la pace, ma bisogna lavorare molto"

In merito agli ultimi vertici per trovare un accordo di pace in Ucraina, "c'è speranza, ma bisogna ancora lavorare molto e pregare molto. Bisogna trovare la strada per la pace.Ogni tanto sento qualche leader. Bisogna trovare la strada". Così Papa Leone XIV, parlando ai giornalisti lasciando Castel Gandolfo.

La portavoce di Trump: "Il supporto aereo per Kiev è un'opzione"

Il supporto aereo per l'Ucraina nell'ambito delle garanzia di sicurezza per Kiev è "un'opzione e una possibilità". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa. Il presidente Trump ha però "definitivamente escluso" l'invio di militari Usa sul terreno, ha ribadito la funzionaria.

La Casa Bianca punta a Budapest per il trilaterale

La Casa Bianca sta pianificando un possibile trilaterale fra Volodymyr Zelensky, Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Lo riporta Politico citando alcune fonti, sottolineando che il Secret Service si sta preparando per il vertice in Ungheria.

Casa Bianca: in corso i preparativi per l'incontro Putin-Zelensky

I preparativi per un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "sono in corso". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, parlando con la stampa. I dettagli, ha aggiunto la funzionaria, saranno resi noti al momento opportuno.

Tass: improbabile trilaterale Putin-Zelensky-Trump a Roma

Un eventuale incontro trilaterale a Roma fra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump è "improbabile" per "diverse ragioni, sia formali che logistiche, e politiche". Lo ha affermato una fonte diplomatica alla Tass. L'interlocutore dell'agenzia ha ricordato che Mosca considera attualmente l'Italia un Paese ostile e che le azioni delle sue autorità sono state ripetutamente criticate dalle autorità russe. "È improbabile che la Russia voglia dare prestigio politico a questo governo", ha affermato un'altra fonte dell'agenzia. Al momento la sede più gettonata per l'eventuale incontro pare essere Ginevra in Svizzera e anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha detto che la città elvetica può essere "la sede migliore".

Meloni valuta il rinvio del suo viaggio in Asia per gli sviluppi sulla pace in Ucraina

A causa degli sviluppi legati al processo di pace sull'Ucraina e dei colloqui in corso in questi giorni, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta valutando l'ipotesi di rinviare a data da destinarsi il previsto viaggio nell'Indo-Pacifico. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi spiegando che la decisione definitiva sarà presa nei prossimi giorni, alla luce dell'evoluzione delle trattative internazionali. 

Il programma della missioni di Meloni nell'area dell'Indo-Pacifico al momento prevede una visita in Bangladesh domenica 31 agosto a Dacca, seguita da una di due giorni a Singapore. Il 3 e il 4 settembre la premier dovrebbe poi recarsi ad Hanoi, capitale del Vietnam, e nei due giorni successivi in Corea del Sud, a Seul, prima di volare in Giappone, il 7 settembre a Osaka, dove si tiene l'Expo 2025, e poi l'indomani a Tokyo, ultima tappa del viaggio in Oriente.

Il capo di Stato maggiore Portolano ai colloqui Usa sull'Ucraina

Su disposizione del ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, prenderà parte nelle prossime ore ai colloqui che si terranno negli Stati Uniti con i rappresentanti militari delle nazioni che ieri erano presenti al vertice. L'incontro sarà incentrato sulla pianificazione e sulla definizione di misure concrete per garantire all'Ucraina solidi strumenti di sicurezza, nell'eventualità di un cessate il fuoco o dell'avvio di un processo di pace. "La partecipazione italiana a questo tavolo - ha sottolineato Crosetto - conferma la volontà del nostro Paese di contribuire, insieme agli alleati e ai partner internazionali, alla stabilità e alla sicurezza dell'Europa".

Trump ha esortato Putin a essere realistico con Zelensky

Nel corso della telefonata avvenuta lunedì nella tarda serata americana il presidente americano, Donald Trump, avrebbe detto a Vladimir Putin che dovrà incontrare direttamente Volodymyr Zelensky per discutere le sue richieste territoriali e lo ha esortato a essere "realistico". Lo scrive Axios citando fonti informate.

