Cosa mi metto oggi? Come faccio a sapere se sto comprando un vero o un falso? Un antico proverbio cinese dice: "L'oro non può essere puro, e gli uomini non possono essere perfetti".
C'è un bon ton anche per indossare gioielli? Certamente. A volte le donne pur di apparire si mettono tutto ciò che hanno in cassaforte e corrono il rischio di essere delle "Madonne del petrolio", come si dice in milanese. Certo, possiamo fare propria anche la massima di Sonja Henie: "Mettetevi molti gioielli, le rughe si noteranno meno".
Di tutto e di più si può trovare nell'ultimo libro di Patrizia di Carrobio "Conoscere i gioielli" edito da Salani Editore (225 pagine, 15 Euro), come storie di gioielli, come metterli, come distinguere i preziosi e come ben conservarli. Re e Regine, Papi e povere contadine hanno sembre avuto al dito un anello che simboleggiava qualche cosa. Da bambine si giocava con bambole che a loro volta portavano gioielli. Il famoso libro e film "Colazione da Tiffany" ha fatto il giro del mondo e più generazioni sanno di che si tratta quando si parla di eleganza e di bellezza. Non è un caso che sulla copertina del libro dell'autrice vi sia una sagoma nera di Audry con sovrapposti una collana di perle, un bracciale di brillante, dei pendenti luccicanti, una spilla al petto e un anello meraviglioso.
L'altra sera da Van Cleef end Arpels di via Verri c'era tanta gente ad applaudire l'ultima fatica della di Carrobbio. Antonio Mancinelli ha introdotto il libro e l'autrice lo ha spiegato. Tutti soddisfatti a partire da Helene Skiras de Bourbon Parme fino a Elisabeth Le Van Kim.
"MI è stato fatto notare che uso spesso l'aggettivo "felice" per un gioiello indossato quotidianamente o quasi...E non penso sia una caso: i gioielli hanno un anima, ne sono convintissima!", ha detto la signora Patrizia, una delle più grandi conoscitrici mondiali di gioielli e di Pietre preziose, un libro e una guida ricca di sfaccettature. Notizie tecniche, storiche, pratiche, su gemme e metalli, sono il punto di partenza per eplorare quel caloidoscopio di sentimenti ed emozioni che i gioielli racchiudono e diventano lo spunto per parlare d'amore, di rapporti familiari e di vita quotidiana.
Patrizia di Carrobbio fino da bambina andava pazza per pietre preziose, perle e diamanti. Non è un caso che per dieci anni è stata a lavorare nel settore gioielli di Christie's e a New York ha un ufficio suo nel Diamond District tra la Quarantanovesima e la Quinta Strada.
Nel capitolo "C'era una volta" l'autrice racconta come è arrivata a questo grande amore a questa passione che la vede impegnata in tutto il mondo. Il resto dei capitoli c'è "Lo zaffiro", "Il rubine", "Le perle" e così via...e a proposito di zaffiri è doveroso citare uan bella frase di Anita Loos: "Penso veramente che dopotutto i gentiluomini americani siano migliori, perchè senza dubbio un baciamano può avere un effetto strepitoso sul morale di una donna, ma un diamante e un braccialetto di zaffiri durano per sempre".
L'autrice spiega che gli zaffiri come i rubini, appartengono alla stessa famiglia: il colore dello zaffiro varia in genere da un azzurro chiaro al blu notte, ma esistono varietà semipreziose praticamente di tutti i colori come l'arcobaleno. Tra gli "zaffiri fantasia" il più pregiato tra questa gamma di arcobaleni è il "palparadscha" di un arancio rosato, ma anche quello rosa è molto ricercato. Per durezza lo zaffiro è secondo soltanto al diamante. Molti provengono dal Kashmir (le cui miniere sono ormai quasi estinte), da Ceylon, ma sono belle anche quelli australiani.....I mercati, i carattei, ogni cosa la troviamo in queste pagine perchè Patrizia di Carrobio è nata a Montréal, ma è vissuta tra Bruxelles, Roma, Milano, Londra, Parigi e New York. In materie di pietre preziose è un'autorità, un mestire che fa da quant'anni. dopo avere lavorato da Christie's a NEw York, attualmente vive nella Grande Mela e commercia diamanti, pietre preziose e gioielli vintage dal suo ufficio di Diamond District. Nel 1910 ha pubblicato "Diamanti" e il suo sito internet è patriziadicarrobio.com, un segreto che alcune lettrici le hanno strappato la sera della presentazione del libro.
"Il primo diamante è stato quello che ho ritrovato nella camera da letto dei miei genitori...", cittadina del mondo Patrizia di Carrobio, nata da genitori italiani che l'hanno cresciuta in giro per il mondo finchè è riuscita a crearsi una passione tutta sua già confermato da quando faceva la battitrice d'asta.
Il libro è per intenditori, ma anche per tutti quanti amano il mondo affascinante dei preziosi e della storia che li accompagna, quel luccichio delle pietre, la scrittrice l'ha negli occhi, ma anche nel suo sorriso positivo di chi ama il bello della vita.
Esiste un valore profondo e affettivo tra ogni donna e i gioielli, ma come è cambiato nel tempo questo rapporto? Vale ancora la regola di non mettere più un anello per volta in una mano? Si possono mischiare gioielli veri e bigiotteria o gioielli falsi? Tante domande e tante risposte. Persino sulla fede nuziale c'è un bon ton, ma anche sull'anello della madrina.
Si alternano racconti personali a un po' di saggistica, ma affrontano anche propblematiche pratiche, questioni che toccano tutti o quasi tutti i mortali: come scegliere un anello di fidanzamento senza andare in rovina? Come si riconoscono i carati? Perchè parlare con i gioielli è un po' come parlare delle donne e degli uomoni che li scelgono, li amano, li portano? E' vero che le perle portate in un certo modo o in certe occasioni portano male?
Possiamo andare avanti all'infinito nell'affascinante mondo delle pietre preziose e del suo mercato, ma soprattutto cercare di comprendere quel legame tra cultura, bellezza ed emozione che lega questo universo a quello umano.
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