I giovani della Scuola di Ballo agli Arcimboldi

Apertura con «Class Ballet» seguita da «Giallo ’700» e da un più classico «Napoli»

Un nuovo trittico della Scuola di Ballo della Scala agli Arcimboldi per la giornata mondiale della danza: questa sera alle 20.30 centoventi allievi della Scuola scaligera portano in scena il loro nuovo spettacolo. Coreografie di Messerer, Ventriglia e Bournonville. Napoli, del maestro ottocentesco danese, entra per la prima volta nel repertorio della Scuola.
Non è un caso che su quattro produzioni che il Teatro alla Scala ha deciso di portare agli Arcimboldi nella rinnovata stagione 2006, due siano realizzate dai giovani: gli allievi della Scuola di Ballo il 28 e 29 aprile, i cantanti lirici e l'orchestra dell'Accademia nel prossimo giugno.
La Scala continua a puntare sugli artisti di domani, investe e chiede di investire - oggi più che in passato - sulla loro formazione. Lo spettacolo che sta per andare in scena alla Bicocca è un esempio della qualità di questa formazione e della maturità artistica di questi giovani. La ricorrenza della giornata mondiale della danza ne diventa una cornice ideale.
Il nuovo trittico si apre con Class Ballet - coreografia di Mikhail Messerer - metafora del percorso di crescita di ogni danzatore. Dalla sbarra ai più complessi esercizi di virtuosismo a perfetta dimostrazione delle tappe della formazione tecnica di ogni ballerino. Class Ballet è una di quelle composizioni create per mettere in risalto la ricchezza e il virtuosismo della tecnica classica. Un pezzo che, come segnala lo stesso titolo, gioca sull'incontro tra «classe» - quindi training quotidiano - e «balletto».
Secondo quadro della serata è Giallo '700 - Genio, furto e follia, coreografia fantastica di impronta moderna ideata da Francesco Ventriglia per gli studenti dal primo al quinto corso. Il giovane coreografo, diplomato alla Scuola della Scala e membro del Corpo di Ballo del Teatro, ha realizzato Giallo '700 su musiche di Mozart, «contaminate» nel mix di Nicola Mosca da melodie popolari magrebine.
Il racconto è ambientato nella Milano della seconda metà del Settecento, periodo nel quale il compositore salisburghese visse realmente in città. Una storia popolata da personaggi veri, fittizi e allegorici: Mozart il genio, Vincenzo il ladro, le Coscienze del genio e del ladro, la Follia, ed altri ancora. I costumi sono di Roberta Guidi Di Bagno.
Segue e conclude un divertissement dal più classico Napoli, balletto in tre atti di Auguste Bournonville, ripreso da Fréderic Olivieri. Poco rappresentato nel nostro Paese e prima assoluta per la Scuola, questa riscoperta ben si colloca nella cornice delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Bournonville (1805).
I contenuti romantici del balletto sono ambientati alla metà del diciannovesimo secolo in quella che l'autore considerava la città più vitale del mondo, Napoli, e racconta la vita quotidiana del pescatore Gennaro e della sua amata, Teresina.

Si svolge tra i vicoli della città, pieni di gustose «macchiette», burle e gioia di vivere e i mistici segreti della Grotta Azzurra di Capri.
I costumi sono stati realizzati dalla stilista Anna Molinari, da poco presidente onoraria della Associazione Amici della Scuola di Ballo.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica