Guerriglia, i due minorenni ai domiciliari (e niente scuola)

Per la gip sì all'arresto per la gravità del reato. Convalidato anche quello del 36enne, il quinto fermato durante il corteo

Guerriglia, i due minorenni ai domiciliari (e niente scuola)
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Dopo quasi tre giorni di detenzione e l'udienza di convalida con gli interrogatori, la giudice del Tribunale per i minorenni Antonella De Simone ieri mattina ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare i domiciliari per i due studenti di un liceo milanese, un ragazzo e una ragazza di 17 anni accusati di resistenza aggravata per gli scontri avvenuti 4 giorni fa davanti alla stazione Centrale al termine del corteo per Gaza. Così i due 17enni, difesi dagli avvocati Mirko Mazzali e Guido Guella sono usciti dal carcere minorile Beccaria e hanno l'"obbligo di permanenza in casa" senza poter frequentare la scuola; un provvedimento che tecnicamente, nel procedimento minorile, equivale ai domiciliari per i maggiorenni.

I due minorenni nell'interrogatorio hanno sostenuto che loro, così come le due 21enni, sono rimasti coinvolti solo nelle primissime fasi del tentativo di ingresso in Centrale, ma che non hanno mai usato violenza, né avuto comportamenti minacciosi. I difensori hanno anche prodotto un video per dimostrare, ad esempio, che la ragazza 17enne non prendeva parte alle violenze, ma era in un'altra zona. Gli avvocati Mazzali e Guella faranno ricorso al Riesame contro l'ordinanza.

Ai due minorenni - al momento del fermo di lunedì lui aveva un precedente per occupazione abusiva, lei era incensurata - è stata contestata la resistenza aggravata in concorso con le due studentesse universitarie milanesi di 21 anni e che dopo l'udienza per direttissima di tre giorni fa sono tornate libere con l'obbligo di firma. Tutti e quattro, i minori e le due ventenni, frequentano il centro sociale Lambretta che in loro favore stamattina alle 11.30 ha convocato una conferenza stampa aperta a tutti nella sua sede di via Rizzoli 13, a Crescenzago. Si parlerà dello sciopero del 22 settembre in "un momento collettivo e pubblico per raccontare la nostra versione dei fatti e dare voce al punto di vista delle numerose associazioni, collettivi e organizzazioni che ci supportano spiegano sui social i ragazzi del Lambretta. Interverranno anche Global Sumud Flotilla, Ilaria Cucchi e Zerocalcare "che porteranno la loro testimonianza e il loro sostegno".

Nell'imputazione a carico dei due minori veniva indicato che i giovani per "opporsi allo sbarramento effettuato per motivi di pubblica sicurezza dalle Forze dell'Ordine nei pressi dell'atrio della stazione" e "sfondare il cordone di contenimento, trovandosi nelle prime file dei manifestanti, usavano violenza nei confronti di personale di polizia" avrebbero, per l'accusa, sferrato "calci e pugni" e una volta bloccati, si legge ancora, avrebbero continuato a scalciare per "divincolarsi".

Intanto sempre ieri la gip Silvia Perrucci, ha convalidato l'arresto dell'italiano di 36 anni arrestato sempre per gli scontri in Centrale.

La giudice ha ritenuto la sussistenza nei suoi confronti di gravi indizi di colpevolezza, ma la mancanza di esigenze cautelari, non solo perché l'uomo ha un lavoro e una residenza stabili, ma anche perché non risulta essere collegato a nessun gruppo. L'uomo ha negato di aver commesso violenze contro le forze dell'ordine. Le accuse nei suoi confronti sono di resistenza aggravata e lesioni ai danni di un agente.

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