Axios: Putin ha menzionato la Cina come garante di un accordo

Vladimir Putin ha menzionato con Donald Trump la possibilità che la Cina sia uno dei potenziali garanti di un accordo con l'Ucraina. Lo riporta Axios citando alcune fonti.

Zelensky: "Su garanzie di sicurezza lavoriamo a tutti i livelli"

"Stiamo attualmente lavorando attivamente a tutti i livelli sui dettagli, su quale sarà l'architettura delle garanzie, con tutti i partecipanti alla coalizione dei volenterosi, in modo molto sostanziale, con gli Stati Uniti, e questo è uno dei più grandi successi di Washington. Sono grato a tutti coloro che ci aiuteranno". Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Kallas: "Non ci si può fidare di Putin, servono garanzie di sicurezza solide"

"Non ci si può fidare del fatto che Putin mantenga alcuna promessa o impegno. Pertanto, le garanzie di sicurezza devono essere sufficientemente solide e credibili da dissuadere la Russia dal riorganizzarsi e dal riattaccare". Lo scrive su X l'Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. "L'Ue - sottolinea - contribuirà a queste garanzie di sicurezza, in particolare addestrando i soldati ucraini e rafforzando le forze armate e l'industria della difesa ucraina" e la Ue "continuerà inoltre a colpire l'economia di guerra russa. Il prossimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dovrebbe essere pronto entro il mese prossimo. Ho messo questi argomenti in cima all'agenda delle discussioni della prossima settimana tra i ministri degli Esteri e della Difesa dell'Ue". Kallas sottolinea poi che "l'unità tra i leader dell'Ue nel vertice virtuale di oggi era palpabile. Tutti sono impegnati per una pace duratura che protegga gli interessi vitali di sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Europa".

Lituania: integrazione di Kiev in Ue inizia a settembre

"Iniziare le procedure di integrazione di Kiev nell'Ue sarebbe un messaggio motlo imoprtante di cui l'Ucraina ha un disperato bisogno. Dobbiamo coinvolgere l'Ucraina nel processo negoziale fissando come data specifica per l'adesione all'Ue il 2030". Lo ha dichiarato oggi il presidente lituano Gitanas Nauseda, nel corso del suo intervento all'odierno vertice dei leader dell'Unione europea. Nauseda ha sottolineato l'importanza delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina sottolineando che il pieno sostegno degli Stati uniti al dispiegamento di una forza di pace nel Paese rimane fondamentale e inderogabile. Commentando le azioni da intraprendere nei confronti della Russia, il presidente lituano ha inoltre ribadito la necessità di garantire la responsabilità della Russia nella guerra di aggressione in Ucraina portando i responsabili dei crimini di guerra davanti a un tribunale internazionale.

Putin propone Mosca come sede del vertice con Zelensky, ma il leader ucraino rifiuta

Secondo quanto riferito da fonti russe vicine ai colloqui, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto Mosca come sede per l'incontro con il leader di Kiev Volodymyr Zelensky.

Stilista di Zelensky: "Nuovo outfit del presidente non è risposta alle critiche della Casa Bianca"

