Cronache

Ha lottato tutta la vita per Paganini

Forse è lecito dire che insieme a lei è morto un po' anche Niccolò Paganini. È grande in città il cordoglio per la scomparsa di Alma Brughera Capaldo, nume tutelare del grande virtuoso, la custode della memoria artistica e scientifica del violinista e compositore genovese.
Apprezzata insegnante di pianoforte, la professoressa Brughera Capaldo era conosciuta e ammirata soprattutto per l'instancabile attività di tutela e promozione della figura di Paganini, la cui opera è universalmente riconosciuta come il più grande tesoro musicale della città di Genova. L'atto più importante di una vita dedicata alla musica è forse quello della fondazione, nel 1999, dell'associazione «Amici di Paganini», con il riuscito proposito di organizzare ogni anno un cartellone di concerti di qualità e di dedicarsi all'educazione musicale sempre nel nome del maestro. Tra gli altri progetti, anche quello al passo coi tempi di creare un archivio elettronico paganiniano in cui catalogare musiche e scritti del grande violinista e di altri grandi musicisti liguri.
Il valore dell'illustre musicologa erano stati riconosciuti da Genova nel 2003, quando nella sede della civica biblioteca Berio fu presentato una raccolta di saggi su Paganini scritti proprio in onore della signora Capaldo.
I messaggi di cordoglio per la scomparsa della studiosa arrivano anche dalle istituzioni locali, con cui esisteva un rapporto di collaborazione piuttosto stretto (il sindaco di Genova Giuseppe Pericu è tra i soci fondatori dell'Associazione), e per le quali Alma Brughera Capaldo rappresentava la garanzi di continuità nella conservazione di un immenso patrimonio culturale. «L'abbiamo conosciuta ed apprezzata - scrive proprio Pericu - soprattutto per la caparbietà con cui ha saputo portare avanti la sua battaglia per celebrare degnamente la figura di Paganini». «È doveroso - sono invece le parole dell'assessore regionale alla Cultura Fabio Morchio - che i giovani musicisti, da lei sempre amati, ricordino il suo lavoro e ne traggano idee e suggerimenti per il futuro».

I giovani musicisti: più di tutti, saranno loro a piangere la scomparsa di una guida così importante.

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