È lui come ogni anno, insieme al tormentone che impazza in radio, il protagonista indiscusso dell'estate, l'aperitivo. Ormai ha conquistato proprio tutti, dai giovanissimi ai più maturi: nessuno rinuncia più all'happy hour, a quella fantastica ora di relax che separa la giornata di lavoro dal rientro serale a casa. Ma dove andare «a fare l'after work»? Genova offre agli assetati clienti un'ampia scelta di locali pronti a soddisfare le esigenze di ognuno: dal levante, passando per il centro storico fino al ponente, si contano decine e decine di bar, ma l'aperitivo d'autore non è di tutti. La passeggiata di Nervi, luogo d'incanto e centro nevralgico della movida estiva, non poteva che offrire ritrovi d'eccezione, ed ecco che il Blue Marlin si fa strada tra tanti locali. Con la sua postazione in una lagunetta della scogliera, il Marlin è anche stabilimento balneare così, dopo una giornata di sole, non c'è soluzione più fresca se non un cocktail di stagione in riva al mare. Ma l'aperitivo è anche movimento e per gli appassionati di musica «chill out» e «minimal» diviene d'obbligo la tappa al Monu Cafè, il vecchio bar Monumento di Quarto dei Mille. Dopo due anni di restauro ha riaperto i battenti in una veste più fashion, ricreando la stessa romantica atmosfera: danza e musica sospese tra il golfo di Sturla e Priaruggia. Non poteva mancare l'entrata in scena dei bagni S. Chiara, un piccolo stabilimento balneare sulla scogliera tra Boccadasse e Vernazzola che, dalle sei in poi, nasconde sdraio e lettini per accogliere un via vai di girovaghi provenienti da tutte le direzioni, anche dal mare.
Arriviamo in Corso Italia, il lungomare più passeggiato di Genova. Qui da qualche anno diversi stabilimenti hanno modernizzato le proprie strutture, trasformandole in locali alla moda. La terrazza degli Estoril è uno di questi dove, dalle sei fino a tarda serata, è possibile bere ogni tipo di drink, dai più classici ai più ricercati. Ed ecco che il Baretto, l'attore protagonista di sempre, rischia di perdere la luce di un tempo. Ma gli amanti dei vicoli non devono preoccuparsi perché, nonostante l'estate lanci l'aperitivo sul mare, i locali nei «carrugi» non temono rivali e continuano la loro attività. La rinomatissima piazza delle Erbe, tappa obbligata per i turisti e non solo, è il salotto del centro storico dove tutti possono sostare, visti i sette bar che non lasciano scampo. E ancora la locanda di piazza della Lepre, piazza Lavagna dove il bar e birrificio Excultate propone le birre più strane e particolari. Eccoci al porto antico, il giusto compromesso per chi ama il mare, ma non vuole rinunciare alla vista degli storici palazzi di piazza S. Giorgio. Il Banano Tsunami, maxi zattera sotto l'ascensore Bigo, da quest'anno anche ristorante, resta aperto giorno e notte garantendo come compagno di bevute un tramonto mozzafiato. Sempre in zona, vicino all'università di Economia, chi non volesse rinunciare ai sapori del mare non può non fermarsi all'Oyster Bar, l'ostricheria più famosa di Genova. Crostacei e coquillage sono accompagnati da ottimi vini, il tutto servito e gustato sia per aperitivo sia per cena.
Ma cosa si può bere all'aperitivo? Se un tempo le bevande erano limitate a poche scelte, Ramazzotti, Martini, Campari e pochi altri, oggi si può osare di più: «Tutto è concesso, tutto è permesso: birra, aperitivi alcolici e analcolici, frullati di frutta, frozen, non c'è una regola» dichiara Giacomo Friedman, barista dei S.Chiara. E aggiunge «L'aperitivo è più uno modo d'essere, è uno stato di totale relax dove le persone non vogliono più pensare a niente, poi l'estate, con le giornate chiare fino a tardi, aiuta a ricreare un ambiente ancora più magico».
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