Il nuovo look di Volodymyr Zelensky non era stato pensato in risposta al primo incontro alla Casa Bianca. Lo ha assicurato lo stilista Viktor Anisimov, che cura l'abbigliamento del presidente ucraino. Un look che ieri ha incassato i complimenti di Donald Trump e dei giornalisti. "Ma non si tratta del completo, ma di ciò che accadrà all’Ucraina", ha detto Anisimov citato dal Wall Street Journal. Dall’inizio dell’invasione russa, Zelensky ha in gran parte rinunciato agli abiti formali, preferendo capi in stile militare come gesto di solidarietà con i cittadini del suo Paese. Durante la visita dello stesso febbraio, il leader ucraino era stato criticato dal giornalista televisivo pro-Trump Brian Glenn per aver scelto di indossare una polo a maniche lunghe con lo stemma del tridente ucraino. Anche Trump, nell'occasione, aveva ironizzato sul look: "Sei proprio elegante". Anisimov ha spiegato: "Avevamo già iniziato a lavorare al nuovo guardaroba e allo stile del presidente a gennaio. Dopo ciò che è accaduto a febbraio, conoscendo i principi del nostro presidente, pensavo che non avrebbe voluto cambiare il suo stile. E invece no, ha deciso che dovevamo continuare". Lo stilista ha dichiarato di star "spostando gradualmente l’immagine del presidente verso uno stile più civile, pur mantenendo un richiamo militare". L’abbigliamento di Zelensky, ha sottolineato Anisimov, non era tecnicamente un completo. Si trattava di una giacca in stile militare francese, in tela militare con quattro tasche applicate, più simile a un cappotto da controguerriglia. Zelensky l’ha abbinata a pantaloni coordinati.

I team militari dei volenterosi pianificheranno le garanzia con gli Usa

I team militari della coalizione dei volenterosi "si incontreranno con le loro controparti Usa nei prossimi giorni" per discutere dei piani volti a fornire "solide garanzie di sicurezza" all'Ucraina e "preparare l'invio di una forza di rassicurazione" una volta terminato il conflitto con la Russia. È quanto emerge dalla nota diffusa da Downing Street dopo che il premier britannico Keir Starmer ha co-presieduto col presidente francese Emmanuel Macron una conferenza virtuale con oltre 30 leader dei Paesi riuniti nella coalizione dei volenterosi. Si è discusso anche di esercitare ulteriori pressioni su Mosca attraverso le sanzioni.

Medvedev: "I Volenterosi antirussi non hanno battuto Trump"

"La Coalizione antirussa guerrafondaia dei Volenterosi non è riuscita a battere Donald Trump sul suo territorio". Così, in un post in inglese su X, l'ex presidente russo Dmitri Medvedev tira le somme delle consultazioni ieri a Washington con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i leader europei. "L'Europa ha ringraziato e adulato" Trump, aggiunge Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. "La questione - scrive ancora - è quale musica suonerà il clown di Kiev a proposito di garanzie e territori quando sarà tornato a casa e avrà indossato nuovamente l'uniforme militare".

Orban: "La strategia basata sull'isolamento della Russia è fallita"

"I leader dei 27 Stati membri dell'Unione Europea si sono incontrati oggi. 1. È stato confermato che il pericolo di una terza guerra mondiale può essere ridotto solo attraverso un incontro Trump-Putin. 2. È stato confermato che la strategia basata sull'isolamento è fallita. 3. È stato confermato che non esiste una soluzione alla guerra tra Russia e Ucraina in prima linea; solo gli sforzi diplomatici possono portare a una soluzione.4. È stato confermato che l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea non offre garanzie di sicurezza; pertanto, collegare l'adesione a garanzie di sicurezza è inutile e pericoloso". Lo scrive su X il premier ungherese, Viktor Orban, dopo il vertice Ue che si è tenuto oggi in videoconferenza. "L'Ungheria - aggiunge - accoglie con favore i passi compiuti nei colloqui Trump-Putin e sostiene il proseguimento del processo negoziale, con particolare riguardo a un secondo incontro Trump-Putin. Manteniamo l'iniziativa ungherese all'ordine del giorno dell'Unione affinché proponga un vertice Europa-Russia il prima possibile".

Putin ha informato il principe saudita bin Salman dei colloqui con Trump

Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e lo ha informato dei colloqui con il presidente americano Donald Trump. Lo ha riferito il Cremlino, aggiungendo che i due leader hanno inoltre discusso di temi attuali relativi alla cooperazione tra i due Paesi in ambito politico, commerciale, economico e degli investimenti.

