Per una zona che si lamenta per leccessiva vivacità delle sue strade, soprattutto di notte, ce ne sono altre che invece la reclamano. Così se i residenti di corso Sempione, corso Como, colonne di San Lorenzo, Ticinese e Navigli e corso Garibaldi lottano con tutte le loro forze per allontanare le centinaia di giovani che tutte le sere si ritrovano sotto le loro finestre, a bere, chiacchierare, cantare e suonare, fino allalba, gli abitanti di via Padova ne «adotterebbero» volentieri qualche centinaio (di ragazzi) per animare la via. A chiederlo è Lella Trapella, presidente del Comitato Amici del parco Trotter che ha scritto una lettera allassessore alla Cultura Stefano Boeri a proposito del sopralluogo di sabato sera sulla movida alle colonne di San Lorenzo. La premessa: la «liberazione» dal coprifuoco. «È sparito il coprifuoco e possiamo solo rallegrarcene» scrive.
«Caro Stefano - scriveva due gironi fa Trapella - so che sarai alle colonne di San Lorenzo. Largomento è interessante, si potrebbe replicare anche in via Padova? Possiamo pensare di arrivare alla primavera/estate del 2012 con un progetto di rivitalizzazione condivisa di questa zona? È sparito il coprifuoco e possiamo solo rallegrarcene, ma ora bisogna evitare di arrivare a unestate difficile come quella appena passata. Non serve la polizia, serve aprire la via, far accadere delle cose». Si moltiplicano così in rete i commenti di associazioni e residenti della via multietnica per eccellenza: «Via Padova può diventare uno dei luoghi più vivi di Milano, dobbiamo crederci tutti e lavorare insieme».
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