«Per guidare il tram ci vuole il casco»

Nei dossier di Foro Buonaparte si chiama customer satisfaction. È l’indice di soddisfazione dei 620 milioni di passeggeri che Atm scorazza in lungo e in largo per Milano e dintorni. Valori che tengono conto anche delle giornate di caos sulle linee della metropolitana, ad esempio quella registrata giovedì tra Loreto e Pasteur con treni fermi per un semaforo bloccato sul rosso centoventi e passa minuti. Superfluo riportare i giudizi dei passeggeri mentre la Cgil (ri)metteva nel mirino «il personale mancante, in dieci anni diminuito del 50 per cento».
Conti confederali di un’azienda che, battuta da deposito, è «fuori binario». Difficile sostenere il contrario con 450 tra guasti, deragliamenti e incidenti, di cui 232 sottoterra. Bilancio 2007 purtroppo replicato nel 2008. E, ogni volta, per Atm: o si è trattato di un guasto o di un errore umano. Ma per i delegati sindacali la colpa è dei «binari vecchi e schifosi che ci fanno sentire come fossimo al rally anche se il casco non è in dotazione». Virgolettato che al Messina, deposito clou degli scioperi selvaggi del 2003, si traduce in fotogrammi on the road: «Quella lì è la foto dei ceppi dei freni usurati, quell’altra sono le cerniere e i giunti delle porte che andrebbero sostituiti. Ah, quest’altro è il binario consumato che il dente della ruota non riesce più a “mordere“».
I confederali però tacciano. Le relazioni sindacali in Atm sono adesso tutte rose e fiori, spiegano i Cobas commentando il silenzio. E offrendo un altro esempio dell’Atm ormai «fuori dai binari»: «Il trenta per cento del personale ha esperienza limitata ovvero si tratta di giovani, prevalentemente del Sud, che dopo due mesi scarsi di formazione sono sbattuti a guidare i Sirio». E i Sirio, venticinque metri di vetro e lamiera, sono una maledizione voluta dall’ex gestione Atm, «noi che abbiamo vent’anni di guida sulle spalle, be’ abbiamo paura a a guidarli. Ue’, non frenano niente, sono delle metrotranvie abituate solo a tirare diritto». Mezzo criticato, inadatto al traffico cittadino e che viaggia fuori dalle corsie protette. Metrotranvie usate sui binari della città e, dettaglio non da poco, «con l’autista che tira il “fungo“». Il fungo è il freno d’emergenza. Sì, avete letto bene: chi sta alla guida del Sirio ha sempre la mano sul freno. Consiglio di guida dei decani ai giovani manetta. Serve? Sei o sette mesi fa, «a Precotto una vettura è finita dentro un caseggiato».


Finale di commento Fit-Cisl: «L’azienda deve procedere più in fretta con il suo piano». Segue commento Fit Cgil: «Noi trattiamo con chi c’è per il bene dei lavoratori e dei dipendenti». E Atm? La risposta sono 965 milioni di euro da spendere per infrastrutture, impianti e materiale rotabile.

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