Trump: "Ho parlato con Putin da solo, davanti ai leader Ue sarebbe stato irrispettoso"

In merito alla telefonata di ieri con Vladimir Putin, avvenuta mentre sette leader europei e Volodymyr Zelensky si trovavano alla Casa Bianca, il presidente Usa Donald Trump ha detto di non aver parlato con il leader russo davanti agli altri leader mondiali perché avrebbe pensato che fosse “irrispettoso” nei confronti di Putin. "Non l’ho fatto davanti a loro. Ho pensato che sarebbe stato irrispettoso verso il presidente Putin", ha spiegato Trump in un'intervista a Fox. "Non hanno rapporti calorosi e, in realtà, Putin non parlerebbe con i leader europei. Questo faceva parte del problema", ha aggiunto il presidente Usa.

Il presidente Usa: "Voglio provare ad andare in paradiso"

"Se riesco a salvare 7mila persone a settimana dall'essere uccise, penso che sia abbastanza. Voglio provare ad andare in paradiso, se possibile". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un'intervista a Fox, sul conflitto in Ucraina.

Trump: "Gli Usa non invieranno truppe"

"Avete la mia parola". Così, in un’intervista a Fox, il presidente Usa Donald Trump ha risposto alla domanda se possa garantire che non ci saranno truppe statunitensi in Ucraina. "Sto solo cercando di evitare che la gente venga uccisa", ha aggiunto.

Trump: "Possibili garanzie di sicurezza via aerea"

Ai microfoni di Fox il presidente Usa ha parlato di "possibili garanzie di sicurezza degli Stati Uniti all'Ucraina potrebbero essere fornite via aerea". Ha poi sottolineato che ci sarà qualche forma di sicurezza, ma non può essere la Nato. 

Trump: "Francia e Gb vogliono truppe in Ucraina"

"L'Ucraina non sarà parte della Nato". Lo ha ribadito Donald Trump in un'intervista a Fox rispondendo a una domanda sulle garanzia di sicurezza all'Ucraina. "Francia, Germania e Regno Unito - ha aggiunto - vogliono truppe sul campo in Ucraina". "È possibile che" Vladimir Putin non voglia raggiungere un accordo. Scopriremo di più su Putin nelle prossime due settimane". Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox, sottolineando che il rapporto con Putin è "importante solo se riusciamo a portare a termine le cose".

Trump: "Decidano Putin e Zelensky, lasciamo che si vedano"

"Lasciamo" che Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky si incontrino per primi: sono loro che devono prendere le decisioni. Lo ha detto Donald Trump in un'intervista a Fox, criticando Barack Obama per aver ceduto sulla Crimea.

Lavrov: "In telefonata Putin e Trump hanno confermato intesa"

Durante la conversazione telefonica di ieri sera Vladimir Putin e Donald Trump hanno confermato la loro intesa sul fatto che la crisi in Ucraina debba essere risolta in modo tale che non si ripeta mai più e che vengano presi in considerazione gli interessi legittimi di tutti gli Stati della regione. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, sottolineando che Washington è interessata a un accordo non per “preparare nuovamente l’Ucraina alla guerra, come è accaduto dopo gli accordi di Minsk”. "In particolare, affinché questa crisi non si ripeta mai più e affinché siano garantiti i diritti legali di tutti gli Stati situati in questa parte del mondo e di tutti i popoli che abitano questi Stati", ha spiegato in un'intervista a Rossiya 24. "L'intesa è stata confermata durante la conversazione telefonica di ieri sera tra il presidente Putin e il presidente Trump", ha aggiunto.

Cassis, ministro degli Esteri della Svizzera: "Putin avrà l'immunità se verrà per colloqui di pace"

"L'anno scorso il consiglio federale ha chiarito la situazione giuridica e definito le procedure" per "concedere l'immunità a una persona sottoposta a mandato di arresto internazionale" in arrivo in Svizzera, "se quella persona si presenta per una conferenza di pace, non se si presenta per motivi privati". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis a una domanda sull'eventuale immunità per Putin in caso di colloqui a Ginevra con Volodymyr Zelensky. Il presidente russo è sottoposto a mandato d'arresto internazionale da parte della Cpi.

Lavrov: "Il nostro obiettivo mai stato i territori"

L'obiettivo della Russia in Ucraina "non è mai stato" la conquista di territori, ma "la protezione" delle popolazioni russe che vi risiedono. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dall'agenzia Ria Novosti. "Vorrei sottolineare ancora una volta - ha affermato il capo della diplomazia russa - che non abbiamo mai detto che dovevamo semplicemente conquistare qualche territorio. Né la Crimea, né il Donbass né la Novorossiya sono stati mai il nostro obiettivo" (Novorossiya comprende le altre regioni russe rivendicate da Mosca).

Zelensky: "Al lavoro per garanzie di sicurezza concrete"

"Ieri si sono svolti a Washington importanti colloqui con il presidente degli Stati Uniti e i leader europei. Si è trattato di un passo davvero significativo verso la fine della guerra e per garantire la sicurezza dell’Ucraina e del nostro popolo". Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Stiamo già lavorando sul contenuto concreto delle garanzie di sicurezza", ha spiegato. "Oggi proseguiamo la coordinazione a livello dei leader. Ci saranno discussioni e stiamo preparando i formati pertinenti. Continueremo a lavorare anche domani. Anche i consiglieri per la sicurezza nazionale sono ora in contatto costante. Ci saranno garanzie di sicurezza", ha aggiunto. "Ringrazio tutti i nostri partner per la determinazione e il supporto. L’Ucraina percepisce questa forza. E faremo tutto il possibile per trasformare in realtà il cammino verso la pace, attraverso la partnership, le garanzie di sicurezza e il coraggio del popolo ucraino", ha concluso.

Lavrov: "Trump vuole sinceramente arrivare alla pace"

La Russia crede che il presidente americano Donald Trump voglia "sinceramente raggiungere un risultato che sarà a lungo termine, stabile, affidabile" per la pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione Rossiya-24 ripresa dalla Tass. "Il presidente Trump e il suo team, soprattutto dopo il vertice in Alaska, hanno iniziato ad affrontare molto più profondamente la risoluzione di questa crisi, comprendendo che è necessario eliminare le cause primarie, come noi, come il presidente Putin, abbiamo costantemente detto", ha aggiunto Lavrov.

Macron e Starmer presiedono la riunione dei "volenterosi"

La riunione della Coalizione dei volenterosi, prevista per le 12.15, sarà presieduta congiuntamente dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro del Regno Unito Keir Starmer "per dare seguito all'incontro tenutosi ieri a Washington e proseguire il lavoro svolto sulla questione delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina". Lo apprende l'emittente Bfmtv dall'Eliseo. La riunione si terrà in videocollegamento.

Tajani: "Ginevra sede migliore per i colloqui"

"Ginevra potrebbe essere la sede giusta" per i colloqui Putin-Zelensky, "l'Italia è favorevole che si svolgano a Ginevra perché è un Paese che ha sempre lavorato per la costruzione della pace. Roma sarebbe stata anche una sede ideale, voluta da americani, ucraini e anche dagli altri ma c'è il problema della Corte Penale internazionale, quindi sarebbe stato più complicato. Credo che la sede di Ginevra possa essere la sede migliore, l'Italia è favorevole, lo dirò anche oggi al ministro Cassis". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al suo arrivo a Berna.

Dalla Cina sostegno a ogni sforzo per la pace

La Cina sostiene "tutti gli sforzi" per la pace tra Russia e Ucraina, all'indomani del vertice di Washington tenuto alla Casa Bianca con l'indicazione di un possibile faccia a faccia tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky da tenere nelle prossime settimane. "La Cina crede sempre che il dialogo e il negoziato siano l'unica soluzione alla crisi ucraina", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nel briefing quotidiano, aggiungendo che Pechino "sostiene tutti gli sforzi utili a contribuire alla pace".

Kiev, nella notte 10 missili e 270 droni russi

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina nella notte - mentre erano in corso gli incontri a Washington - con 10 missili e 270 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Le difese aeree del Paese hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica sei missili e 230 velivoli senza pilota. Quattro missili e 40 droni sono stati colpiti in 16 località, mentre i detriti dei velivoli distrutti sono caduti in tre località. 

Macron: "Putin è un orco alle nostre porte"

La Russia "è diventata una forza destabilizzante duratura e una potenziale minaccia per molti di noi", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron intervistato dall'emittente Tf1-Lci dopo il vertice a Washington. "Un Paese che investe il 40% del suo bilancio in tali equipaggiamenti, che ha mobilitato un esercito di oltre 1,3 milioni di uomini, non tornerà a essere un sistema democratico aperto dall'oggi al domani", ha sottolineato Macron, "anche per la sua stessa sopravvivenza, Putin deve continuare a mangiare. È un predatore, un orco alle nostre porte". "Non dobbiamo essere ingenui, e lo dico con immenso rispetto per il popolo russo", precisa Macron, secondo cui "il presidente Putin ha raramente mantenuto le sue promesse". "Non dico che la Francia verrà attaccata domani - conclude - ma è una minaccia per gli europei".

Starmer: "Compiuti passi concereti"

"Abbiamo compiuto progressi concreti", ha detto il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer al termine del vertice a Washington. "L'incontro è stato positivo e costruttivo e si è percepito un vero senso di unità tra i leader europei presenti", ha aggiunto Starmer, "abbiamo ottenuto due risultati concreti. Il primo, sulla questione delle garanzie di sicurezza, è stato l'accordo secondo cui la coalizione dei paesi disponibili - ovvero 30 paesi che già collaborano sulle garanzie di sicurezza - lavorerà ora con gli Stati Uniti per coordinare tali garanzie, e abbiamo già incaricato i nostri team di svolgere ulteriori lavori dettagliati al riguardo. Questo è davvero importante per la sicurezza in Ucraina, per la sicurezza in Europa e per la sicurezza nel Regno Unito". 

Ipotesi Ginevra come sede per l'incontro Putin-Zelensky

"Abbiamo deciso di avere un incontro bilaterale tra i due presidenti, poi un incontro trilaterale (con Donald Trump, ndr), e infine un incontro multilaterale in cui gli europei devono essere al tavolo". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron intervistato dall'emittente Tf1-Lci, commentando il futuro incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Un incontro del genere potrebbe aver luogo "in Europa ", ha aggiunto Macron, "è più di un'ipotesi, è la volontà collettiva". Il presidente francese ha aggiunto che si terrà in "un Paese neutrale", "forse la Svizzera, mi rivolgo a Ginevra", precisa, "o un altro Paese: l'ultima volta che ci sono stati colloqui bilaterali, è stato a Istanbul (Turchia)".

Meloni: "Inizia una nuova fase, restiamo uniti"

"Oggi inizia una nuova fase dopo tre anni, grazie a Trump e grazie allo stallo sul campo". Lo ha detto la premier italiana Giorgia Meloni durante il meeting con Donald Trump, Volodymyr Zelensky e altri leader alla Casa Bianca. "Discuteremo di garanzie per fare in modo che non succeda mai più", ha aggiunto la presidente del Consiglio. "Puoi contare sull'Italia e supporteremo tutti i tuoi sforzi verso la pace", ha detto rivolgendosi a Trump.  "Grazie a lei, grazie alla forza dell'esercito ucraino, ora la pace giusta la raggiungiamo con l'unità, la raggiungiamo insieme, uniti e potere contare sull'Italia. Oggi - ha affermato la premier - parliamo delle garanzie di sicurezza che rappresentano un prerequisito per ogni tipo di pace. C'é la proposta di utilizzare una sorta di articolo 5 della Nato, siamo contenti di contribuire alle proposte di pace" e continueremo a farlo, ha concluso Meloni

 

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